Mese: Luglio 2009

“Scienza, imprese, turismo. L’Italia che non ti aspetti”, di Giangiacomo Schiavi

Made in Italy, si dice. Ma si può chiamare anche così: qualità, tradizione, storia, fantasia, arte, creatività. Vale molto nel mercato globale l’etichetta di un Paese che riesce a dare il meglio nei momenti difficili, ma forse non conta abbastanza in un Paese che appare (troppo spesso) scontento di sé. Eppure c’è un Italia che colleziona primati e produce talenti, un Italia che va, che resiste, un’Italia di tante eccellenze non promosse, non raccontate, che si aggiungono a quelle conosciute e abbondantemente segnalate. Bisognerebbe narrare di più e meglio luoghi e territori dove le bellezze ambientali e l’arte si integrano con la capacità di produrre quelle cose che piacciono al mondo, i tessuti, la moda, il design, l’artigianato sapiente e l’inventiva tecnologica, per imparare a conoscere meglio i segreti del lungo miracolo italiano, quello che ha resistito alla sfida cinese e oggi combatte con la crisi mondiale. E ci vorrebbe un altro Fai, oltre a quello benemerito che ha ridato splendore al patrimonio artistico dimenticato dimostrando che ambiente e cultura sono anche una risorsa economica, …

“Allarme cultura”, di Federico Orlando

Lunedì nella Sala Umberto di Roma la politica ha sperimentato un altro modo di far teatro, allungando il lunghissimo elenco delle sue variazioni: sacro, profano, popolare, di corte, di massa, d’ombre, d’arte, dell’assurdo, d’avanguardia, illuministico, gesuitico, delle marionette e via fantasticando (la cultura è l’ordine dato alla fantasia, perché possa diventare fattore di crescita per tutti). La nuova forma teatrale sperimentata alla “Umberto” da Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi, entrambi di spettacolo e deputati governativi, è consistita in una recita antigovernativa, con l’intenzione di convincere il governo, se non a riparare il danno, almeno a ridurlo, anche simbolicamente: sicché si possa dire che il governo resta, sì, convinto che la cultura sia una spesa e non un investimento sia pur “marginale” nel nostro sistema economico; ma fa anche qualcosa per tenerne in vita una parte: diciamo nutrizione e idratazione, come da dogma. Alla “Umberto” qualcuno ha intravisto il teatro della contraddizione nella contraddizione, ma con molta grazia da parte degli attori, e con molta simpatia da parte nostra, spettatori e critici del dramma. Dramma proprio …

Organico di fatto 2009-2010. Il Miur emana la circolare

Il Miur ha emanato la circolare n. 63 del 6 luglio 2009 con cui vengono fornite indicazioni per la definizione dell’organico di fatto per il prossimo anno scolastico. Come era già chiaro nell’incontro della scorsa settimana con i sindacati, non cambia la sostanza di queste disposizioni. Come denunciato dalla FLC Cgil, non c’è alcun riscontro positivo rispetto alle dichiarazioni e agli impegni del ministro Gelmini ad attenuare il taglio agli organici, non c’è nessuno sconto rispetto all’ammontare complessivo della riduzione, né sul personale docente (-42.000 posti) né sul personale Ata (-15.000 posti). Questa ulteriore riduzione, pari a 5.000 unità, da effettuare in organico di fatto rispetto a quella pesantissima già fatta nell’organico di diritto comporterà che saranno attivate meno deroghe dello scorso anno, a prescindere dalle esigenze aggiuntive che porranno le scuole, rispetto alle deroghe di posti in più autorizzate ed attivate nello scorso anno nel passaggio dall’organico di diritto a quello di fatto. In sostanza per il prossimo anno dovranno essere autorizzate 5.000 deroghe in meno. A ciascuna regione è attribuita la quota di …

