Mese: Luglio 2009

Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo: dichiarazione di voto del deputato del PD Giovanni Lolli

Seduta del 23.06.09 Disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 39 del 2009: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo e ulteriori interventi urgenti di protezione civile – (A.C. 2468) (Approvato dal Senato) DICHIARAZIONE DI VOTO Signor Presidente, a nome dei miei concittadini mi permetta prima di tutto di esprimere un senso di profonda riconoscenza per quanto il popolo italiano ha manifestato nei nostri confronti in termini di solidarietà. Permettetemi di ringraziare in particolare la Protezione civile: quello che ha fatto la Protezione civile a L’Aquila deve riempire tutti gli italiani di un orgoglio veramente sentito (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Permettetemi di ringraziare il sottosegretario Guido Bertolaso: capita di avere opinioni diverse, ma niente può offuscare la riconoscenza per quanto lei e i suoi collaboratori hanno fatto in quella terra in questi giorni. Da questi ringraziamenti, caro Presidente, vorrei però trarre una considerazione politica sul ruolo dello Stato: a L’Aquila lo Stato è stato presente. È stato presente con la Protezione civile, è …

Per uscire dalla crisi

“Sono ormai mesi che il Partito democratico segnala con urgenza la necessità che le banche riprendano al più presto a fare credito alle imprese, soprattutto al sistema delle piccole e medie imprese”. Così Dario Franceschini, segretario del Pd, intervenuto con una nota per ribadire quanto detto questa mattina dal presidente della Consob, Lamberto Cardia. “L’emergenza segnalata oggi anche dal presidente della Consob – ha continuato Franceschini – conferma quanto già detto più e più volte dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e il grido d’allarme che ci arriva quotidianamente da tanti piccoli e medi imprenditori che hanno bisogno di credito per non rischiare la chiusura delle proprie aziende. In questo quadro, è tempo però che anche il governo si svegli, guardi la realtà e faccia finalmente la sua parte. Il Partito democratico ha presentato di nuovo oggi emendamenti specifici per rafforzare il credito alle imprese e per sbloccare davvero il pagamento dei crediti che le imprese hanno nei confronti della pubblica amministrazione”. “Anche su quest’ultimo essenziale punto per la vita delle imprese – ha …

“Scudo fiscale. L’ultima «truffa» della destra”, di Marco Ventimiglia

«Si tratta di notizie prive di fondamento, totalmente false»: da via XX settembre, nonostante la giornata festiva, è partito ieri un fortissimo fuoco di sbarramento. Troppo delicato il tema, lo scudo fiscale prossimo venturo, per lasciare scivolare nel silenzio quanto riportato da”Repubblica” ed il Sole 24 Ore”. Al ministero dell’Economia sono risultate particolarmente indigeste le anticipazioni della prima testata, con la descrizione nel dettaglio del provvedimento che nei prossimi giorni potrebbe materializzarsi in Parlamento, un incredibile regalo ai molti evasori che nel corso degli anni hanno portato illecitamente ingenti capitali all’estero e che adesso potrebbero vedersi offrire la totale impunità in cambio del rientro. In particolare, nell’articolo si parla di un condono fiscale disegnato su misura per coloro che riporteranno capitali nel nostro paese. In questo modo i magistrati non potrebbero procedere nemmeno in presenza di due reati finanziari della massima gravità come il falso in bilancio e la bancarotta. Quanto alla parte economica del provvedimento, sarebbero previste due aliquote per sanare il rientro dei beni: una più bassa (circa il 5%) per chi deciderà …

“Quanto costa fare cassa?”, di Massimo Giannini

Come l’eroe di Stevenson, Giulio Tremonti vive due esistenze parallele. Di giorno il Dottor Jekill annuncia “mai più condoni” e scrive le 12 tavole della legge morale che deve dominare la finanza planetaria. Di notte Mister Hyde prepara uno scudo che consente agli evasori di rimpatriare capitali con un gigantesco salvacondotto tributario, penale e amministrativo. Qual è il vero volto del ministro dell’Economia? E qual è la valutazione etico-politica che questo governo dà dell’infedeltà fiscale dei suoi governati? Alla vigilia del varo delle norme sul rientro dei capitali esportati e detenuti all’estero la confusione regna sovrana e ogni dubbio è legittimo. C’è una sola, incontrovertibile certezza. Le bozze in circolazione. Ultima tra tutte quella anticipata ieri da Repubblica, sono uno scandaloso insulto allo Stato di diritto, alla civiltà giuridica e all’equità sociale. Le smentite di Via XX Settembre e Palazzo Chigi, per un verso confortano, per l’altro inquietano. Non basta negare l’esistenza di un testo “apocrifo”, senza dire una sola parola chiara su cosa prevede l’originale. È noto da mesi che lo scudo fiscale al …

“Docente unico non più tassativo: decideranno gli istituti”, di A. G.

