I parlamentar del Pd: “Isabella Bertolini e Carlo Giovanardi spieghino ai modenesi perché, una volta a Roma, votano provvedimenti che minano la sicurezza delle nostre città”
Trasmettiamo una nota dei parlamentari del Pd Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata in merito al voto di fiducia espresso ieri alla Camera sul decreto intercettazioni.
Mentre il paese invoca la sicurezza come priorità il centrodestra, in un solo anno di governo, ha deciso di togliere finanziamenti e strumenti alle forze dell’ordine; si è ‘inventato’ il Lodo Alfano per garantire l’immunità a Berlusconi, e, con il voto di ieri alla Camera sul decreto intercettazioni, ha reso di fatto inutilizzabili a fini processuali le riprese delle videocamere di sorveglianza nelle città. Attraverso il voto di fiducia Berlusconi, complice la Lega, ha accecato i cosiddetti ‘occhi elettronici’, mettendo a serio rischio la sicurezza dei cittadini. I parlamentari del Pdl Isabella Bertolini e Carlo Giovanardi spieghino ai modenesi come mai quando camminano per via Emilia si dicono preoccupati per la sicurezza di Modena, mentre, una volta giunti a Roma, votano provvedimenti che minano la sicurezza delle nostre città. Il governo, forse più preoccupato delle eventuali riprese fatte a villa Certosa che della sicurezza del territorio, non ha tenuto nemmeno conto delle perplessità del procuratore Antimafia, Pietro Grasso, che avevano portato la commissione giustizia a votare all’unanimità una modifica, volta a superare il problema dell’equiparazione delle intercettazioni alle mere riprese visive. Nella redazione del maxiemendamento, quindi, il governo ha stabilito che tutto ciò che sarà video ripreso senza l’autorizzazione preventiva sarà inutilizzabile ai fini processuali. Con questo provvedimento il governo spunta le armi dello Stato nella lotta alla criminalità; assesta un colpo alle prassi investigative; vanifica lo sforzo degli amministratori locali e delle forze di polizia, e impone l’ennesimo bavaglio all’informazione. Grazie al centrodestra, anche in presenza di un filmato che riprende un reato, quella prova non potrà essere usata nei confronti dei criminali. Inoltre, a causa dell’equiparazione delle videoriprese con le intercettazioni, anche la polizia non potrà più predisporre un apparato di ripresa se non in presenza di ‘evidenti indizi di colpevolezza’ e di un’autorizzazione del Tribunale. Ovvero con molto ritardo rispetto al momento in cui si compie un reato.