Errani scrive al premier: non si affronta la crisi con decisioni unilaterali. Conti pubblici: Il presidente dei Governatori spiega la rottura delle relazioni con il governo.
«Di momenti difficili ne abbiamo avuti anche in passato, ma adesso la situazione è critica». Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, parla della rottura delle relazioni con il governo, decisa all’unanimità, comprese le Regioni governate dal centrodestra, nella riunione di giovedì scorso. Errani ha quindi mandato una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per spiegargli questa decisione e chiedergli un incontro. Che dovrebbe svolgersi dopo la riunione del G8. Che cosa ha fatto precipitare i rapporti?
Il contenzioso si articola su numerosi punti, elencati nella lunga lettera al premier. Ma c’è anche un problema politico, dice Errani: «Le Regioni hanno sempre tenuto un atteggiamento di assoluta collaborazione col governo. Che invece va avanti a colpi di decisioni unilaterali ». Ma vediamo le principali critiche e richieste all’esecutivo.
Le Regioni vogliono una deroga al blocco del turn-over per le amministrazioni che non hanno sforato il Patto di Stabilità, «e quindi senza oneri per lo Stato», precisa Errani, in modo che possano assumere i tecnici in grado di fare le valutazioni legate alle nuove norme antisismiche, «altrimenti queste resteranno sulla carta». Inoltre, dice il presidente dei governatori, «stiamo ancora aspettando il credito d’imposta del 55% per le persone che nelle zone sismiche decidono di mettere a norma la casa».
C’è poi il capitolo tagli. Si tratta di 7-8 miliardi per il triennio 2010-2012 sul fondo sanitario nazionale già tolti con la Finanziaria ai quali si sono aggiunti gli 800 milioni di minore spesa farmaceutica disposti col recente decreto anticrisi. «Questi risparmi — dice Errani — dovrebbero andare alle Regioni per finanziare la crescente spesa per i farmaci ospedalieri ». Allo stesso modo, aggiunge, non si può scaricare sulle Asl il costo delle visite mediche fiscali per combattere l’assenteismo dei dipendenti pubblici. Mancano inoltre i finanziamenti per il Fondo per la non autosufficienza e per il Fondo sociale. I governatori chiedono infine chiarezza sul Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, per il Sud. «Assistiamo — dice Errani — a uno stillicidio di interventi del governo che utilizza il Fas quasi fosse un bancomat » .
Ma ci sono anche problemi di metodo. «Nel decreto del governo — secondo il presidente della Conferenza delle Regioni — ci sono procedure abnormi per il commissariamento della Calabria. Il Patto sulla salute prevedeva un altro percorso: un piano di rientro concordato e successive verifiche». Il governo invece, dice Errani, vuol procedere unilateralmente, «come ha fatto con l’istituzione del ministero del Turismo, un dicastero senza un euro e per di più su una materia di competenza regionale». «Siamo molto preoccupati — conclude il presidente —. A ottobre-novembre la crisi si scaricherà maggiormente sul mercato del lavoro. Sugli ammortizzatori sociali il governo ha anticipato solo una parte delle risorse. Ne servono altre. E presto».
Il Corriere della Sera 05.07.09