Giorno: 26 Giugno 2009

Franceschini parla al Pd, Finocchiaro critica

«Non dobbiamo aver paura del congresso». Dario Franceschini parla alla direzione del partito e conferma la sua candidatura all’assise di ottobre. Il segretario del Pd contesta chi chiede un rinvio spiegando che «lo statuto parla chiaro» e che in precedenza in molti addirittura avevano chiesto di fissare la data del congresso direttamente nello statuto. «Sarebbe un paradosso – dice franceschini – rinviarlo ora». Le assise si terranno dunque domenica 11 ottobre, le primarie il 25 dello stesso mese. Secondo il segretario un confronto vero, aperto, «anche su linee politiche diverse ci farà bene». E annuncia che in questi mesi proverà a garantire, da segretario in carica, la pienezza della vita democratica del partito pur sostenendo la propria candidatura all’assise. Il segretario, che era stato criticato da alcune componenti ( i dalemiani) per il riferimento al “vecchio” che non deve tornare, ha ribadito la sua idea di rinnovamento: “Penso di investire sulla forza straordinaria del nostro territorio: sindaci, amministratori, segretari provinciali e regionali, consiglieri comunali, presidenti di circolo e giovani parlamentari”. Saranno loro che, se Franceschini …

“Napolitano: ‘La politica è in crisi le istituzioni sono un riferimento'”

Tenere i piani ben distinti. Non confondere la crisi della politica con quella della democrazia e delle istituzioni. Se la prima c’è, questo non significa che abbia contagiato anche il resto. “Non bisogna confondere la crisi della politica con la crisi della democrazia” e bisogna trovare un punto di riferimento nelle istituzioni “che hanno bisogno del necessario rispetto” dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia di inaugurazione dell’archivio storico del Quirinale. Guarda al presente il capo dello Stato e osserva che “siamo nel momento in cui si discute molto, in Italia e fuori del nostro paese, della crisi e delle difficoltà della democrazia rappresentativa”. Un’ondata di sfiducia che Napolitano vede come un fatto negativo. Ha un’impressione Napolitano, quella che “talvolta si discuta in modo astratto o per formule, cercando una definizione nella fase complessa e senza dubbio difficile che stiamo attraversando”. Una generalizzazione che rischia di unire, in un unico calderone, le difficoltà della poltica spacciandole anche per quelle delle istituzioni e della democrazia. Per Napolitano, invece, “proprio per non perdere il …

“Il Pil 2009 a -5%. Ma furbi e corrotti rubano 160 miliardi”, di Laura Matteucci

Dalla magistratura contabile allarme corruzione ed evasione, «una tassa immorale per i cittadini onesti» che conta almeno 160 miliardi. Se recuperati, consentirebbero di ridurre le tasse e abbattere l’enorme debito pubblico. Un’Italia corrotta e che evade le tasse. Un’altra che ogni anno paga molto oltre il dovuto, per recuperare i 100 miliardi di euro persi con l’evasione, cui se ne aggiungono altri 60, stima prudenziale dell’impatto della corruzione post Tangentopoli nel Belpaese. Risultato: un debito di circa 2.800 euro che grava su ogni italiano, una tassa aggiuntiva idealmente esigibile dal neonato come dall’ottuagenario. L’allarme della Corte dei Conti viene doppiato da quello del governatore di Banca d’Italia, Mario Draghi: la crescita del pil quest’anno calerà del 5%, dice, stima peggiore di quella del governo (-4,3%). «Sempre che non continui a cadere», aggiunge Draghi, per il quale si potrà parlare di crescita solo con «la tenuta dei consumi» e «del mercato del lavoro». Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, avverte: «È la nostra stessa previsione, ma potrebbe andare anche peggio». E Berlusconi riesce solo a commentare: «Serve …

“La maturità celebra i miti giovanili”, di Edmondo Berselli

C´era stato un chiaro tentativo di riportare indietro orologio e campanelli scolastici, con l´esame di maturità «modello Gelmini»: un modernariato che l´aveva presa ideologicamente da lontano, prima con il voto in condotta e qualche modesta polemica contro il sessantottismo e addirittura il «sei politico». E poi più di recente con la nuova cattiveria negli scrutini, un coefficiente più alto di non ammessi e l´annunciato recupero vintage dell´esame all´antica. Ma l´esame è una buffa creatura a sé: rifiuta di essere costretto entro codici ministeriali e anche politici e culturali. Il ministro magari, chissà, voleva una prova sacrale, di quelle che certificano una vecchia serietà novecentesca dei licei, ma non poteva immaginare che invece gli esami non solo non finiscono mai, ma cambiano sempre, anche a tradimenti. Sicché se doveva venire fuori un esame monacale, serioso, claustrale, la prova è fallita e il mesto funerale non si è celebrato: la scuola italiana sarà morta, ma l´esame è vivo, vitale, protervo, pronto ad assumere forme inattese, sorprendenti, eclettiche. Bisogna anche immaginarli, quelli del centrodestra, che sono sempre combattuti …

