Mese: Giugno 2009

“Gelmini, salta il G8 della Scienza”, di Carmelo Lopapa (Ndr, seconda puntata)

Era previsto per il 25 a Lesmo dove Berlusconi vuole far sorgere il suo ateneo privato. Fu tolto di colpo a Lucca che aveva già preparato tutto, ora è scomparso dagli annunci. ROMA – Il G8 della Scienza e della tecnologia che il premier Berlusconi aveva deciso di portare a casa sua, a Lesmo, a metà strada tra la residenza di famiglia di Macherio e l’alloggio-ufficio di Villa San Martino ad Arcore, viene cancellato. Appuntamento annullato. Già non ve n’è più traccia sul sito di Palazzo Chigi dove campeggiava assieme agli altri vertici tematici e paralleli che fanno da contorno a quello principale in programma dall’8 luglio all’Aquila. Nulla da fare: difficoltà organizzative in seno al ministero dell’Istruzione, il vertice non si terrà. In quei giorni si terrà quello dei ministri degli Esteri a Trieste. Ed è un forfait senza precedenti e unico (gli altri si stanno regolarmente svolgendo), oltre che uno smacco personale del presidente del Consiglio. E sì, perché i ministri della Ricerca – con la milanese Maria Stella Gelmini a fare da …

“Il liceo delle bugie”, di Pino Patroncini

Sui licei il ministero delle bugie è ancora all’opera. E la cosa più agghiacciante è che non sembra esserci un giornalista che sia in grado di fare domande pertinenti e scoprire le carte false della Gelmini. Anzi tutti la bevono senza neppure fare domande! La Gelmini nella sua conferenza stampa ha fatto riferimento più volte alla scuola finlandese, considerata la migliore di Europa, dicendo che la sua riforma va in quel senso lì. Ebbene la scuola finalndese manda gli alunni in una scuola unica (neppure unitaria, unica!) fino a 16 anni, dopo di che i percorsi non sono articolati in ordini e indirizzi, come da noi, che abbiamo licei, tecnici e professionali, e neppure in classi, bensì sono i ragazzi che, con la guida degli insegnanti, costruiscono piani di studio che prevedono la frequenza di moduli, non annui ma di 7 settimane ( da 75 a 100 comprensivi di materie obbligatorie e opzionali), con verifica alla fine del periodo, in un modo simile a quello che da noi viene usato all’università. Non si viene promossi …

“Morti sul lavoro, non basta avere giustizia”, di Bruno Ugiolini

Certi facili entusiasmi possono far venire i brividi. Come nel caso della soddisfazione espressa per via delle statistiche del 2008 relative a una decrescita dei morti sul lavoro pari all’otto per cento. Leggo sul “Sole 24 ore” che ci sarebbero state 1.002 vittime nell’industria e nei servizi. Cui aggiungere, però , altre 120 nell’agricoltura. “Solo” millecentoventidue morti, dunque. Un calo dovuto in larga misura alla campagna incessante, fatta propria da molti mass media e istituzioni, a cominciare dalla presidenza della Repubblica. Un calo frutto anche dei provvedimenti governativi varati dal centrosinistra e rallentati dal centrodestra e che, comunque, sono serviti a scoraggiare imprenditori spesso pronti a liberarsi dalle pastoie delle misure di sicurezza. Ora leggiamo che la Confindustria vara una mostra itinerante intitolata “Produciamo la sicurezza” dedicata ai bambini perché imparino subito a proteggersi dai futuri lavori. Ma perché la stessa Confindustria si ostina a premere sul governo amico affinché riduca le sanzioni previste dal centrosinistra? Eppure la sola minaccia di sanzioni sembra aver prodotto risultati nei confronti di imprenditori che spesso affrontano con faciloneria …

