“I vuoti di memoria del Governo sul terremoto che ha ferito l’Aquila stanno causando danni irreparabili al patrimonio storico, artistico e culturale della città: i 50 milioni di euro che il Ministro Bondi aveva promesso tramite i fondi della Protezione Civile non sono mai arrivati, e ogni giorno che passa, a causa delle ripetute scosse di assestamento, un pezzo importante di storia italiana si perde tra polvere e macerie”.
A quattro mesi dal sisma, la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni e l’on. Giovanni Lolli hanno presentato una interrogazione al ministro Bondi per chiedere quali interventi urgenti intenda avviare per recuperare il patrimonio culturale mobile e immobile danneggiato dal terremoto.
“Ritenere che la cosiddetta operazione «lista di nozze» risolvesse tutti i problemi è stata una leggerezza grave: oggi solo per pochissimi dei 45 beni storico-artistici da adottare si è formalizzato un impegno al recupero. Per gli altri, e per i quasi quindicimila edifici civili danneggiati, pare non esserci un futuro certo”.
“Per non lasciare morire luoghi simbolo dell’Aquila quali la basilica di Santa Maria di Collemaggio, la chiesa delle Anime Sante, il Museo nazionale d’Abruzzo e per recuperare gli oggetti d’arte, gli archivi e le biblioteche fortemente danneggiati – conclude Ghizzoni – sono necessari interventi certi, mirati e immediati, e non decreti Abracadabra che, oltre a ridurre di quasi la metà i finanziamenti inizialmente previsti, ne spalmano l’erogazione da oggi al 2032. Nella speranza che in questi 20 anni chiese, palazzi e musei rimangano in piedi…”.
5 agosto 2009
Leggi l’interrogazione dell’On. Manuela Ghizzoni (30 luglio 2009)