Mese: Giugno 2009

“Videocamere di sorveglianza? Il governo le ha rese inutilizzabili”

I parlamentar del Pd: “Isabella Bertolini e Carlo Giovanardi spieghino ai modenesi perché, una volta a Roma, votano provvedimenti che minano la sicurezza delle nostre città” Trasmettiamo una nota dei parlamentari del Pd Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata in merito al voto di fiducia espresso ieri alla Camera sul decreto intercettazioni. Mentre il paese invoca la sicurezza come priorità il centrodestra, in un solo anno di governo, ha deciso di togliere finanziamenti e strumenti alle forze dell’ordine; si è ‘inventato’ il Lodo Alfano per garantire l’immunità a Berlusconi, e, con il voto di ieri alla Camera sul decreto intercettazioni, ha reso di fatto inutilizzabili a fini processuali le riprese delle videocamere di sorveglianza nelle città. Attraverso il voto di fiducia Berlusconi, complice la Lega, ha accecato i cosiddetti ‘occhi elettronici’, mettendo a serio rischio la sicurezza dei cittadini. I parlamentari del Pdl Isabella Bertolini e Carlo Giovanardi spieghino ai modenesi come mai quando camminano per via Emilia si dicono preoccupati per la sicurezza di Modena, mentre, una volta giunti a …

Intercettazioni, Pd: ddl acceca ‘occhi elettronici’

L’ On. Ferranti: il Governo spunta le armi dello Stato nella lotta alla criminalità. “Il ddl intercettazione acceca i cosiddetti ‘occhi elettronici’ e mette a serio rischio la sicurezza dei cittadini perché limita in modo sconsiderato la possibilità di usare le intercettazioni nel corso delle indagini”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti commenta l’equiparazione delle riprese visive e audio visive alle intercettazioni telefoniche contenute nel ddl Alfano. “Lo scontro politico ‘Ghedini-Maroni’ ha prodotto un mostro giuridico che non tiene conto neanche delle perplessità del procuratore Antimafia, Pietro Grasso che avevano portato il comitato dei nove a votare la scorsa settimana una modifica per superare i problemi derivanti dalla equiparazione delle intercettazioni alle mere riprese visive. Nella redazione del maxiemendamento il governo non ne ha però tenuto conto per cui tutto ciò che sarà video ripreso senza l’autorizzazione preventiva – spiega Ferranti – sarà inutilizzabile ai fini processuali. E così grazie al Governo anche in presenza di un filmato che riprende una rapina o uno stupro quella prova non potrà …

“Indagine del Censis: così i tg influenzano gli elettori”

L’indagine del Censis sui media che condizionano il voto. I notiziari hanno la meglio anche sui programmi d’approfondimento, sui quotidiani e su Internet. Berlusconi non a caso ha invaso sia Rai che Mediaset (anche monologhi di 47 minuti). Inascoltate le denunce di Agcom. I telegiornali orientano il voto dei cittadini. La maggioranza di governo domina i telegiornali, con Berlusconi che registra punte di presenza tra il 60% e il 75% degli spazi televisivi. La maggioranza incassa più voti dell’opposizione. Il sillogismo si evince dalla lettura combinata dei dati sull’informazione elettorale forniti ieri dal Censis e sulla presenza dei politici in tv resi noti dall’Agcom per il periodo tra il 29 aprile e l’8 maggio. «Stavolta non è un complotto internazionale – commenta Beppe Giulietti di “Articolo 21” – Il Censis ha detto una cosa nota a tutti. In un Paese in cui il premier è proprietario di Mediaset e controlla indirettamente la Rai, non può non influenzare anche il diritto di voto degli italiani». Giulietti ricorda anche la lunga «passerella» di Berlusconi all’Aquila tra i …

“Enrico Berlinguer: Come immaginare una nuova democrazia in un’Italia diversa”, di Alfredo Reichlin

