Mese: Maggio 2009

“Revisionismo peso piuma. Il trionfo della memoria ad hoc”, di Michele Prospero

Una memoria condivisa che riconcili chi si è schierato su fronti opposti nelle esperienze traumatiche del ‘900: questa è la formula magica che viene impiegata sempre più spesso. Il tema della pacificazione di per sé non è nuovo, anche De Gasperi lo sollevò sul finire dei ‘40. Questo vecchio problema di un oblio riparatore delle ferite è però diventato di scottante attualità soprattutto nei primi ‘90. Aldo Giannuli (L’abuso pubblico della storia) fissa al riguardo una data simbolo: nel 1994 i partiti dell’antico arco costituzionale totalizzarono insieme solo il 45% dei consensi. Appena due anni prima avevano ancora il 75%. Si registrava dunque nelle urne della nuova Italia maggioritaria una catastrofe della coalizione dominante che aveva progettato e gestito per mezzo secolo la democrazia dei partiti. La destra è invece passata in modo fulmineo dal 14%, riscosso nel 1992 dal Msi e dalla Lega, al 43% dei suffragi riportato dal polo della libertà nel 1994. È chiaro che il successo della destra ha segnato una discontinuità politica e anche simbolica. La Resistenza è stata dipinta …

“La rabbia dei terremotati: «Andremo in piazza»”, di Claudia Fusani

La misura sembra colma. E i terremotati scendono in piazza. «Giovedì, prima che la Camera approvi il decreto-vergogna, tutti alla pista dell’aeroporto di Preturo» aveva ipotizzato il primo cittadino dell’Aquila Massimo Cialente (Pd) sabato scorso dopo la riunione con i sindaci dei comuni colpiti dal sisma. Poi la segreteria della Camera ha informato che il voto sul decreto slitta a dopo le europee, due mesi dopo il sisma, un tempo infinito. E ieri mattina, nella conferenza stampa in cui i sindaci dovevano annunciare di aver disseppelito l’ascia di guerra, lo stesso Cialente è sembrato tornare sui suoi passi. Ricondotto a più miti consigli. Dalla stessa Presidenza del Consiglio, forse, o da Guido Bertolaso, il supercommissario dell’emergenza e della ricostruzione, che avrebbe qualche difficoltà a gestire una manifestazione di piazza e di rabbia contro il decreto. «Ma noi – si fa sotto l’agguerrita presidente della Provincia Stefania Pezzopane (Pd)- siamo decisi ad andare fino in fondo. Così non si può continuare, la gente è esausta e fuori da qui sembra che vada tutto bene». La manifestazione …

“Dal G8 di Genova a oggi, il fantasma della paura come strategia di governo”, di Claudia Fusani

C’è una circolarità negli eventi. Basta saperla leggere, come quei giochi da cruciverba, unisci i punti sparsi e alla fine viene fuori la figura. Alla vigilia di un altro G8 sotto il semestre di presidenza italiana che la scelta dell’Aquila rende speciale, per certi versi unico, escono in libreria un paio di libri che cercano di tirare le fila dell’altro G8, quello di Genova, otto anni dopo. Dopo le sentenze di primo grado sui principali filoni d’inchiesta di quei quattro giorni in cui ci fu “la più grave sospensione dei diritti umani nell’Occidente contemporaneo” (Amnesty international). E mentre è in carica un nuovo governo di centrodestra – così come si era appena insediato nel luglio 2001 – che da un anno sta portando avanti, neppure tanto tra le righe, un nuovo sistema di sicurezza. Enrico Deaglio, Beppe Cremagnani, e Mario Portanuova autori di “Governare con la paura-Il G8 del 2001, i giorni nostri” (editore Melampo) hanno saputo aspettare, hanno messo la distanza necessaria tra i fatti e gli occhi, hanno continuato a raccogliere elementi e …

