Mese: Luglio 2009

“Ma io boccio la scuola che boccia”, di Umberto Veronesi

Molti di noi si sono sentiti rassicurati dalla notizia che quest’anno 15.000 studenti, 3000 in più rispetto allo scorso anno, sono stati bocciati alla maturità. È finita, hanno pensato, l’epoca di una rete di scuola superiore dalle maglie troppo larghe, che manda all’Università studenti impreparati. Ragazzi destinati comunque ad arenarsi nel percorso di studio. Una scuola che immette nel mondo del lavoro giovani che saranno comunque rifiutati. Altri hanno visto nella bocciatura un «giro di vite», come ha scritto Marco Rossi-Doria in un intervento su La Stampa che per molti altri aspetti condivido. Oppure, ancora, c’è chi ha parlato di segnale educativo forte, «chi non si impegna fino all’ultimo, fallisce, e non ci sono eccezioni né deroghe per nessuno». Io non la penso così. Io sono convinto che il fallimento, o la «sconfitta finale», se vogliamo, non sia dei ragazzi bocciati, ma della scuola, intesa come sistema formativo ed educativo nel suo insieme. Credo che non dovrebbe succedere che solo alla fine della fase fondamentale del cammino scolastico ci si renda conto che uno studente …

“Le ronde e l’identità nazionale”, di Nadia Urbinati

La cultura politica che fa da collante delle norme che compongono la nuova legge sulla sicurezza è l´intolleranza e l´idea illiberale che la cittadinanza sia un privilegio che può essere usato a discrezione della maggioranza allo scopo di individuare e allontanare o colpire i nemici della nostra “civiltà”. Chi abbia voglia e tempo di scorrere i vari blog che commentano (e molto spesso difendono) la legge potrà trovare due argomenti che tornano regolarmente: innanzi tutto che l´istituzione delle ronde è un provvedimento che intende far fronte non tanto alla sicurezza in senso generico, ma invece al rischio di insicurezza che viene dagli immigrati, un rischio che infatti si presume alto nelle aree metropolitane dove gli immigrati vivono più numerosi; in secondo luogo che questi provvedimenti “duri” siano una risposta legittima della nazione italiana nel tentativo di difendere la sua propria identità cristiana. Il paradosso di questi due argomenti è che contengono un messaggio che mette in evidenza la debolezza, non la forza, della nostra identità nazionale. L´esatto contrario di quanto la propaganda di governo proclama. …

“Il falò delle illusioni”, di Massimo Giannini

Tremonti che parla alla Camera ricorda il presidente americano Coolidge che scrive al Congresso, nel dicembre del 1928: “Dovete considerare il presente con soddisfazione e prevedere il futuro con ottimismo…”. Pochi mesi dopo ci sarebbe stato “Il Grande Crollo” del ’29, raccontato da Galbraith. Il “mantra” governativo è sempre lo stesso, assolutorio e rassicurante. Abbiamo fatto tutto ciò che era giusto e necessario per aiutare famiglie e imprese, per finanziare consumi e investimenti, per sostenere reddito e occupazione: la crisi è finita, andate in pace. Anche nell’ambito della politica economica, come in quello dell’etica pubblica, vero e falso si mescolano, realtà e finzione si sovrappongono, e al Paese si narra “un’altra storia”. Così, ancora una volta, per riconciliarsi con la forza oggettiva dei fatti non resta che ascoltare la voce di una delle poche istituzioni rimaste incontaminate, al di fuori del perimetro sempre più pervasivo del berlusconismo. In un involontario, ma salutare contrappunto parlamentare, il governatore della Banca d’Italia ci ha spiegato tre verità fondamentali. La prima verità: la fase di peggioramento congiunturale che ha …

Ulteriore colpo di mano del Governo per salvare i provvedimenti del Ministro Gelmini