Dalla morte di Enrico Berlinguer è passato un quarto di secolo, e da allora tutto è cambiato: il mondo. Del comunismo si è sbiadito perfino il ricordo e l’ethos del paese è dominato da idee, culture, modi di vivere rispetto ai quali quell’uomo schivo che invocava l’austerità e che chiedeva ai giovani del suo partito di sottomettersi alla dura disciplina «dell’arido studio», sembrerebbe un alieno. Perché allora torniamo a parlarne? La verità è che – come sempre per certi anniversari – sono i problemi di oggi che ci interrogano.(…) Berlinguer è stato l’emblema di un nodo fondamentale della storia italiana, affrontato consapevolmente (i suoi amici possono testimoniarlo) ma non risolto: quel peculiare sistema italiano quale era stato edificato dopo la Resistenza e la Costituzione e via via si era sviluppato durante la guerra fredda in un complesso gioco di equilibri interni e internazionali. Una democrazia incompiuta la quale però aveva garantito il progresso del paese. Il Berlinguer che oggi torna ad occupare i nostri pensieri assume la responsabilità della segreteria comunista come un duro dovere …

“Tremonti: Non ci sono altri soldi contro la crisi”, di Bianca Di Giovanni

Giulio Tremonti utilizza il «podio» dell’Ecofin per lanciare due messaggi/annuncio. Nessuna nuova stangata per il 2010, e lotta ai paradisi fiscali. Quanto al primo capitolo c’è da dire che la stangata è già stata varata un anno fa (lo sanno i poliziotti che non hanno benzina, gli studenti che non hanno ore di lezione, i ricercatori che non avranno cattedre). Più interessante il secondo capitolo. Il Tesoro italiano ha scritto infatti una lettera al governo svizzero, chiedendo di rivedere gli accordi bilaterali sui trattamenti fiscali. Nel testo, inviato il 22 maggio, si chiede «se non ci siano soggetti italiani che usano società schermo collegate ad altre società in paradisi fiscali». L’iniziativa è in linea con l’indirizzo del G20, e sarà seguita d aun’altra lettera stavolta per il Lussemburgo. «Gli accordi attuali con la Svizzera non vanno bene», spiega Tremonti. Sta di fatto che finora in quel di Berna poco è mutato: la Svizzera ha fatto aperture formali, seguite da forti resistenze pratiche. Se la lettera di Tremonti è il primo passo per cambiare davvero i …

“Intercettazioni di fiducia”

Sono passate da poco le elezioni 2009. Ancora si fanno le analisi del voto, c’è chi ha vinto e chi pure ha vinto perché lo dice lui, si preparano i ballottaggi e aumentano le paure per un referendum che mette a rischio alleanze politiche. Ma c’è chi trova giusto portarsi avanti il lavoro pregresso. La crisi non è una priorità. L’Abruzzo? No, le elezioni sono passate. Per il governo la priorità ora sono le intercettazioni. Da qui la necessità di porre la fiducia alla Camera sul disegno di legge che, di fatto, blocca uno dei principali strumenti anti-crimine. Lo ha annunciato oggi il ministro della Giustizia, Angelino Alfano al termine di una riunione di maggioranza. Un testo blindato che non terrà conto di nessun suggerimento o modifica come quelle avanzate dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. L’unica eccezione è un aggiustamento tecnico avanzato dallo stesso Guardasigilli. Un lavoro completo quello della maggioranza alla Camera che nella stessa seduta aveva bocciato la mozione del segretario del Pd, Dario Franceschini con cui si chiedeva l’abrogazione del Lodo …

“La Gelmini e i giudici”, di Flavia Amabile

Ma un ministro può decidere da solo in fatto di istruzione, senza chiedere altro che un semplice parere alle Regioni? Le Regioni sostengono di no, e quindi hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale. L’esame è iniziato ieri mattina, dalla risposta dei giudici dipenderà la legittimità dei tagli con cui il ministro Mariastella Gelmini ha previsto, a partire dall’anno scolastico 2009-2010, il ridimensionamento degli istituti, la riduzione del 17% del personale amministrativo, l’accorpamento di classi e la chiusura delle scuole nei piccoli centri, e la cancellazione di 42.102 docenti che dovranno cercare un posto altrove, la metà al Sud e nelle isole. Non tutte le Regioni hanno fatto ricorso. A dichiarare guerra a Mariastella Gelmini sono state in otto: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia. I loro legali vogliono sapere come si debba interpretare la riforma del titolo V della Costituzione che nel 2001 ha riscritto l’articolo 117 indicando l’istruzione come materia di legislazione concorrente ma anche come settore di competenza esclusiva statale in fatto di norme generali. Sembra una questione tecnica, …