cultura

“Gare di tiro a segno in divisa da SS”, di Federica Fantozzi

Una gaffe scuote il mondo del tiro a segno. Sotto accusa il modo in cui il presidente dell’Unione italiana di questo sport, l’altoatesino tedesco di nascita Ernfried Obrist, ha festeggiato la Liberazione. Nell’anniversario del 25 aprile, infatti, è stato a una gara di tiro con «rievocazione storica» nella sezione di Santarcangelo di Romagna. Solo che si «rievocavano» le armi tedesche, e Obrist e il suo vicepresidente Riccardo Finokkì si sono fatti immortalare, sorridenti ed entusiasti, accanto a militari con la divisa delle Waffen SS completa di mostrine, aquila ed elmetto, fucili in pugno.
Foto che sono approdate su Internet provocando reazioni indignate. Anche da parte degli stessi soci dell’Uits (Unione Italiana Tiro a Segno). Proteste, segnalazioni alle autorità, denuncia alla Procura di Rimini per apologia di nazismo, esposto al presidente della Repubblica. Tanto più che l’Uits è un ente pubblico nazionale posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa e le cui attività sono soggette alla vigilanza del ministero dell’Interno. Obrist, nominato al vertice dell’ente nel 2004, è stato confermato dal ministro Ignazio La Russa con il decreto del 15 aprile 2009. Il presidente si difende: «Sono strumentalizzazioni. Non era il 25 ma il 26 aprile, ed era una delle tante manifestazioni storiche con armi di ex ordinanza. Noi facciamo sport e non politica».
Sul forum del sito di settore “Concentrica”, la questione è dibattuta. Il torneo durava due giorni, e chi ha scattato le foto giura che fosse proprio il 25 aprile. Scrive Mimmo: «Una gara con rievocazione storica (?) in concomitanza della festa di Liberazione è di cattivo gusto, scandalosa e non depone bene per l’immagine dell’Uits. Servivano dimissioni o scuse. Rievocava, la strage di Marzabotto o le fosse ardeatine?». Un altro internauta chiede: «Ho sentito parlare di una segnalazione alla comunità ebraica». Di nuovo Mimmo elenca tutti gli eccidi «soprattutto in Toscana, dato che Finokkì è consigliere toscano, votato da sezioni di comuni dove sono stati perpetrati massacri». Finché il moderatore del sito, Daniele Puccioni, tronca la discussione in modo vagamente minaccioso: «Ti prego in futuro di astenerti dal riproporre l’argomento. Consideralo come primo avvertimento».
Un socio dell’Uits si è rivolto al Quirinale, alla Difesa e al Viminale chiedendo il commissariamento dell’ente che «non merita questi rappresentanti». «Obrist, lautamente retribuito per la carica istituzionale che riveste – si legge nell’esposto – manifesta “gioia” imbarazzante e di cattivo gusto, scortato da 3 individui con uniformi e armi da guerra dell’esercito di occupazione nazista. Proprio mentre le più alte cariche dello Stato rendevano onore alle vittime del II conflitto mondiale».
Obrist in una lettera ad uso interno parla di «foto che mi vedono, con altre persone, al fianco di alcuni figuranti in rievocazione storica con armi di ex ordinanza… Siamo stati ospiti della sezione di Santarcangelo accolti dalla squisita cordialità romagnola».
L’Unità 13.08.09

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