Per sbrogliare la questione del docente unico ci voleva l’autorevole parere della Corte di Conti. La quale nei giorni scorsi ha detto che le scuole primarie non sarebbero obbligate a istituirlo con modalità rigide e senza via d’uscita. Attraverso la deliberazione n. 12, con cui è stato apposto il visto di registrazione al Regolamento sul 1° ciclo, i magistrati contabili hanno infatti spiegato che nella stessa legge n. 169 del 30 ottobre 2008 “il modello del docente unico viene sì indicato come modello da privilegiare nell’ambito delle possibili articolazioni del tempo-scuola, ma pur sempre ‘tenuto conto della richiesta delle famiglie e nel rispetto dell’autonomia scolastica’”. Esaminata la legislazione scolastica in vigore, la conclusione, sempre secondo la Corte dei Conti, è che “i criteri indicati dal comma 4 dell’art. 64 non avrebbero carattere prescrittivo e tassativo. Detti criteri, per la loro valenza generale, hanno invece ambiti di applicazione estesi e flessibili”.Insomma, le esigenze specifiche dei genitori e degli organi collegiali avrebbero il sopravvento sull’adozione del modello d’insegnamento fortemente voluto dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’ultima parola, …

“Chi rompe la tregua paga”, di Barbara Spinelli

La tregua che è stata invocata nei giorni scorsi, per proteggere da aggressioni l’immagine dell’Italia durante il G8, introduce nella politica democratica un’esigenza di immobile quiete su cui vale la pena riflettere. Presa in prestito dal vocabolario guerresco, tregua significa sospensione delle operazioni belliche, concordata di volta in volta per stanchezza, timore del pericolo, subitanee emergenze. Fino alla rivoluzione francese, scrive Clausewitz, le guerre erano fatte soprattutto di pause: l’ozio assorbiva i nove decimi del tempo trascorso in armi. Era «come se i lottatori stessero allacciati per ore senza fare alcun movimento». Le battaglie smettono quest’usanza quando si fa più possente il pensiero dello scopo per il quale si guerreggia, giacché solo tale pensiero può vincere la «pesantezza morale» del combattente. Ma la tregua non è solo «pesantezza, irresolutezza propria all’uomo». L’etimologia dice qualcos’altro: perché ci sia tregua efficace occorre che i lottatori siano leali, che la sospensione sia un patto, che non sia unilaterale. L’etimologia, germanica, rimanda all’inglese true-vero, e al tedesco treu-leale, fiducioso. Verità, fiducia, lealtà, patto: sono gli ingredienti essenziali della tregua, …

“Fassino: solo Franceschini è capace di unire le due culture”, di Riccardo Barenghi

Tra dieci giorni si chiudono i giochi delle candidature e si apre la vera e propria fase congressuale del Pd, che culminerà in ottobre con l’elezione del segretario. Piero Fassino fin da ragazzo è stato un militante e poi un dirigente del Pci, del Pds, infine segretario dei Ds per sette anni. E da quella postazione ha contribuito con parecchie energie a fondare il Partito democratico. Oggi, sorprendendo parecchi suoi ex compagni della Quercia, si è schierato con Dario Franceschini che invece proviene dalla Dc e dalla Margherita. Mentre dall’altra parte c’è Bersani, sostenuto da D’Alema e da molti ex comunisti o diessini. Fassino lei è addirittura coordinatore della mozione Franceschini: questa sua scelta non è incoerente con la sua storia politica? «Se continuiamo a guardare al passato non faremo mai un passo in avanti. La mia scelta è coerente con il progetto del Partito democratico, ossia un Partito che vuole e deve mescolare le culture, le storie, le provenienze, le biografie. Altrimenti tanto valeva non farlo e rimanere con Ds e Margherita separati». E …