Mese: Luglio 2009

“Come si affossa l’università pubblica e di massa”, di Pietro Greco

L’Italia è il paese in Europa che investe meno in università e dove i professori devono seguire il maggior numero di studenti. Siamo culturalmente ai margini dell’Unione: come risponde il governo? Con altri tagli.Partiamo da tre dati oggetti forniti dal Dipartimento Educazione e Cultura della Commissione Europea per parlare dell’università, la principale risorsa che un paese ha nell’era della conoscenza e che, in Italia, la maggioranza di governo intende riformare: la spesa universitaria relativa al Pil e per studente. Primo dato: il nostro paese investe ogni anno nell’università lo 0,90% della ricchezza che produce (Pil). La media dei 27 paesi dell’Unione è di 1,18%. La Germania investe l’1,13%, la Francia l’1,35%, la Gran Bretagna l’1,14%, la Spagna l’1,19%. Tra i più virtuosi: la Svezia investe l’1,73%; la Finlandia l’1,75%. In Europa non c’è un solo paese che investa meno dell’Italia, eccezion fatta per la Grecia (dove tuttavia gli investimenti sono in crescita). Secondo dato: il nostro paese spende per ogni studente universitario 7.127 euro l’anno. La media dell’Unione è di 7.898 euro. La Germania investe …

Nasce il comitato carpigiano “Per Dario Franceschini segretario”

Martedì 21 luglio alle 21 incontro aperto agli interessati E’ nato anche a Carpi, come recentemente avvenuto a livello provinciale, il comitato comunale per Dario Franceschini segretario. Gli autoconvocati del PD – tra cui figurano elettori e militanti di base del partito, consiglieri comunali e provinciali, segretari di circolo, assessori della Giunta comunale e la deputata carpigiana Manuela Ghizzoni – si sono dati appuntamento per martedì 21 luglio alle ore 21 presso la sede del Partito Democratico di Carpi di via Don Davide Albertario n. 41. L’incontro è aperto a tutti gli interessati e sarà l’occasione per discutere le linee programmatiche presentate dal Segretario uscente del PD Dario Franceschini e del prossimo congresso del PD, nonché per dare vita al comitato carpigiano per Dario Franceschini segretario. PD Carpi, 19 luglio 2009

Crisi: un sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro

La Regione Emilia-Romagna interviene sulle famiglie a rischio di povertà. 5milioni è il fondo straordinario di contrasto alla crisi economica stanziato dalla Regione. Dopo i provvedimenti di inizio anno a favore delle imprese e per agevolare i prestiti dagli istituti bancari, la Regione ora mette sul piatto cifre straordinarie a sostegno delle famiglie a rischio di povertà.. La Commissione Bilancio ha dato ieri il via libera – in fase di assestamento – al fondo che prevede un sostegno al reddito per ha perso il lavoro e un sostegno alla genitorialità e agli impegni di cura verso i figli per le famiglie a rischio di povertà ed emarginazione. Parte del fondo verrà anche destinato all’avvio di un percorso a tutela dei minori e a rischio di abbandono e maltrattamenti.

L’Aquila, Cialente contro il governo: “non possiamo restituire le tasse”

Il primo cittadino minaccia di consegnare la fascia a Napolitano: «Siamo fermi al 7-8 aprile, come facciamo a recuperare quelle cifre? Se devo essere lasciato in queste condizioni, dismetterò la fascia tricolore di sindaco e la restituirò al capo dello Stato, Giorgio Napolitano». Il primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente, anche stamane, in conferenza stampa congiunta con il parlamentare del Pd Giovanni Lolli, ha tuonato contro il governo. «Qualcuno si è permesso anche di prendermi in giro – ha aggiunto -. ma io continuo a ribadire che ci sentiamo abbandonati, che siamo abbandonati. Dopo la meravigliosa solidarietà del sistema Italia, ora il Paese, ed il Parlamento che lo rappresenta, ci dice che siamo tornati alla normalità e che dobbiamo restituire le tasse. Nulla di più falso: qui siamo ancora fermi al 7-8 aprile mattina». L’incontro a Strinella 88 era stato convocato proprio per affrontare l’argomento delle tasse, sospese fino a dicembre per il terremoto del 6 aprile, e delle modalità di restituzione. «Non possiamo farcela a pagare queste tasse a gennaio – ha più volte ripetuto …

