Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd, commenta il regolamento sulla valutazione degli studenti recentemente approvato dal Consiglio del Ministri.
Il regolamento sulla valutazione degli studenti approvato dal Consiglio dei Ministri pone fine – forse – alle incertezze del Ministro Gelmini, che, dopo settimane di dichiarazioni e smentite, passando per un articolo di legge (art.3 c. 3 L. 169/08) e due circolari ministeriali (C.M. n. 50 e C.M. n. 51), ora decide che gli studenti delle medie, per essere ammessi agli esami, devono avere la sufficienza in tutte le materie, inclusa la condotta.
Ecco, dunque, individuato l’obiettivo del rigorismo del Ministro Gelmini: i bambini delle medie. Una palese contraddizione e una ingiustizia insopportabile: nelle stesse ore, sul fronte della scuola superiore, il Ministro ha dato il via libera al “sei politico”. Per essere ammessi all’esame di maturità, infatti, viene richiesto un voto medio complessivo di sufficienza, incluso il voto in condotta, che, se alto, può compensare anche quattro insufficienze in materie fondamentali.
Per le medie si apre ora uno scenario costellato di rischi di bocciature e non ammissione di numerosissimi studenti ovvero vi sarà un ampio ricorso alla “necessaria” modifica delle valutazioni, portando a sufficienza anche le valutazioni che non la raggiungerebbero.
Non è certo questo il giusto modo di intervenire sul segmento più delicato dell’istruzione: le scuole medie sono uno snodo fondamentale per combattere l’abbandono e la dispersione scolastica. Temo che il nostro Paese si troverà con ancora più ragazzi (e già sono troppi gli attuali 30 mila all’anno) che non riusciranno a conseguire la licenzia media. Il Ministro Gelmini ricordi, inoltre, che il recupero della licenza media è fatto anche dagli adulti – italiani e stranieri – che certamente non troveranno un aiuto nel loro percorso di istruzione da norme così ingiustamente rigoriste.
Ancora una volta la ricerca delle soluzioni più adeguate per gli studenti e per il buon funzionamento della scuola saranno affidate esclusivamente alla saggezza e al buon senso dei docenti e dei dirigenti scolastici, che sanno condurre egregiamente la comunità scolastica, facendosi carico anche delle complessità, che il Ministro con i suoi tagli, le sue ingiuste accuse e perenni incertezze non aiuta certo a ridurre!
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