Mese: Luglio 2009

“La giacca del Presidente”, di Tania Groppi

Il Quirinale può rifiutarsi di firmare una legge lo dice la Costituzione, c’è chi lo pretende. In realtà è un potere “debole” e poco usato Nella democrazia maggioritaria e conflittuale alla quale è approdata la lunga transizione italiana, guardare in modo salvifico al Colle più alto, invocando un intervento del Capo dello Stato che ponga freno allo strapotere di una maggioranza onnipotente e la riporti nell’alveo della Costituzione è diventata un’abitudine. Ciampi prima, Napolitano poi, sono stati di frequente “tirati per la giacchetta” dall’opposizione, invitati più o meno pesantemente a usare i propri poteri di garanzia: l’autorizzazione alla presentazione al Parlamento dei disegni di legge governativi, la promulgazione delle leggi, l’emanazione degli atti normativi del governo. Dei tre poteri, è soprattutto la promulgazione delle leggi ad essere al centro dell’attenzione: quasi non c’è legge importante sulla quale non si chieda al Presidente di “non firmare”, utilizzando la possibilità di rinviarla alle camere per un nuovo esame. L’esperienza tuttavia ci mostra (emblematico il caso, nel luglio 2008, della “legge Alfano”, fulmineamente promulgata dal Presidente nonostante le …

“Così Alfano vuole ridisegnare il Csm”, di Liana Milella e Giovanna Vitale

Non è una riforma costituzionale, ma rivoluzionerà l’assetto del Csm. Sorteggio dei candidati. Collegi sminuzzati. Giudici che votano per i giudici, pm per i pm, magistrati della Cassazione solo per i loro colleghi, una sorta di separazione di fatto delle carriere. Sezione disciplinare fatta di componenti che processano le toghe e basta. Lo scontro tra i magistrati e il Guardasigilli Alfano si preannuncia molto duro. L’Anm è già sul piede di guerra, ma la prospettiva potrebbe essere ben più dirompente: dimissioni degli attuali componenti togati del Csm, in netto anticipo rispetto alla scadenza naturale del giugno 2010, per anticipare la legge del ministro della Giustizia e rinnovare il Consiglio con quella in vigore. Repubblica anticipa il testo, la relazione introduttiva, le slides con cui il governo Berlusconi lancia l’offensiva contro la magistratura su un terreno, l’autogoverno, che rappresenta il baluardo dell’autonomia e dell’indipendenza costituzionale. Il ddl Alfano, per le anticipazioni che ne sono giunte al Quirinale, sta provocando anche lì le prime preoccupazioni. Ha un’ossessione Alfano, schiacciare le correnti della magistratura. L’ha detto il 10 …

“Il sorriso di Obama”, di Stefania Pezzopane Presidente della provincia de L’Aquila

Guardo sfilare le ultime lussuose limousine. I grandi della terra, riuniti a L’Aquila per tre giorni, abbandonano il campo e i primi riflettori si spengono. Nel giro di poche ore tutto tornerà alla normalità. A Coppito la caserma della Guardia di Finanza, che negli ultimi giorni è stata trasformata in un palcoscenico sontuoso e irriconoscibile tornerà, immagino, alla sua consueta austerità. Le maglie della sicurezza si faranno più elastiche. Il fortino inespugnabile sarà di nuovo aperto. Mi auguro che possa tornare presto ad ospitare gli stessi leader che proprio qui, a L’Aquila, hanno assunto impegni concreti e precisi per la ricostruzione. Segno eloquente che la scelta di dire sì, senza dubbi né incertezze, alla proposta di ospitare il G8 si sia rivelata in effetti un’opportunità. Il mondo ha visto, ha toccato con mano, ha capito la tragedia che ci ha colpito. Ha visto il dolore e la città ferita. Ma adesso deve iniziare la ricostruzione. I grandi della terra sono chiamati a rispettare i loro impegni. Per questo li invitiamo a tornare, per seguire da …