“Paolo Borsellino: diciassette anni dopo la strage l’indagine è sul ruolo dei servizi”, di Nicola Biondo

Le Procure di Caltanissetta e Palermo scavano nei rapporti tra Cosa Nostra e gli apparati dello Stato. Dietro la decisione di uccidere Borsellino la storia di un’inconfessabile trattativa avviata da Riina. Sono passati diciassette anni dal giorno in cui giudice Paolo Borsellino e la sua scorta furono trucidati da un’autobomba. Diciassette anni senza verità. Troppe ombre, false testimonianze, reticenze, omertà. Ma forse tutto questo sta per finire. Le indagini delle Procure di Caltanissetta e Palermo – che mai si sono interrotte – negli ultimi mesi hanno individuato tre nuove testimonianze che potrebbero essere decisive. La prima è quella del mafioso Gaspare Spatuzza. Dopo 11 anni di carcere duro ha rivelato di essere stato lui a rubare la macchina che sarebbe poi stata imbottita di esplosivo. Un racconto che demolisce molte false verità, alcune delle quali consacrate da sentenze passate in giudicato, e apre la porta all’individuazione di nuovi e diversi responsabili dell’organizzazione della strage. Le altre due testimonianze sono quelle di Giovanni Brusca, il killer della strage di Capaci, e di Massimo Ciancimino, il figlio …

“Sopravvivere senza welfare: ecco la famiglia dei miracoli”, di Maria Novella De Luca

Il disastro dello Stato sociale è nelle tre G: di genere, geografico e generazionale. Famiglie sole, piccole, povere. Cancellate dal welfare, dimenticate dallo Stato. Microcosmi con pochissimi figli e molti anziani, dove la rete di mutuo soccorso si è incrinata, e per la prima volta nella storia d’Italia la formidabile alleanza di mamme-nonne-figlie-sorelle dichiara forfait. È racchiuso in tre G il disastro dello stato sociale italiano: di genere, generazionale e geografico. Dietro queste tre G ci sono le storie di coppie troppo povere per avere più d’un figlio, di donne del Sud che hanno ormai abbandonato la speranza di trovare un lavoro, di anziani che la sera cenano con pane e latte, di bambini “parcheggiati” dove si può. Siamo il primo paese occidentale dove gli over 60 hanno superato il 20% della popolazione, il tasso di fecondità di 1,4 figli per donna è uno dei più bassi del mondo, le risorse destinate alla voce “famiglia” sono la metà della media europea, i giovani laureati il 16% contro il 32% delle statistiche Ocse, il numero di …

“La ricerca non è malata, è tagliata”, di Pietro Greco

Ha ragione, ma solo a metà, Rita Clementi, 47 anni, genetista di gran vaglia, quando lamenta – nella lettera aperta indirizzata dallE pagine del Corriere della Sera lo scorso lunedì 29 giugno al Presidente delle Repubblica, con cui annuncia di voler lasciare l’Italia – la scarsa capacità di riconoscere il merito del nostro sistema di ricerca. Ha ragione perché un paese che fa a meno di una scienziata brava come lei è un paese con una pericolosa tendenza all’autolesionismo. Ha ragione perché in molti settori della nostra ricerca pubblica il merito e persino l’eccellenza non vengono riconosciuti, a causa di una malcelata tendenza nepotista. Ma ha ragione a metà, perché l’accusa non può essere generalizzata. In molti settori della ricerca pubblica l’eccellenza e il merito vengono prodotti e riconosciuti. Non è un caso che, nelle classifiche internazionali sulla produttività e sulla qualità scientifica, i nostri matematici e i nostri fisici – per esempio – risultino tra i più bravi al mondo. Che i nostri giovani ricercatori risultino tra gli europei più creativi scientificamente (sono secondi …