Perché votare e far votare i candidati sindaci del centrosinistra a Sassuolo, Vignola e Mirandola |
Ho aspettato a commentare l’esito elettorale, ed attenderò qualche altro giorno ancora, perché mi pare opportuno rinviare l’analisi a dopo i ballottaggi. Credo che ogni valutazione debba essere fatta alla fine dei tempi supplementari, anche se il risultato dei tempi regolamentari non è stato certamente esaltante. Il generoso impegno dei nostri candidati, e il giudizio positivo sull’operato dei Sindaci uscenti, ci ha consentito di vincere al primo turno in gran parte degli enti locali modenesi, a partire dal capoluogo, e di confermare la nostra tradizione di buon governo locale. Ma è evidente che l’onda d’urto della destra è arrivata anche nei nostri territori, erodendo parte del nostro consenso. Dovremo fare una riflessione seria, a partire dall’analisi sull’astensionismo degli elettori del centrosinistra e dai flussi elettorali.
Ma da qui al 21 e 22 giugno ogni sforzo dovrà essere dedicato al secondo turno elettorale. Nella nostra provincia dobbiamo mettercela tutta per vincere a Sassuolo, Vignola e Mirandola. Tre comuni importanti, nei quali abbiamo presentato tre ottimi candidati a Sindaco, seri, competenti e di qualità, che hanno presentato programmi che puntano sulla coesione sociale dei nostri territori. Programmi capaci di tenere assieme innovazione, sviluppo e attenzione alle fasce più deboli della società; proposte e idee che affrontano i problemi reali degli anziani, delle donne, delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori colpiti dalla crisi. I candidati e i programmi giusti, come è tradizione del nostro buon governo. Questa è la ragione principale che mi induce ad invitare amici, amiche e visitatori del mio sito, residenti in questi comuni, a votare i candidati del centrosinistra (e a convincere conoscenti residenti in questi comuni a fare altrettanto). Di ulteriori ragioni ve ne potrei dare una caterva, ma mi fermo ad un dato di cronaca parlamentare che credo possa fare riflettere. È ripresa questa settimana l’attività parlamentare e il Governo ha posto immediatamente la fiducia sul disegno di legge relativo alle intercettazioni. Un testo blindato che non tiene conto di nessun suggerimento di modifica proveniente sia dalla minoranza che dagli ambienti giudiziari, e che pone perfino limiti all’uso di immagini catturate anche con gli occhi elettronici istallati da molti comuni nelle città, rendendo inefficace questo importante strumento di sorveglianza. Il Governo, forse più preoccupato delle eventuali riprese fatte a villa Certosa che della sicurezza delle nostre città, ha stabilito che tutto ciò che sarà video ripreso senza l’autorizzazione preventiva sarà inutilizzabile ai fini processuali. Un testo che ostacola le indagini degli inquirenti, imbavaglia l’informazione, smantella di fatto uno dei principali strumenti contro la criminalità. Cito questo esempio non per denunciare l’allergia alla democrazia che la maggioranza continua a manifestare per le istituzioni parlamentari (grave), o le promesse tradite dalla destra che si era impegnata a garantire maggiore sicurezza agli italiani (altrettanto grave), ma per sottolineare come, davanti alle emergenze che sta attraversando il nostro Paese e ai problemi veri degli italiani, dei giovani, delle famiglie, degli anziani, dei più deboli, il governo non trovi di meglio che far diventare prioritari provvedimenti utili solo al Premier, il quale teme evidentemente ogni forma di intercettazione o di ripresa video. Del Pil italiano in caduta libera Berlusconi non si occupa. Dell’Abruzzo non se ne parla più. Della crescente insicurezza nelle nostre città ancora meno, e gli episodi di cronaca sono tenuti nascosti dai media. Del milione e 600 mila lavoratori precari, privi di qualsiasi protezione sociale, che rischiano di perdere il loro lavoro nel 2009 (fonte Banca d’Italia) la destra non si preoccupa. Anzi, Berlusconi nega perfino ciò che sta accadendo, quotidianamente e silenziosamente, nelle imprese, nei luoghi di lavoro, nelle città italiane. A Sassuolo, Vignola e Mirandola la crisi morde come nel resto d’Italia. Ma piccoli e medi imprenditori, lavoratori, precari, sono lasciati soli da un Governo impegnato in altri affari (suoi!). Diamo una risposta chiara d’opposizione a questa destra e convinciamo anche altri a farlo… non ci sarà un’altra possibilità dopo i ballottaggi.
Manuela Ghizzoni |
Elezioni Provincia di Modena (risultati elettorali ufficiosi secondo i dati raccolti dalla Prefettura di Modena) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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