Mese: Maggio 2009

Per un insegnante l’Italia spende 28 euro all’anno

Ma quanto si spende e quanto ci costa la formazione permanente? Quindici miliardi di euro, ovvero circa 30.000 miliardi di lire è questa la cifra di spesa al 2002 della formazione in Italia. A ricordarlo è l’Unieda, secondo cui la formazione in oggetto è quella professionale per i disoccupati e quella continua per i lavoratori e quella permanente per il resto della popolazione. Quindici miliardi di euro significano l’1,2% del PIL nazionale da aggiungere al 4,58% della istruzione (scuola e Università). Il 60,3% delle risorse proviene da fonti pubbliche (nel 2002), il resto dalle imprese e dai singoli cittadini. Come ribadito nel documento “Istruzione & formazione 2010. L’urgenza delle riforme per la riuscita della Strategia di Lisbona”, gli investimenti nell’istruzione e nella formazione sono per l’Unione “un fattore chiave della competitività, della crescita e dell’occupazione e di conseguenza sono il requisito preliminare per conseguire gli obiettivi economici, sociali e ambientali fissati a Lisbona”. L’obiettivo ambizioso di fare dell’Europa, entro il 2010, “il sistema economico basato sulla conoscenza più competitivo e dinamico del mondo, in condizioni …

“Impariamo a dire: «Stasera cucini tu»”, di Maria Laura Rodotà

Ottanta minuti al giorno, 560 minuti in una settimana. Insom­ma nove ore e venti, buone per giocare a calcetto, andare in giro a farsi chiamare «papi», prendere aperitivi, guardare lo sport in tv, stare online, o altro. Gli uomini italiani, dice l’Ocse, hanno tutto questo tempo libero più di noi. Anzi, di voi, forse. Perché c’è una forbice, e si sta allargando: c’è una minoranza di donne italiane (chi scrive ne fa parte) che gli ot­tanta minuti li ha. Per fare i lavori di casa paga un’altra persona, ge­neralmente straniera (ci sono femministe anglosassoni che han­no teorizzato la liberazione delle donne cioè la loro attraverso la fa­tica domestica di altre donne; ma la maggioranza di noi femmini­ste di ogni etnia si sente, onesta­mente, in colpa). La paga col suo stipendio, o con quello del marito. Anche se, nella maggior parte dei casi, i minuti li butta. Perché ci sono le pazze delle la­vatrici, le devono fare personal­mente e spesso restano a guarda­re l’elettrodomestico mentre gira. Le maso­chiste della stiratura, anche con dieci colf so­no loro …

“Il rinvio accentua la competizione tra Pdl e Carroccio”, di Massimo Franco

Più che le polemiche con l`opposizione, le tensioni che si addensano intorno alle norme sulla sicurezza rivelano un profondo nervosismo nella maggioranza. I contrasti fra Pdl e Lega stanno diventando espliciti, e pesano più delle accuse lanciate dal Pd al governo di riproporre «leggi razziali». Riguardano solo in parte il merito dei provvedimenti, utilizzati piuttosto per stabilire quali siano i rapporti di forza dentro il centrodestra. II tentativo del partito di Umberto Bossi di accelerare i tempi è fallito di fronte alle resistenze del Parlamento. E gli allarmi lanciati ripetutamente dal ministro leghista dell`Interno, Roberto Maroni, sono stati lasciati cadere nel vuoto. Il rinvio del voto di fiducia a metà della settimana prossima suona come una sconfitta del Carroccio. Il leader della Lega ieri mattina aveva annunciato che oggi sarebbe stata votata la legge. Non solo. Maroni rivelava candidamente che palazzo Chigi aveva deciso di ricorrere alla fiducia per aggirare «i malumori in una parte della maggioranza»: questioni slegate, a suo avviso, dal merito delle misure da prendere; e dava la colpa ai postumi della …

“I trucchi del ‘decreto abracadabra’: ricostruzione diluita in 23 anni”, di Massimo Giannini

Era la notte del 6 aprile, quando il Mostro ha squassato l’Abruzzo, inghiottito 298 vite umane, distrutto L’Aquila, Onna, San Gregorio, Poggio Picenze… Dalle 3 e 32 di quel lunedì nero è passato un mese esatto. E tra le tende e le macerie, tra il dolore dignitoso dei sopravvissuti e il lavoro prezioso dei volontari, si spegne lentamente la speranza di normalità di un popolo. Nei primi giorni dopo il sisma la gente d’Abruzzo ha apprezzato la tangibile «presenza dello Stato». Ma ora si interroga sull’assenza di un futuro. Il «Pacchetto Ricostruzione» varato dal governo il 28 aprile è affidato a 19 articoli. Dagli «Interventi immediati per il superamento dell’emergenza» alle «Misure urgenti per la ricostruzione», dagli «Interventi per lo sviluppo socio-economico per le zone terremotate» alle «Misure per la prevenzione del rischio sismico». Impegni solenni, progetti altisonanti. Garantiti dalle solide certezze del presidente del Consiglio. Ma se scorri il testo del provvedimento, ti accorgi che lì dentro di veramente solido c’è poco e niente. Tutto balla, in quello che è già stato ribattezzato il …

Razziali e incostituzionali

Una fiducia a me una a te. PDL e Lega si scambiano l’ok sui provvedimenti sulla pelle delle persone, stravolgendo diritto e giustizia con i disegni di legge sulla sicurezza e sulle intercettazioni. Infatti oggi il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sul disegno di legge sicurezza, all’esame della Camera. Un disegno di legge “con il quale la destra vuole tornare alle leggi razziali – attacca il segretario del Pd, Dario Franceschini partecipando ad una iniziativa del partito sul G8 e sulla globalizzazione – introducendo il reato di immigrazione clandestina, cone le norme sui ‘presidi-spia’, uscite dalla porta e che possono rientrare dalla finestra”. Poi riferendosi al fascismo l’affondo: “C’è già stato un tempo in Italia in cui i bambini venivano cacciati dalle scuole per la loro religione. E’ immorale usare strumentalmente la legittima domanda di sicurezza per tornare, 70 anni dopo, alle leggi razziali nel nostro Paese”. La fiducia di chi non si fida. Bossi ammette che i franchi tiratori nel PDL potrebbero essere tanti e Franceschini osserva: “Appena c’è un voto segreto …