Carpi – Iniziativa elettorale – Facciamo squadra per la scuola
Carpi – Piazza Martiri – Di fronte al Municipio
Carpi – Piazza Martiri – Di fronte al Municipio
Piazza Padre Lello Gasperoni – “Insieme più forti per vivere la città per una Savignano a misura di mamme e bambini “
Liceo classico Muratori – Viale Cittadella 50
Carpi – Palazzo Pio – Sala delle vedute – “Amore e violenza nelle relazioni affettive:una riflessione al maschile”
presso Teatro Comunale – Piazza Cavour – Adria
C’è un elenco della vergogna tutto bolognese, rimasto ignoto per sessant’anni e che racconta due anni di stragi e crimini nazifascisti sulla linea gotica. A compilarlo, durante la guerra, erano stati i Reali Carabinieri, su richiesta del colonnello Romano Dalla Chiesa il 12 agosto 1944: un lavoro imponente e preziosissimo, svolto in condizioni difficili, ma che è stato rinvenuto solo nel 2005 negli archivi del Comando regionale dell’Arma. Nelle sue pagine ci sono riferimenti a 163 episodi che portarono a 422 vittime, circostanziati con date, descrizioni, testimonianze, nomi dei morti e persino l’indicazione dei presunti colpevoli. Alcuni sono celebri, come l’eccidio di Casteldebole o Molinaccio di Sotto, ma in gran parte si tratta di crimini di cui è rimasta memoria solo tra la gente del luogo. La scoperta, resa pubblica dal senatore Walter Vitali che è entrato in possesso dei documenti durante i lavori della Commissione parlamentare, costringe a aggiornare i dati delle vittime: 1400. Fascicoli che avrebbero dovuto riflettere l’agghiacciante verità dei crimini nazifascisti lungo la Linea gotica, dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla Liberazione. …
La Fiat avrebbe intenzione di chiudere Pomigliano e Termini Imerese? «Bene che ci sia stata una pronta smentita da parte della azienda». È il primo commento di Cesare Damiano, responsabile lavoro del Pd, che chiede però un incontro, finalmente, tra governo, sindacati e azienda «per definire nella sede più idonea le prospettive di politica industriale e occupazionale degli stabilimenti italiani». Damiano ricorda che cosa sta avvenendo in Germania: un negoziato molto duro che ha come protagonisti i sindacati, il governo, i governatori dei Land interessati e naturalmente la Fiat. Con un risultato: l’annuncio di Marchionne che in caso di accordo tutti gli impianti Opel resteranno in attività. Politica industriale del governo tedesco, come il governo italiano finora non è stato in grado di immaginare. «Bisogna appunto riscoprire – sottolinea Damiano – termini dimenticati: politica industriale… Per decidere come sarà questo paese dopo la crisi». La Fiat, certo. L’altra faccia dell’assenza di una politica industriale la vediamo leggendo le classifiche Ocse sui salari: siamo al ventitreesimo posto … «Sconcerta il modo sbrigativo e volgare con il …