“L’Ocse boccia la scuola italiana: ma è una bufala” di Girolamo De Michele

Il fatto: martedì 17 giugno sono stati presentati i risultati di due ricerche, TALIS 2008 e Economics Survey of Italy. Con un curioso intermezzo: ai presenti è stata prima distribuita, e poi ritirata una cartelletta contenente le sintesi e degli abbozzi di traduzione delle ricerche. Un comunicato del Ministero, e un articolo sul Corriere della Sera con ampi virgolettati (un pelino più distaccato quello su La Stampa), ci informano che con queste ricerche l’OCSE ha bocciato la scuola italiana, valutando positivamente l’operato del Ministro. Altri giornali, su carta e on line, grandi piccoli, piccolissimi riprendono – addirittura con taglia-e-incolla spudorati – la notizia. Che però è falsa. In sintesi: il Ministro spaccia per nuovi dati che sono vecchi, confonde il primo rapporto col secondo, e il secondo con uno ancora da stilare. E fornisce dati non veritieri. Che però i giornalisti italiani, in barba alla deontologia professionale e al controllo rigorosa delle fonti, prendono per veri: se lo dice il Ministro… Bene: la verifica l’abbiamo fatta noi. Quello che segue è l’esito della nostra verifica …

“L’ambiente è centrale: per il nostro futuro e per uscire dalla crisi”

Franceschini: “Faremo del PD il più grande partito ambientalista d’Europa”. ”La green economy sarà il nodo centrale della proposta del Partito Democratico e quindi anche della proposta programmatica che io presenterò la prossima settimana come candidato al ruolo di segretario del Partito Democratico. Penso debba essere un tema centrale”. Così Dario Franceschini durante la conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio insieme ad Ermete Realacci e Piero Fassino per annunciare la scelta di puntare sullo sviluppo sostenibile come architrave del PD. ”Sapendo che si e’ chiusa la stagione in cui la rappresentanza dei temi ambientali era affidata ad alcune minoranze, ad alcune forze politiche di nicchia, e cosciente che sarà sempre più un tema centrale, penso -ha aggiunto Franceschini- che il Partito Democratico debba diventare la più grande forza ambientalista d’Europa. Caratterizzandosi fortemente su questo tema anche perché è il terreno di incontro delle diverse culture politiche che sono confluite e hanno dato vita al Pd. La nostra e’ una scelta di fondo , è’ proprio su questi terreni, peraltro, che la distanza fra noi e …

“La rabbia di Cialente «Traditi dal governo»”, di Pietro Orsatti

Il sindaco del capoluogo abruzzese: «Il G8? Non ci riguarda. A novembre solo pochi cittadini avranno un tetto sulla testa. La città rischia di svuotarsi». E i fondi scarseggiano. «Il G8 è là, un pezzo di città, esterno, chiuso. Non ci riguarda. L’unica cosa che speriamo è che sia un’occasione per far ripuntare i riflettori su L’Aquila, ma stavolta in maniera corretta, su quello che sta succedendo qui davvero». Il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, accompagnato solo da un vigile urbano, è confuso fra i cinquemila cittadini del capoluogo che con una silenziosa fiaccolata si sono ripresi la notte per commemorare il terzo mese dalla scossa del 6 aprile. È con i suoi concittadini, arrabbiato e deluso come loro, e forse con qualche dato in più per essere alterato visto il ruolo che ricopre. «Forse l’errore che abbiamo fatto è stato quello di mantenere un profilo istituzionale senza alzare polemiche e rendere pubbliche le tante divergenze e i tanti dubbi che sorgevano di volta in volta appena finita la fase dei primi soccorsi. Forse l’hanno …

Intervista a Piero Fassino: “C’è troppa nostalgia intorno a Bersani. E Marino è un laicista”, di Tommaso Labate

«Sconcerto» e «sorpresa». Sono gli stati d’animo con cui Piero Fassino ha accolto il discorso di Massimo D’Alema alla Festa del Pd. «Sì, quelle parole sono state sconcertanti. Massimo ha usato un tono aggressivo, che non favorisce il clima di confonto che lui stesso rivendica per sé», dice l’ex segretario dei Ds, coordinatore della mozione Franceschini. Che a quest’intervista con il Riformista affida la sua lettura della prima fase del congresso Pd, insistendo su un punto: «Il messaggio che arriva dal fronte Bersani è quello della nostalgia di ciò che eravamo». D’Alema ha detto: «Un gruppo dirigente che fa la guerra alle maggiori personalità del suo partito è un gruppo dirigente modesto, non innovatore». Nessuno, e men che meno Franceschini, vuol fare la guerra a D’Alema o cancellare questa o quella esperienza dal Pd. Io, che sono il coordinatore della mozione di Dario, sono stato segretario dei Ds per sette anni e non rinnego alcunché. Tra l’altro, all’epoca della mia segreteria, scelsi di gestire il partito in maniera unitaria. E non a caso, in quell’epoca, …