Bologna ricorda quella mattina del 2 agosto 1980. Fischi a Bondi.
Polemiche, fischi. Una Bologna preoccupata per la perdita della memoria e per l’umiliante vicenda delle pensioni che tardano ai partenti delle vittime, sta celebrando la strage di 29 anni fa, che provocò 85 morti e 200 feriti. Come avviene ormai ogni qualvolta ci sia un esponente di centrodestra a rappresentare il governo alla commemorazione della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, anche oggi la contestazione è arrivata puntuale nel momento in cui il ministro Sandro Bondi ha cominciato il suo intervento. Alcune centinaia di persone radunate nel piazzale della stazione hanno cominciato a fischiare e poi, continuando la contestazione, hanno voltato le spalle al palco sul quale c’erano gli oratori ed hanno abbandonato la manifestazione. I fischi a Bondi sono continuati anche durante il resto del suo intervento. Prima di lui, come da programma, erano intervenuti il sindaco di Bologna e il presidente della Associazione familiari delle vittime della strage. «Quelli che hanno fischiato sono coloro che hanno umiliato il significato profondo di questa celebrazione, che ha un significato in quantochè siamo …