“La menzogna in politica e il diritto alla verità”, di Stefano Rodotà

Mai come in questi tempi spazio pubblico e spazio privato si sono così intensamente mescolati fin quasi a rendere indistinguibili i loro confini. Addirittura lo spazio privato sembra svanire nell´era di Facebook e di YouTube, delle infinite e continue tracce elettroniche, dell´impietosa radiografia mediatica d´ogni mossa, contatto, preferenza. Dobbiamo accettare la brutale semplificazione di chi ha affermato “la privacy è finita. Rassegnatevi”? O dobbiamo ridisegnarne i confini senza perdere i benefici della trasparenza che, soprattutto nella sfera della politica, le nuove tecnologie rendono possibili? La politica, appunto. Nel nuovissimo panorama tornano, intatte e ancor più ineludibili, antiche questioni. Quali sono i doveri dell´uomo pubblico? Quale dev´essere la sua moralità? Possono convivere vizi privati e pubbliche virtù? Può il politico coltivare la pretesa di stabilire egli stesso fin dove può giungere lo sguardo dei cittadini? E soprattutto: qual è il rapporto tra verità e politica nel tempo della comunicazione globale? «La menzogna ci è familiare fin dagli albori della storia scritta. L´abitudine a dire la verità non è mai stata annoverata tra le virtù politiche e …

Dalla Regione arrivano i soldi per i giovani

Approvato il bando che mette a disposizione oltre 1milione e mezzo di euro per progetti legati al mondo giovanile. La Regione Emilia-Romagna mette sul piatto quasi 2milioni di euro per “investire” sui giovani. E’ stato approvato oggi dalla Giunta il Bando che istituisce le modalità di accesso al Fondo regionale e dà la possibilità, anche per i privati, di ottenere finanziamenti sui progetti legati ai giovani: dall’associazionismo allo sport, dalla cultura all’intrattenimento, coinvolgendo oratori, centri sociali e strutture sportive. Il bando prevede 1 milione di eurio per finanziamenti sugli investimenti in strutture e 500mila per le attività. A questi andranno aggiunti altri 250mila euro in fase di assestamento di bilancio. “Il bando approvato oggi – sottolinea soddisfatto il consigliere regionale Matteo Richetti – dà gambe e braccia alla legge che vede per la prima volta in questa Regione disegnare una nuova frontiera nei finanziamenti escludendo interventi a pioggia o automatismi finanziari.” Accesso facilitato all’abitazione e investimenti anche nei luoghi del rendendo le città più vivibili, con maggiori spazi di aggregazione nei quali poter fare sport, …

Meno parlamentari. Basta un sì alle proposte PD

Ridurre i parlamentari? Certamente, basta votare le proposte del PD senza perdere tempo a raccogliere firme. I cittadini possono stare tranquilli, da parte del PD appena iniziata la legislatura lo scorso anno è stata presentata la proposta alla Camera da Sesa Amici (alleghiamo il testo). E a novembre ci ha riprovato Luigi Zanda al Senato, con un emendamento bocciato dal centrodestra che adesso ritira fuori la riforma taglia-parlamentari. Fa un certo effetto vedere Ignazio la Russa provare a ingannare gli italiani dai microfoni del TG3 affermando che “nel 2006 il centrodestra aveva realizzato la riduzione dei parlamentari, ma la sinistra la bocciò con il referendum. Mi auguro che l’opposizione si convinca e si metta nell’ordine di idee di ridurre i parlamentari, così dicono, perché non devono farlo?”. Peccato che La Russa non si ricordi di come quel referendum bocciò tutta la devolution leghista e che su quel singolo provvedimento la scorsa legislatura era andata avanti con la “bozza Violante”. Un taglio che il Pd dopo le elezioni ha riprovato a far approvare alla maggioranza, con …

“Se le scrittrici sfidano i mullah”, di Vanna Vannuccini

Dalla Nafisi alla Djavann, le donne raccontano soprusi e violenze Iran, quei romanzi contro il silenzio. Il fenomeno è cominciato con “Leggere Lolita a Teheran”. Ora esce “La muta”: l´autrice è esule in Francia. Il passaggio dalla poesia alla prosa è il segno di una emancipazione Il libro è il diario di una quindicenne vittima di una società chiusa e repressiva. «Tra pochi minuti m´impiccano, aiutatemi!». E´ difficile non ricordare le ultime parole di Delara Darabi leggendo il libro di Chahrdortt Djavann, La muta, il diario della quindicenne Fatemeh, condannata a morte per essersi ribellata agli infiniti soprusi di un vecchio mullah e avergli infilato un coltello un gola mentre lui le infilava il suo sesso nella vagina. Una storia di brutalità, disperazione e solitudine quella di Fatemeh e di una sua giovane zia muta, in un povero villaggio dove il mullah è onnipotente. Una impiccagione reale è invece quella di Delara Darabi, 23 anni, mandata a morte dal tribunale di Rasht dopo cinque anni di carcere per un omicidio di cui si era sempre …