“L’etica pubblica perduta”, di Stefano Rodotà

Etica pubblica. Parole perdute, e al loro posto un deserto, dove scompare la responsabilità della politica, privacy vuol dire fare il comodo proprio, il senso dello Stato è ormai un´anticaglia. Ogni giorno, più che una nuova pena, porta una mortificazione continua del vivere civile, con un circuito di imbarazzanti ospitalità, che vanno da quella generosamente offerta a schiere di ragazze dal Presidente del Consiglio fino a quella elargita con altrettanta generosità allo stesso Presidente da giudici costituzionali. Registrare questi fatti vuol dire moralismo, eccesso di voyeurismo, ultima spiaggia di una opposizione senza idee, antiberlusconismo da abbandonare? O siamo di fronte ai segni di un processo di decomposizione di cui i protagonisti non sembrano neppure consapevoli, tanto sono sgangherate le difese loro e dei loro sostenitori, affidate alla disinvoltura del mentire e del contraddirsi senza pudore, a censure televisive, a lettere imbarazzanti e più rivelatrici d´una confessione? Il catalogo è questo, ed è lungo. Tutto comincia con la pretesa dell´impunità, ma una impunità totale, che non si concentra solo nel lodo Alfano e dintorni, ma si …

“Biotestamento colpo di mano del pdl alla Camera parte l’iter del disegno di legge”, di Susanna Turco

Un piccolo colpo di mano notturno, arraffazzonato quanto basta e tuttavia sufficientemente deciso. Ed ecco che alle 20 e 30 di un mercoledì di inizio estate l’auspicio di Maurizio Sacconi sul biotestamento magicamente si avvera. «La discussione sul fine vita riprenderà presto», aveva detto il ministro ad Avvenire due settimane fa: «Il governo la considera materia urgente, ci aspettiamo un sì definitivo nel più breve tempo possibile». Detto fatto, o quasi. L’iter della norma, infatti, si è appena riavviato. Per i falchi del Pdl, del resto, il biotestamento è, spiegano, «come uno scalpo da consegnare alla Chiesa, prima che la Chiesa si prenda quello di Berlusconi». Per questa via, il ddl Calabrò sul fine vita, che giaceva inerte da mesi tra le scartoffie della Camera, ha ripreso quota. Come un cavallino di razza, si è ben piazzato nell’ordine del giorno della commissione Affari sociali e, in un sol giorno, ha fatto fuori il progetto di legge sulle cure palliative – licenziato in fretta e furia a dispetto di tutti gli accordi – ha provocato un …

“Le parole non sfamano”, di Simonetta Lombardo

La crisi mondiale ha drammaticamente aumentato il popolo degli affamati. Secondo la Fao sono oltre un miliardo. Ma nelle dichiarazioni dei G8 non c’è traccia del fondo speciale di 15 miliardi per il pronto intervento. «La buona notizia è che Obama ha messo sul tavolo quattro miliardi di dollari per i prossimi quattro anni, la cattiva è che non si capisce se gli altri faranno altrettanto ». È il portavoce della Coalizione italiana contro la povertà Tiziano Marelli a sintetizzare qual è l’aspettativa di chi ogni giorno si batte contro fame e miseria. Il G8, oggi allargato ad alcuni dei paesi più poveri della terra (Angola, Etiopia, Nigeria e Senegal) e ad alcuni dei più influenti paesi africani (Algeria, Egitto, Libia, Sud Africa), discute di come far fronte alla valanga di nuovi affamati creati dalla recessione mondiale. La proposta più coraggiosa – e forse più realistica – è appunto sul tavolo: la creazione di un fondo da 15 miliardi di euro per buttare una ciambella al popolo dei sommersi del pianeta. La Fao ha appena …

“Regolamento I ciclo: ok (sofferto) della Corte dei Conti” di R.P.

L’organo di controllo ha impiegato più di due mesi per sciogliere i numerosi dubbi che il testo del Regolamento aveva sollevato. Alla fine i chiarimenti del Governo sono stati accolti. Adesso si attende la pubblicazione del DPR sulla Gazzetta Ufficiale. Il mistero che finora ha avvolto il ritardo nella pubblicazione del Regolamento sul primo ciclo di istruzione è finalmente svelato: lo si capisce leggendo la deliberazione n. 12 adottata l’11 giugno scorso dalla Corte dei Conti – Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo. La decisione, resa nota solo nelle ultime ore, è stata lunga, complessa e sofferta. Dalle premesse del provvedimento si possono conoscere dati ed elementi che finora si potevano solo intuire: intanto veniamo a sapere che il Regolamento è stato controfirmato dal Presidente della Repubblica il 20 marzo e che fin dal 29 aprile la Corte dei Conti aveva sollevato diverse obiezioni. Le più significative riguardavano tre questioni: il regolamento presuppone come atto preliminare l’adozione del Piano programmatico che invece era stato trasmesso solamente come “schema” e non come …