“Il premier e i consigli per gli acquisti”, di Massimo Giannini

“Non date pubblicità ai media che cantano ogni giorno la canzone del pessimismo”. Questa, dunque, è la “dottrina Berlusconi” sul libero mercato. Questi sono i “consigli per gli acquisti” che l’Imprenditore d’Italia impartisce ai suoi “colleghi”. L’uomo che sognava di essere la Thatcher, che si celebrava come “l’unico alfiere dell’economia liberale” nel ’94 e come “il vero missionario della tv commerciale in Europa” nel ’96, oggi concepisce così i rapporti tra produttori, clienti ed utenti. Non un contratto. Neanche un baratto. Piuttosto un ricatto. Le parole pronunciate dal presidente del Consiglio dal palco confindustriale di Santa Margherita Ligure sono un ulteriore, drammatico esempio dei tanti “virus letali” che si stanno inoculando nelle vene di questo Paese. è un problema gigantesco, che chiama in causa sia chi produce quei virus (il presidente del Consiglio) sia chi li subisce (l’establishment politico-economico). L’infezione promana direttamente dal capo del governo, dalla sua visione del potere, dalla concezione tecnicamente “totalitaria” delle sue funzioni. Proprio lui, che dovrebbe essere il primo a conoscere e difendere le ragioni del mercato, le umilia …

Il PD aderisce alla manifestazione nazionale dei precari della scuola

Il Partito Democratico aderisce alla manifestazione nazionale dei precari della scuola che si terrà a Roma il 15 luglio 2009. Condivide, infatti, l’obiettivo di stabilizzare il personale docente ed ATA su tutti i posti disponibili, coerentemente con il Piano triennale delle assunzioni (150 mila docenti e 30 mila ATA) contenuto nella Finanziaria del Governo Prodi 2007. Stabilizzare il personale della scuola significa, infatti, perseguire insieme la qualità dell’istruzione – certamente rafforzata dalla continuità didattica, che può essere garantita solo da personale in ruolo – e il diritto ad un lavoro stabile. Il Partito Democratico ritiene assolutamente insostenibili e tali da scardinare elementi essenziali di qualità della scuola pubblica i tagli imposti dalla “Finanziaria estiva” (Legge 133/08): 2 miliardi di euro ed oltre 57.000 tra docenti ed ATA da settembre 2009 e complessivamente 8 miliardi di euro e 87.341 docenti e 44.500 ATA in 3 anni. Da questi tagli conseguono scelte molto negative per gli studenti e le famiglie e per tutto il personale della scuola, quali la chiusura delle piccole scuole, l’abolizione delle compresenze nella …

“PD, la formula per vincere: territorio, resistenza e onestà” di Jolanda Buffalini

Quelli della «mission impossible»: le donne e gli uomini che hanno navigato contro il vento di destra che spira in Europa e che spinge forte in Italia il vascello della Lega Nord, la corazzata del Pdl. Candidate/i del partito democratico che hanno vinto in una situazione difficile oppure che hanno perso ma ottenuto un risultato da cui ripartire. L’Unità è andata a cercarli questi uomini e queste donne nuove, scommessa del rinnovamento della politica e della rivincita. Abbiamo cercato dentro il Pd perché il primo obiettivo è capire se il partito nato con le primarie del 14 ottobre di due anni fa, abbia gambe per camminare e teste su cui contare. Ci siamo chiesti: c’è l’identikit del candidato/a vincente? Che caratteristiche ha? Anticipiamo che no, i giornalisti de l’Unità hanno incontrato persone con storie e radici diverse però accomunate da qualcosa che cercheremo di delineare nei suoi tratti ideali, culturali e politici incrociando i temi del loro impegno. tutto ciò che ci possa far comprendere se il Pd sia ancora il prodotto della fusione fredda …

Si chiama democrazia. Berlusconi non ci fa paura

Berlusconi ha paura. Paura che la sua stessa maggioranza non possa più sostenerlo. Ma con una rimozione freudiana riesce ad accusare la stampa e il segretario del PD, Dario Franceschini, di orchestrare una campagna di calunnie sulla sua persona con un esplicito richiamo, davanti alla platea dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure, ad un “progetto eversivo” contro di lui per attuare un ribaltone , cacciandolo da palazzo Chigi. E rivolgendosi a imprenditori e telecamere invita a “non dare più pubblicità a una sinistra e ai media che cantano ogni giorno la canzone del pessimismo”. Come se non bastasse poi precisa: “parlavo di Franceschini”. “In tutto il mondo queste parole – ha replicato il leader del PD in una conferenza stampa convocata nel pomeriggio – si chiamano intimidazioni, secondo lui non dovrei più comparire sui giornali perché dico cose non gradite. Berlusconi non mi ha mai fatto né mai mi farà paura, invito tutti coloro che hanno posti di responsabilità nel Paese a reagire perché per tutti è il momento della dignità e del coraggio. …