I Grandi del mondo arrivano a Roma ? mentre Hu Jintao deve ripartire per l´urgenza della crisi cinese ? in uno scenario inedito: il chairman del G8 è impegnato in una sua battaglia personale contro i giornali, attaccati domenica con una nota ufficiale del governo per la loro “morbosità”, e presi a male parole ieri nella conferenza stampa della vigilia, per aver osato criticare la regia italiana del vertice, accennando all´ipotesi che l´Italia possa essere esclusa in futuro dal G8.
Soffocato dagli scandali che ha costruito interamente con le sue mani, Silvio Berlusconi attribuisce ai giornali la causa dei suoi mali, l´”imbarazzo” e il “calo di reputazione” di cui parla il “Financial Times”, gli avvertimenti alla Merkel raccolti dal “Wall Street Journal” sulle fotografie del summit con il premier italiano, che potrebbero metterla in difficoltà nelle prossime elezioni.
Ieri il ministro degli Esteri Frattini ha definito “una buffonata” le indiscrezioni del “Guardian” su una supplenza degli Stati Uniti all´Italia nel lavoro preparatorio degli sherpa e Berlusconi nel pomeriggio ha rincarato la dose: «Una grande cantonata di un piccolo giornale». Come sempre, non è mancato l´attacco diretto a
“Repubblica”: «Prima mi gettate addosso delle calunnie, poi ve la prendete con me perché queste calunnie fanno male all´Italia».
Il presidente del Consiglio ha perfettamente ragione su un punto:
mentre si apre un summit, il cui successo è importante per il nostro Paese che lo ospita, c´è qualcosa in queste settimane che fa molto male all´Italia: è il suo comportamento privato unito alle menzogne pubbliche che cercano di giustificarlo. I giornali stranieri e “Repubblica”, com´è regola nel mondo libero, non fanno altro che dar conto di questo ai cittadini-lettori. Tutto il resto ? campagne, manovre, eversioni ? non è nemmeno un giudizio politico:
semplicemente, come ha detto ieri il direttore del “Sunday Times”, è una “stupidaggine”.
La Republica, 8 luglio 2009
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