Mese: Giugno 2009

“L’ultimo Parlamento italiano”, di Furio Colombo

I giorni che stiamo vivendo dentro la sfortunata Repubblica Italiana, oscurata da quasi tutte le televisioni e disinformata da quasi tutti i giornali (anche se si intravedono le prime crepe nella diga che fino ad ora ha trattenuto e nascosto il liquame del regime) sono talmente vergognosi da renderci prigionieri di un dilemma: o parli solo del “casino Italia” come ha opportunamente intitolato Libero, o parli d’altro. Per esempio della folla esasperata di cittadini dell’Aquila e dell’Abruzzo che hanno sfidato la militarizzazione imposta alla città dai pasdaran della Protezione civile e sono venuti a Roma, davanti al Parlamento a dire la verità. Ovvero la loro vergogna e il loro imbarazzo per essere stati visitati e intrattenuti, a fari accesi e sotto le telecamere, da un finto capo del governo che in realtà era un abile imitatore e anzi, presumibilmente, un nemico giurato del buon governo. Quando si sono accorti del falso, dopo mesi di vita impossibile nelle tende gelate di notte, invivibili nella pioggia e roventi di sole, una specie di Guantanamo venduto per salvezza, …

Università e PD: la replica di Luciano Modica ad Aldo Schiavone (mai pubblicata da Repubblica)

Domenica scorsa (14 giugno), Luciano Modica – responsabile nazionale Università del PD – ha scritto in forma di lettera al Direttore di Repubblica la risposta all’articolo di Aldo Schiavone “Ma con i tagli non c’è futuro” pubblicato sul noto quotidiano il giorno precedente (e postata anche su questo sito). La lettera non è mai apparsa sulle prestigiose pagine di Repubblica. «Caro Direttore, Aldo Schiavone è intervenuto ieri su “Repubblica” sul riordino dei licei proposto dal Ministro Gelmini. Al termine dell’articolo ha inferto una stilettata all’opposizione sul tema dell’università auspicando che essa intervenga “con competenza, rigore e concretezza, come finora non è riuscita a fare”. Ben venga ogni critica motivata al Partito Democratico sulle sue scelte politiche. Ne abbiamo bisogno per crescere. Però talora sembra che all’interno dello schieramento di opposizione si parli tra sordi. Il Partito Democratico è intervenuto tre volte sulle riforme universitarie negli ultimi otto mesi. Il 28 ottobre il Governo Ombra approvò il documento programmatico “Il futuro dell’università italiana” contenente un’analisi, anche internazionale, della situazione e dieci dettagliate proposte di riforma presentate …

“Le Quote Rosa secondo il Cavaliere”, di Natalia Aspesi

«Si è presentata al partito a marzo o aprile, ha chiamato il mio capo della segreteria dicendo che voleva candidarsi e l´abbiamo inserita come quota rosa, di cui c´è una percentuale da rispettare». Vero o non vero, l´ha dichiarato Salvatore Greco, ex deputato e coordinatore della lista di centrodestra “La Puglia prima di tutto” parlando di Patrizia D´Addario, la showgirl o escort che, come fosse Eva Kant, va alle feste, anche a quelle del premier, munita di registratore, si immagina micro data la piccante esiguità del suo abbigliamento serale, figuriamoci quello notturno. La frase, per smentire di essere stato lui a contattare per primo la intraprendente signora, dà alcune simpatiche conferme a notizie che si erano perse nell´incasinamento (per dire confusione) della politica italiana: 1) almeno a livello di partito o di elezioni comunali, in questo caso baresi, esistono ancora le famose Quote Rosa di cui si era persa traccia; 2) C´è una certa difficoltà (maschile) a trovare signore che abbiano tutti i numeri, di avvenenza e disponibilità, da remunerare inserendole nel gruppo QR; 3) …

“Sui tg è arrivato il giorno del blackout” di Antonio Dipollina

E arrivò anche il giorno del blackout totale dei principali tg. Giusto, era giornata di silenzio elettorale, giusto era sabato e in qualche modo la settimana è corta, giusto sono tempi in cui la riflessione ogni tanto deve avere il sopravvento. Però, insomma. E quindi nello sconcerto generale in aumento, le questioni legate all´inchiesta che scotta sono sparite del tutto dai principali centri di informazione del paese, appunto i tg più seguiti. Al Tg1 devono aver pensato che era il momento della coerenza: dopo aver oscurato nei titoli di testa tutto quello che potesse avere a che fare con il caso in esame, devono aver pensato che a quel punto non c´era motivo di dare corso nel seguito del telegiornale. Se non l´annunciamo la notizia non c´è, insomma, altrimenti il pubblico rimane disorientato. Intanto qualche altro tg, intanto tutti i siti internet di informazione, intanto i giornali riempiono le prime pagine, tirano fuori sempre nuovi particolari, fanno intravedere gli scenari futuri. Quelli, invece no: quelli che secondo le recenti indagini forniscono l´informazione primaria al 70 …

“Effetto crisi: 2 pensionandi su 3 restano legati al posto di lavoro”, di Antonio Sciotto

Che siamo in piena crisi lo si può vedere da un indicatore meno «tradizionale» rispetto a quelli del Pil o ai tassi di disoccupazione e precariato, ma che è altrettanto eloquente: 2 pensionandi su 3 restano attaccati al posto di lavoro, ritardando l’addio alla scrivania o alla catena di montaggio. Lo dicono i numeri diffusi dall’Inps: nei primi cinque mesi del 2009 le uscite per anzianità hanno subito un vero e proprio crollo, perdendo addirittura il 67% rispetto a quelle dell’anno scorso. Gli assegni liquidati nel periodo gennaio-maggio sono stati infatti solo 43.247 a fronte dei 132.343 trattamenti erogati nello stesso periodo del 2008: appunto, ben il 67% in meno. Il settore più colpito è proprio quello dei lavoratori dipendenti, che ha perso per strada ben oltre il 71% di candidati al pensionamento (si è passati da 92.139 assegni liquidatii nei primi cinque mesi del 2008 a 26.362 nello stesso periodo del 2009: -71,3%). Più «leggero» il fenomeno presso i coltivatori diretti (-54,7%, da 7.916 a 3.580) e gli artigiani (-54,5%, da 19.535 a 8.878), …

“Manovra d’estate con scudo fiscale”, di Bianca Di Giovanni

È in dirittura d’arrivo il «decreto omnibus» che varerà nuove misure finanziate dal gettito di una nuova edizione dello scudo fiscale. Indiscrezioni lo danno in arrivo la prossima settimana. In realtà gli uffici stanno lavorando alla sanatoria per il rientro dei capitali illegalmente esportati già da mesi. Manca ancora l’ultima limatura sulle cifre, ovvero la decisione sull’aliquota da imporre per l’emersione. Tempo fa si era parlato di un livello vicino al 10%, quattro volte di più di quanto si chiese nel 2002. Ultimamente quel valore è dimezzato. Le voci parlano del 5-7% per un gettito stimato tra i 3 e i 4 miliardi. Secondo stime nella sola Svizzera sarebbero depositati 500miliardi di euro di origine italiana. Il dato dimostra che a poco è servita la scorsa sanatoria: la fuga nei paradisi fiscali è continuata. Inoltre non è affatto detto che tutte le risorse depositate all’estero vengano riportate in Italia, soprattutto se si tratta di attività legali. In ogni caso lo scudo rappresenterà un’ottima occasione per le banche italiane, che potranno gestire cospicui portafogli. Un approfondimento …