“Ricerca, le ragioni del ritardo italiano”, di Silvio Garattini

Le organizzazioni no-profit, fondazioni o onlus che siano, esercitano nel nostro Paese una serie di preziose attività in campo sociale e culturale che su base volontaristica sostituiscono molto spesso le difficoltà dello Stato a soddisfare tutte le complesse necessità di una moderna società. In particolare non sono poche le organizzazioni che sostengono la ricerca scientifica soprattutto in campo biomedico in modo diretto con proprie strutture, laboratori e personale, oppure in modo indiretto attraverso manifestazioni che permettono di raccogliere fondi per borse di studio o di finanziare specifici progetti di ricerca. È noto che in Italia la ricerca scientifica non è oggetto di molto interesse, né ora né in passato. I governi hanno sempre confuso la scienza con la tecnologia e comunque hanno sempre considerato entrambe un fiore all’occhiello che si mette in occasione di qualche festa ma non si considera una componente fondamentale per la crescita della società. Eppure, come si ripete da tempo, senza successo, senza ricerca è difficile sviluppare innovazione e mettere a punto prodotti ad alto valore aggiunto, gli unici che possiamo …

Partito Democratico: nasce il coordinamento delle deputate. “Siamo state zitte, ora agiamo”

“E’ arrivato il momento di incontrarci per riprendere la discussione e per decidere le azioni parlamentari da intraprendere. Siamo state tanto zitte ed è una responsabilita’ che pesa su ciascuna di noi”. Con queste parole le deputate del Partito democratico annunciano la nascita del Coordinamento delle democratiche alla Camera. La decisione e’ stata presa in un incontro che si è svolto ieri al termine dei lavori dell’Aula nella Sala Berlinguer di Montecitorio. Incontro che una nota precisa avere avuto “carattere informale e interlocutorio” ed essere stato “occasione per un confronto ricco di riflessioni e proposte per affrontare ed uscire ‘insieme’ alle donne italiane dalla crisi politica, economica e culturale italiana”. Tra i temi affrontati, la rappresentanza delle donne nelle istituzioni, il lavoro, il ruolo delle parlamentari e la valorizzazione del loro contributo alla vita del gruppo e del partito. Una larga parte del dibattito, rendono noto le deputate, si è soffermato sull’analisi delle recenti vicende che hanno visto coinvolto il presidente del Consiglio e anche sull’episodio che ha avuto per protagonista Beppe Grillo al Senato, …

“Parte l’offensiva per modificare un profilo sgualcito”, di Massimo Franco

È cominciata l’offensiva per riequilibrare l’im­magine di Silvio Berlusconi, un po’ sgualcita dall’alone di scandalo che l’ha accompagna­ta nelle ultime settimane. Ma non c’è alcun cambiamen­to di stile, nel presidente del Consiglio; e neppure l’om­bra di un’autocritica. L’operazione è affidata alla miscela di ottimismo e spavalderia che ha sempre connotato il personaggio; e alla liquidazione delle accuse su alcune delle sue frequentazioni femminili come «calunnie e spazzatura». E poi c’è la riunione del G8 all’Aquila dall’8 al 10 luglio prossimi: un vertice che i suoi avversari vor­rebbero trasformare nella sua pietra tombale; e che inve­ce Berlusconi vuole usare per il proprio rilancio. Le voci che accreditavano diserzioni eccellenti si sono rivelate false. Ed il capo del governo italiano può rovesciare a proprio vantaggio la situazione. È una corsa un po’ affannata. Ma ieri Berlusconi ha po­tuto annunciare che l’8 luglio il cancelliere tedesco, Ange­la Merkel, ed il presidente francese, Nicolas Sarkozy, visi­teranno l’Abruzzo terremotato con lui; e nei giorni suc­cessivi toccherà agli altri. «Non ci sarà nessuna conse­guenza sul G8 per questa campagna denigratoria», ha …