Giorno: 9 Giugno 2009

“Il voto a Pattuzzi per garantire sicurezza a Sassuolo”

L’appello del Partito democratico in vista del ballottaggio del 21 e 22 giugno. Il Partito democratico di Sassuolo rivolge un sentito ringraziamento a tutti gli elettori e le elettrici che hanno espresso la loro fiducia a Graziano Pattuzzi. Il Pd è il primo partito a Sassuolo con il 33,85 per cento dei voti. Questa è la dimostrazione della validità del progetto politico riformista portato avanti per governare la città. Importante è il risultato raggiunto dal candidato sindaco Graziano Pattuzzi e dalla coalizione che lo ha sostenuto che ha raggiunto il 45,54 per cento dei voti ed è prima davanti al candidato della destra. La destra passa dal 47,08 per cento delle elezioni europee al 44,22 per cento delle comunali con un vistoso meno 2,86 per cento. Domenica 21 e lunedi 22 giugno si terrà il ballottaggio per eleggere il sindaco di Sassuolo. Pattuzzi ha dimostrato coi fatti di essere un sindaco capace, competente e che vive tra la gente. Il suo impegno sui temi della sicurezza, della legalità, del risanamento dei quartieri degradati svolto in …

“Dieci domande qualunque”, di Massimo Gramellini

1. Ma vi sembra normale che solo agli italiani non faccia effetto essere governati da chi condiziona il loro immaginario attraverso le televisioni? 2. Ma vi sembra normale che in tutte le interviste pre-elettorali la domanda più dura che gli hanno rivolto sia stata «ci dica»? 3. Ma vi sembra normale che i dirigenti del Pd siano tutti ex del Pci e della Democrazia cristiana? 4. Ma vi sembra normale che Clinton, Jospin, Schroeder, Blair e persino Gorbaciov facciano un altro lavoro da anni e loro invece insistano? 5. Ma vi sembra normale che Pdl e Pd abbiano perso milioni di voti e parlino solo di quelli persi dagli avversari? 6. Ma vi sembra normale che i verdi trionfino ovunque, mentre qui, appena ne vedi uno in faccia, viene voglia di tifare per l’effetto-serra? 7. Ma vi sembra normale che chi detesta Berlusconi voti Di Pietro, che è come dire: detesto il Bagaglino quindi vado a vedere Bombolo? 8. Ma vi sembra normale che l’Italia cristiana sia rappresentata in Europa da Magdi Cristiano Allam e …

“Boomerang per la Gelmini, la riforma non ha pezze d’appoggio”

Gli uffici scolastici hanno emanato gli organici della scuola dell’infanzia e primaria e stanno predisponendo gli organici delle secondarie. Ma stanno applicando un decreto che non c’è e una circolare applicativa inapplicabile. Lo ha detto il Tar del Lazio – su ricorsi promossi da un gruppo di cittadini, dalla FlCgil e dal comune di Fiesole- con una delle 4 ordinanze depositate il 5 giugno scorso (la n. 02570/2009), di rinvio del giudizio di merito. Il Tar ha motivato la pronuncia facendo presente che «manca» il regolamento previsto dal decreto 112/2008, con il quale il governo avrebbe dovuto dare attuazione ai tagli previsti dalla Finanziaria. E «manca» pure, perché non pubblicato, il piano programmatico dove il ministero avrebbe dovuto spiegare come fare i tagli. Insomma, l’amministrazione scolastica ha tagliato le cattedre senza attendere che venissero emanate le relative disposizioni. E siccome i provvedimenti -in particolare quello sulla scuola primaria- non ci sono (si vocifera perché bloccati per rilievi presso la Corte dei conti) il Tar non ha potuto sospenderli e ha rimandato ogni decisione alla prossima …

«La sinistra si rinnovi, in Europa è morta la socialdemocrazia»

Così come nell’89 parlammo di morte del comunismo, oggi, alla luce dei risultati elettorali, possiamo parlare di “morte” del modello socialdemocratico». A sostenerlo è uno dei più autorevoli e affermati sociologi europei: il professor Alain Touraine, Directeur d’études all’École des Hautes études en sciences sociales di Parigi. Professor Touraine, come leggere queste elezioni europee? «In primo luogo possiamo dire che mai come in questo caso, è lecito parlare di elezioni davvero “europee”, perché hanno evidenziato due tendenze generali: l’affermazione delle destre e il crollo irreversibile del modello socialdemocratico». L’Europa guarda a destra. «Purtroppo è così. Si tratta di un fenomeno pressoché generalizzato, con l’eccezione della Svezia, rafforzato da spinte di estrema destra, come in Austria e in Italia con il successo della Lega di Bossi, la cui base sociale è simile a quella dei partiti fascisti. Vi è un pericolo nuovo in Europa, con una destra tradizionale incalzata dall’estrema destra. In Francia, la situazione è un po’ diversa, nel senso che il successo considerevole di Nicolas Sarkozy – che non può essere ricondotto solo ai …

“La crepa”, di Ezio Mauro

L’onda lunga di destra che spazza il Paese si è arrestata domenica sera, quando si sono aperte le urne del voto europeo. Un appuntamento che arriva appena un anno dopo il trionfo berlusconiano alle politiche, con una maggioranza schiacciante, e al culmine di un ciclo in cui il sistema di potere dominante ha sprigionato la sua massima potenza. In un giorno, quella macchina da guerra si è arrestata, nel momento esatto in cui il leader chiedeva e profetizzava il potere assoluto, con il 45 per cento dei voti per sé e l’alleanza con la Lega oltre il 50. Questa era la soglia politicamente sacra, la seconda presa del potere in un anno, la misura che trasforma il consenso in adesione, il governo in comando e il comando in dominio. Tutto questo non è avvenuto. Ecco perché il Cavaliere tace da due giorni, nonostante nello spoglio delle amministrative, ieri, l’onda si stia richiudendo, con la destra che porta via pezzi interi di Nord trainata dal boom della Lega, conquista Napoli, si incunea nelle regioni rosse, con …