Il ministro per le Pari Opportunità «ha deciso l’epurazione, dai suoi impegni istituzionali, del problema delle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali e trans». Il presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, accusa Mara Carfagna di essere «gravemente inadempiente» nei confronti delle tematiche lgbt e ne chiede le dimissioni.
A sostegno della sua tesi, Arcigay cita il fatto che sul sito del ministero, «dall’elenco dei gruppi particolarmente soggetti a discriminazioni», sarebbe stato cancellato quello delle persone omosessuali e trans. Poi, sottolinea come dal sito sia scomparsa anche la Commissione contro le discriminazioni lgbt, istituita dal precedente ministro, Barbara Pollastrini.
La difesa del mnistero
Ma fonti ministeriali precisano che la rubrica che conteneva i gruppi particolarmente discriminati era stata cancellata dal sito già ai tempi del precedente governo, e che la Commissione è decaduta per legge con l’interruzione della scorsa legislatura. È vero – riconoscono al ministero – che il ministro Carfagna non l’ha ripristinata. Replica al ministero il presidente dell’organismo, Sergio Lo Giudice: «La Commissione è un organismo tecnico del quale fanno parte nomi importanti come la sociologa Chiara Saraceno o la costituzionalista Gilda Ferrando. Il suo mandato scade nel 2011». La commissione, aggiunge il presidente, non si è mai riunita perchè Mara Carfagna non l’ha mai convocata.
Il ministro per le Pari opportunità, sottolinea ancora Arcigay, «non ha mai voluto incontrare le associazioni, ha rilasciato nel tempo dichiarazioni apertamente ostili, negando più volte che esista in Italia la violenza omofobica, si è lanciata in giudizi sui Pride, sulle iniziative del movimento senza cercare un confronto». Perciò l’associazione chiede al premier Berlusconi «di far dimettere questo ministro inesistente, o perlomeno di affidare la delega sulle discriminazione ad altro esponente del governo».
Paola Concia
«Il decreto di nomina di attribuzione delle deleghe firmato da Berlusconi il 13 giugno 2008 – sostiene la parlamentare lesbica Paola Concia – prevede che il Ministero per le Pari Opportunità debba promuovere e coordinare le azioni di governo in tema di diritti umani delle donne e diritti delle persone, nonché quelle volte a prevenire e rimuovere le discriminazioni per cause direttamente o indirettamente fondate, in particolare, sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale. Credo quindi che gli omosessuali e i transessuali facciano parte della delega di cui si deve occupare il ministro Carfagna».
L’Unità, 29 maggio 2009