Le Commissioni riunite V e VI della Camera dei Deputati giovedì 16 luglio scorso hanno approvato un emendamento al DL 78/09 (cosiddetto Decreto anti-crisi) che, oltre a confermare la norma di interpretazione autentica per quanto riguarda i termini di adozione dei Regolamenti attuativi della legge 133/08 introduce un’ulteriore interpretazione relativa, questa volta, allo schema di Piano programmatico. L’art. 17, comma 25, emendato, recita: “L’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si interpreta nel senso che il Piano programmatico si intende perfezionato con l’acquisizione dei pareri previsti dalla medesima disposizione e all’eventuale recepimento dei relativi contenuti si provvede con i regolamentiattuativi dello stesso. Il termine di cui all’articolo 64, comma 4, del medesimo decreto-legge n. 112 del 2008 si intende comunque rispettato con l’approvazione preliminare da parte del Consiglio dei ministri degli schemi di regolamenti di cui al medesimo articolo”. Per comprendere il significato di questo emendamento è necessario fare un passo indietro. Lo schema di Piano programmatico è quel provvedimento che …

“Il Partito Democratico è una cosa seria”, di Cristiana Alicata

Il Partito Democratico è una cosa seria. Perché seria deve essere la politica e di cose serie ha bisogno il Paese. Il Partito Democratico si è dotato di uno Statuto, come ogni organizzazione che superi l’individuo nella sua singolarità: il matrimonio tra due persone e via a salire passando per la bocciofila, fino allo Stato e scusate se non cito Hegel, ma non è necessario. La provocazione di Beppe Grillo, famoso blogger, spiace per l’effetto mediatico che ha avuto, non tanto per l’effetto pubblicitario e di boom di accessi al suo blog, ma per l’impatto che questa sua uscita ha su tutti i militanti del Pd. Penso ai coordinatori di circolo che stanno gestendo le tante domande dei militanti vecchi e nuovi, dopo quanto accaduto a Roma, dove un coordinatore di circolo è stato coinvolto in un fatto di cronaca giudiziaria. Penso ai democratici campani che non sanno come arginare la colata lavica di tessere fasulle e finiscono in mezzo ad un sistema marcio che finisce di fare di tutta un’erba un fascio. Penso a …

“L’università del rinvio”, di Luciano Modica

Governare comunicando. Sembra essere il motto del ministro Gelmini, non a caso fedele seguace del Grande comunicatore. Da più di un anno Gelmini ha assunto la responsabilità dell’università ma la sua azione non annovera che annunci. Il 10 novembre il governo approvò le linee guida di una riforma universitaria. Di mese in mese si attese che queste linee guida si tramutassero in un disegno di legge fin quando, il 24 marzo, il ministro riunì al ministero un’eletta platea di rettori e annunciò che il testo legislativo era ormai quasi pronto e sarebbe stato presentato entro pochi giorni. L’attesa è durata ancora, con continui rinvii a ritmo quasi settimanale, fino al 14 luglio quando, in un seminario al senato e davanti alla solita platea di rettori, il ministro ha spiegato per la terza volta i contenuti della sua riforma ma ha rinviato tutto all’autunno. Tutti e tre gli annunci ministeriali sono stati abilmente strombazzati sulla stampa e in televisione come riforme già varate. L’opinione pubblica è stata bellamente ingannata perché dalle parole non si è mai …

“Dpef: per la scuola oltre il danno anche le beffe”, di R. P.

Approvato il 15 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri, il Dpef (Documento di programmazione economico-finanziaria) per il quadriennio 2000-2013 sta iniziando il suo percorso parlamentare. A partire dal 22 luglio se ne occuperà anche la Commissione Cultura della Camera che dovrà esprimere il proprio parere e trasmetterlo alla Commissione Bilancio che, a sua volta, avrà il compito di riferire in aula prima della chiusura estiva. In realtà il Dpef di quest’anno, contrariamente ad analoghi documenti precedenti, non prevede particolari misure per la scuola e per l’Università e si limita in sostanza ad elencare le iniziative assunte dalla legge 133/08 in avanti. Tutta la politica scolastica degli ultimi 12 mesi è condensata in 4 righe: “Nel campo dell’istruzione è stato attuato un processo di razionalizzazione del personale, accompagnato da una serie di interventi volti a premiare il merito e l’impegno degli studenti, ed è stato avviato un sistema nazionale di valutazione degli apprendimenti. È stata altresì riorganizzata la rete scolastica ed è stata valorizzata l’autonomia delle istituzioni scolastiche”. Righe nelle quali, a ben vedere, sono contenute …