“Fassino: solo Franceschini è capace di unire le due culture”, di Riccardo Barenghi
Tra dieci giorni si chiudono i giochi delle candidature e si apre la vera e propria fase congressuale del Pd, che culminerà in ottobre con l’elezione del segretario. Piero Fassino fin da ragazzo è stato un militante e poi un dirigente del Pci, del Pds, infine segretario dei Ds per sette anni. E da quella postazione ha contribuito con parecchie energie a fondare il Partito democratico. Oggi, sorprendendo parecchi suoi ex compagni della Quercia, si è schierato con Dario Franceschini che invece proviene dalla Dc e dalla Margherita. Mentre dall’altra parte c’è Bersani, sostenuto da D’Alema e da molti ex comunisti o diessini. Fassino lei è addirittura coordinatore della mozione Franceschini: questa sua scelta non è incoerente con la sua storia politica? «Se continuiamo a guardare al passato non faremo mai un passo in avanti. La mia scelta è coerente con il progetto del Partito democratico, ossia un Partito che vuole e deve mescolare le culture, le storie, le provenienze, le biografie. Altrimenti tanto valeva non farlo e rimanere con Ds e Margherita separati». E …