Bologna – Quartiere Savena Festa Unità
Festa Unità due Madonne “Per una scuola pubblica capace di futuro”
Festa Unità due Madonne “Per una scuola pubblica capace di futuro”
La parlamentari Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni, in merito all’approvazione del regolamento che ridisegnerà gli istituti tecnici e professionali, attaccano duramente il ministro Gelmini e il governo: “Nella nostra provincia potrebbero essere a rischio 149 cattedre”. «La Gelmini compie un nuovo ‘blitz’ contro la scuola, gli studenti e gli insegnanti. Dopo aver annunciato, colpita da improvviso buon senso, di rinviare l’approvazione del regolamento che ridisegnerà istituti tecnici e professionali anche alla luce del nuovo assetto dei licei, il Ministro all’Istruzione ha probabilmente ‘obbedito’ all’ordine di Tremonti. Il regolamento è stato approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri e riconferma l’idea che il centrodestra ha della scuola: un salvadanaio da rompere per recuperare moneta. Peccato che ai nostri figli, agli insegnanti e al futuro di questo Paese resteranno solo i cocci. La Gelmini intende riformare gli istituti tecnici – istituzioni scolastiche fondamentali per la realtà modenese – con l’unico obiettivo di tagliare: gli indirizzi; il monte ore; le ore di laboratorio; le cattedre, gli insegnanti e il personale ATA. Solo per gli istituti tecnici della provincia …
I candidati Vecchi e Serracchiani, se eletti, metteranno on line tutti i dati su presenze, interventi, emendamenti e proposte di risoluzione presentati dagli eurodeputati italiani, Luciano Vecchi e Debora Serracchiani, candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni europee nella circoscrizione Italia nord-orientale, hanno lanciato un’iniziativa per garantire che i cittadini italiani siano pienamente informati sulle attività dei loro rappresentanti al Parlamento Europeo. Per iniziativa dei gruppi parlamentari di centro-sinistra (e con il voto contrario degli Eurodeputati italiani del centro-destra) il Parlamento Europeo ha deciso qualche mese fa di pubblicare su internet i dati relativi alle presenze e alle attività in plenaria degli eurodeputati. Tuttavia non è ancora possibile accedere ai dati relativi al lavoro dei parlamentari europei nelle fondamentali attività delle commissioni parlamentari e delle delegazioni interparlamentari. E’ infatti in quelle sedi che si compie la parte più importante dell’opera di preparazione delle decisioni dell’’Eurocamera. Serracchiani e Vecchi si impegnano – qualora eletti al Parlamento Europeo – a mettere a disposizione via internet tutti i dati relativi a presenze, interventi, emendamenti e proposte di risoluzione …
Il ministro per le Pari Opportunità «ha deciso l’epurazione, dai suoi impegni istituzionali, del problema delle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali e trans». Il presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, accusa Mara Carfagna di essere «gravemente inadempiente» nei confronti delle tematiche lgbt e ne chiede le dimissioni. A sostegno della sua tesi, Arcigay cita il fatto che sul sito del ministero, «dall’elenco dei gruppi particolarmente soggetti a discriminazioni», sarebbe stato cancellato quello delle persone omosessuali e trans. Poi, sottolinea come dal sito sia scomparsa anche la Commissione contro le discriminazioni lgbt, istituita dal precedente ministro, Barbara Pollastrini. La difesa del mnistero Ma fonti ministeriali precisano che la rubrica che conteneva i gruppi particolarmente discriminati era stata cancellata dal sito già ai tempi del precedente governo, e che la Commissione è decaduta per legge con l’interruzione della scorsa legislatura. È vero – riconoscono al ministero – che il ministro Carfagna non l’ha ripristinata. Replica al ministero il presidente dell’organismo, Sergio Lo Giudice: «La Commissione è un organismo tecnico del quale fanno parte nomi importanti come la …
Ciò che crea il guasto educativo e culturale è che la bellezza sia l’elemento unico e decisivo per cui tutti gli altri aspetti diventano del tutto secondari». La Cei torna a criticare il modello «veline al potere», con l’aspetto fisico fatto contare più di ogni altra cosa, anche in politica. È stato chiaro monsignor Diego Coletti, vescovo di Como e presidente della Commissione episcopale per l’educazione che ieri ha posto il tema dell’emergenza educativa all’assemblea generale dei vescovi. Anche se, come dalla Cei si sono affrettati a chiarire, il suo è stato un ragionamento generale. Una riflessione sull’«atmosfera culturale del nostro tempo» e non un giudizio sulla costituzione delle liste elettorali per le prossime elezioni le cui candidature, gli era stato chiesto, paiono definite «non in base alle competenze già maturate, al solo aspetto estetico o alla sola notorietà pubblica». «Non tirateci per la tonaca» dicono alla Cei, ma il giudizio del vescovo resta, chiaro e critico. Dopo aver precisato di non voler riferirsi alle attuali liste elettorali, monsignor Coletti ha ricordato che non bisogna …
«Chi non sa dirigere cambi mestiere». Il ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato così la vicenda dei presidi del Lazio che hanno denunciato, in una lettera inviata alle famiglie, la carenza di fondi degli istituti scolastici. Sono state oltre 41.739 le lettere spedite da circa 300 presidi del Lazio aderenti all´Asal (Associazione scuole autonome del Lazio) per dare le cifre della scuola al collasso a causa dei tagli inferti dal governo: non ci sono i soldi per i supplenti (fondi ridotti del 40 %) né per le visite fiscali obbligatorie; da settembre non saranno più garantiti i servizi previsti per legge, come la copertura dell´ora alternativa alla religione. Ma la sortita del ministro non è piaciuta all´opposizione: «Che sia la Gelmini a cambiare lavoro». Il ministro però è stato chiaro: «A un dirigente scolastico – ha affermato la Gelmini – è richiesto di dirigere una scuola e io credo che debba assumersi oneri e onori. Deve finire l´abitudine a fare politica, a fare comunicazione, a scaricare sul ministero le responsabilità. Chi non sa dirigere, cambi …
L’unica misura che il governo ha preso per loro è la social card, carità in confezione carta di credito. Se non bastasse il fatto che è umiliante, si aggiunga la sua totale insufficienza: solo il 40% di chi percepisce una pensione povera è riuscito a ottenerla. I pensionati dello Spi-Cgil, la più grande associazione sindacale d’Europa, lo ricorderanno oggi in decine di piazze che verranno presidiate con gazebo, incontri, spettacoli, volantinaggi. È l’ultima tappa di un percorso di mobilitazione che li ha impegnati per mesi. Da mesi lo Spi, da sola o con i colleghi di Cisl e Uil, chiede di essere ricevuto dal governo e per farsi portavoce della condizione degli anziani, dei pensionati, delle difficoltà che hanno a sbarcare il lunario, che non nascono ora ma che con la crisi si sono appesantite. «Il governo non può continuare a far finta di niente – dichiara la leader Spi, Carla Cantone -. La situazione si fa sempre più critica: sono le nostre 4120 Leghe (strutture presenti sul territorio, ndr) a lanciarci l’allarme povertà». Cantone …