Mese: Luglio 2009

“In Emilia quasi 1700 docenti in meno”

«Mai visto tagli di questa portata». Il mondo della scuola si mette già da ora sul piede di guerra e denuncia «una situazione intollerabile», che mette a rischio l´apertura delle scuole a settembre e la sicurezza delle aule, costrette ad ospitare numeri di studenti oltre le soglie minime. Dal prossimo anno scolastico, infatti, la regione Emilia Romagna dovrà fare a meno di quasi 1700 docenti e di circa 500 collaboratori, per una popolazione di alunni che non è certo diminuita ma, anzi, cresciuta di almeno 10 mila ragazzi. «In molte scuole, soprattutto in periferia, si farà fatica ad aprire e chiudere i cancelli» commenta Anna Cicognani, responsabile regionale Cisl Scuola, che in merito alle richieste per il tempo pieno aggiunge che «solo a Bologna sono già 75 quelle che non saranno soddisfatte». I tagli voluti dal Ministro Maria Stella Gelmini colpiranno in regione 2350 persone, tra docenti, bidelli e personale amministrativo, e a soffrire di più saranno soprattutto le superiori. «Molti laboratori non potranno essere aperti, in altri l´attività dovrà essere svolta senza la presenza …

“Cultura miope”, di Walter Veltroni

La cultura è spirito, emozione, nutrimento dell’anima. La cultura, come disse André Malraux, «è ciò che fa dell’uomo qualcosa di diverso da un accidente dell’universo». Può sembrare brutto parlarne riferendosi a cifre e a denaro, ma a volte è indispensabile. Il fatto è che queste cifre dovrebbero avere, per acquisire una qualche nobiltà, il segno «più» davanti, e non, come avviene con questo governo, il segno «meno». È così per il Fondo Unico dello Spettacolo: meno 378 milioni di euro stanziati per il 2009 contro i 567 previsti in precedenza, meno 550 milioni nel prossimo triennio, 200 mila persone che non sanno cosa ne sarà del loro lavoro. Un giovane e bravo regista come Paolo Sorrentino lo ha detto bene: «la giusta reazione alla diminuzione dei consumi culturali dovrebbe essere quella di aumentare i fondi alla cultura e non di tagliarli ulteriormente». Già, in un Paese civile e attento al proprio futuro dovrebbe essere così. Quando ero Ministro dei Beni culturali, nonostante fossimo impegnati in uno straordinario sforzo di risanamento finanziario per l’ingresso nell’Euro, non …

“Non si respingano i migranti”, di Marco Zatterin

A Jacques Barrot i conti sul pacchetto Sicurezza continuano a non tornare. Giovedì scorso, a margine della riunione dei ministri dell’Interno europei, il commissario Ue alla Giustizia lo ha spiegato di persona a Roberto Maroni. Il francese teme che la parte concernente i respingimenti degli immigrati in mare aperto non sia compatibile col diritto internazionale, per numerosi motivi a partire dalla possibilità che a bordo delle imbarcazioni possono esserci persone con facoltà di chiedere l’asilo. Con questo in mente, Bruxelles ha inviato una asciutta lettera a Roma per chiedere delucidazioni formali e aprire la porta del dialogo. E’ l’ennesimo passaggio di una telenovela che dura da un anno, da quando cioè il governo Berlusconi ha cominciato a rendere concreta la strategia mirata a rendere più efficace l’azione di controllo e dissuasione dell’ingresso degli extracomunitari. Varato il provvedimento, i servizi dell’esecutivo Ue hanno avviato l’esame dovuto al fatto che la Commissione è il guardiano dei Trattati e deve assicurarsi che le regole del gioco non siano violate. L’indagine, per ora non ufficiale, ha riacceso l’attenzione sul …

“Il PD che serve all’Italia”. Piero Fassino a Bologna per Dario Franceschini segretario

Lunedì 20 luglio, alle ore 20,30, presso la Sala Sirenella, in via Andreini 2 a Bologna, si terrà l’incontro dal titolo “Il PD che serve all’Italia”. L’appuntamento, a cui interverrà Piero Fassino, sarà l’occasione per presentare la candidatura, alla prossima Convenzione del Partito, di Dario Franceschini a Segretario nazionale del PD.

“Ogni 8 ricchi solo uno lo dichiara ecco gli italiani che vivono nel lusso”, di Luca Iezzi

Consumi da ricchi e dichiarazioni dei redditi da poveri, ristoratori che guadagnano come pensionati e commercianti che prendono meno dei loro dipendenti. Rimangono enormi le incongruenze tra le tasse pagate sui guadagni del 2007 (dichiarazione 2008) e l’andamento dei mercati del lusso (auto, barche, opere d’arte, servizi finanziari) che continuano ad attirare un numero di italiani incredibilmente superiore a quella pattuglia di 75 mila persone che dichiarano un reddito annuale superiore a 200 mila euro. Infatti secondo l’ultimo rapporto della Associazione italiana dei private banker sono 605 mila i nuclei familiari con patrimoni finanziari superiori ai 2 milioni di euro, otto volte di più. Pur non essendoci una connessione diretta tra patrimonio e reddito (ad esempio la tassazione sulle rendite finanziarie è fissa al 12,5% e non aumenta l’imponibile Irpef), questa enorme disparità è comunque un grosso punto a favore di chi chiede un uso più massiccio del redditometro per verificare se a questi patrimoni corrispondono tenori di vita, e quindi redditi, così ridotti quali quelli dichiarati annualmente. Anche tutti gli altri indicatori usati dal …

Fus, Pd piena adesione a manifestazione attori e registi contro i tagli del governo

De Biasi: alla Camera daremo battaglia contro ‘scippo’ alla cultura. “E’ piena e convinta la nostra adesione alla manifestazione di oggi contro i tagli al Fus”. Così la deputata del Pd, componente della commissione Cultura della Camera, Emilia De Biasi comunica l’adesione all’iniziativa di oggi pomeriggio che vede attori, registi, tecnici, musicisti e danzatori scendere in piazza contro il governo Berlusconi. “Per noi – sottolinea De Biasi – il ripristino del Fondo Unico per lo Spettacolo è condizione essenziale per garantire la sopravvivenza di uno dei settori strategici del nostro paese e per poter tornare ad investire veramente in cultura. Per questo – sottolinea De Biasi – abbiamo presentato un emendamento al dl anticrisi che chiede l’immediato ripristino dei 200 milioni che il governo ha letteralemte ‘scippato’ al mondo della cultura. Alla Camera ci batteremo duramente, in aula e in commissione, – conclude De Biasi –per scongiurare la chiusura di ogni forma di produzione culturale nel nostro Paese”.