“La nuova Italia dei democratici”, di Walter Veltroni
Sono passati due anni, dal Lingotto. Il tempo, da quel giorno, non è trascorso invano. Il popolo delle primarie ha fatto nascere il Partito Democratico, in Italia c’è finalmente una grande forza che unisce le tradizioni e le nuove idee dei riformisti. Il sogno che alcuni di noi coltivavano da anni si è realizzato. Ma se ritengo opportuno, in questo momento, tornare a dire quel che penso, è perché avverto che il nostro progetto, il progetto del Partito Democratico, è messo in discussione. E’ perché sento che attorno ad esso si muovono richiami antichi, perché le tensioni tornano e aumentano, perché si arriva dire che forse sarebbe meglio lasciar perdere il PD oppure ridurne le ambizioni trasformandolo in un frammento minoritario di uno schieramento senza un disegno riformista. Vorrei essere chiaro: io sono e rimarrò fuori da un certo tipo di battaglia politica. Una cosa, però, sento di doverla sottolineare: di tutto abbiamo bisogno, tranne che di ritorni ad un passato che ha poco da dire. L’idea del Partito Democratico, come dimostra il voto europeo, …