“Sopravvivere senza welfare: ecco la famiglia dei miracoli”, di Maria Novella De Luca
Il disastro dello Stato sociale è nelle tre G: di genere, geografico e generazionale. Famiglie sole, piccole, povere. Cancellate dal welfare, dimenticate dallo Stato. Microcosmi con pochissimi figli e molti anziani, dove la rete di mutuo soccorso si è incrinata, e per la prima volta nella storia d’Italia la formidabile alleanza di mamme-nonne-figlie-sorelle dichiara forfait. È racchiuso in tre G il disastro dello stato sociale italiano: di genere, generazionale e geografico. Dietro queste tre G ci sono le storie di coppie troppo povere per avere più d’un figlio, di donne del Sud che hanno ormai abbandonato la speranza di trovare un lavoro, di anziani che la sera cenano con pane e latte, di bambini “parcheggiati” dove si può. Siamo il primo paese occidentale dove gli over 60 hanno superato il 20% della popolazione, il tasso di fecondità di 1,4 figli per donna è uno dei più bassi del mondo, le risorse destinate alla voce “famiglia” sono la metà della media europea, i giovani laureati il 16% contro il 32% delle statistiche Ocse, il numero di …