Mese: Aprile 2009

“Gli italiani che sbagliano e fanno le vittime”, di Beppe Severgnini

Oggi parliamo di plagio accademico, cori contro Balotelli, professionisti ingordi e cemento (male) armato. I fili italiani sono sottili e tenaci: trovarli è possibile, tagliarli troppo faticoso. Cominciano dalle università. A differenza di quelle inglesi o francesi, sono sprovviste di software di rilevamento del plagio. Secondo la società Six Degrés, che ha condotto una ricerca su 2.000 atenei e istituti, il 50% delle tesi contengono più del 5% di similitudini da Internet. Traduzione: metà degli studenti copia. Alle superiori, l’84% delle tesine dell’ultimo anno sono del tutto o in parte copiate. Voi direte: segreto di Pulcinella. D’accordo: ma il plagio è vietato, talvolta è reato. In molti Paesi, Usa in testa, l’azione è giudicata grave e disonorevole. Uno studente sorpreso a copiare è punito severamente, talvolta espulso. Forse perché al liceo ho peccato, non mi sento d’essere troppo severo. Ai tempi, però, si trattava di una soffiata o una sbirciata. Oggi si copia su scala industriale. Perché fare una ricerca se si può fare copia-incolla da Wikipedia? Alla stessa conclusione, devo dire, arrivano anche valenti …

“Congedo di maternità: un passo in avanti verso la condivisione dei ruoli”, di Donata Gottardi

Ottimo risultato in Commissione Donne al Parlamento europeo per il voto sulla revisione della Direttiva comunitaria sul congedo di maternità, un voto che fa ben sperare per l’esito finale in Plenaria a maggio. È stato prima di tutto fermato il tentativo del Consiglio di condizionare il voto e quindi di rinviare il parere del Parlamento alla prossima legislatura, vanificando il lavoro fin qui svolto. Inoltre, con questo voto sono stati raggiunti tutti i risultati promossi dalla relatrice socialista Edite Estrela, come l’estensione del periodo minimo di congedo per maternità a 20 settimane, e la tutela dal licenziamento fino a dodici mesi dopo il parto. Sono state inoltre votate tutte le mie proposte aggiuntive, tra cui l’estensione del congedo in caso di adozione e di parti plurimi e la deroga al lavoro notturno per i genitori single o di bambini con gravi disabilità. Seguendo il percorso della nostra legislazione per la protezione della maternità, anche a livello europeo già la Direttiva adottata 1992 – destinata all’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e …

“Thyssenkrupp: il governo mette a rischio il processo”, di Anna Maria Bruni

Lo denuncia la Fiom in conferenza stampa. Con le modifiche al testo unico sulla sicurezza la responsabilità degli incidenti sul lavoro può ricadere sui “livelli inferiori” fino dai lavoratori. Centosettanta sono gli articoli del Testo Unico modificati dall’ultimo Consiglio dei Ministri del 27 marzo scorso. Un lavoro incessante e metodico per stravolgere una legge che, sull’onda della tragedia della Thyssenkrupp, si configurava come un testo in grado finalmente di affrontare in modo articolato la drammatica questione della sicurezza sul lavoro. Ad un anno di distanza, quel testo è stravolto e i suoi effetti neutralizzati. “Dal dimezzamento delle sanzioni – elenca Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom e responsabile salute e sicurezza – alle visite preassuntive ai lavoratori vietate dall’art. 5 dello Statuto dei lavoratori, alla sottrazione della competenza ai delegati, anche questa prevista dall’art 9 dello Statuto, al rinvio della norma attuativa dell’elenco di rischi da stress correlato, alla deresponsabilizzazione degli Ispettori del lavoro. Queste sono solo alcune delle 170 modifiche di cui ancora stiamo valutando tutta la portata”. Ma al peggio non c’è fine: …

Le campagne comunicative di Scajola sono conformi alla par condicio? Se lo chiedono le deputate Ghizzoni e De Biasi

Presentata interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio. Una interrogazione parlamentare per sapere se le campagne di comunicazione del ministero dello sviluppo economico sono conformi alla legge sulla par condicio è stata presentata oggi dalle deputate democratiche componenti della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni ed Emilia De Biasi. “La legge – sottolineano Ghizzoni e De Biasi – prevede che dal momento della convocazione dei comizi elettorali (deliberata dal Consiglio dei ministri del 1 aprile) le amministrazioni pubbliche non possono più svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quella indispensabile all’assolvimento delle proprie funzioni. Non capiamo come mai – sottolineano – proprio in questo periodo vi sia stato un proliferare di campagne comunicative soprattutto sulla stampa locale. Pensiamo in particolare a quelle del ministero dello sviluppo economico di cui è responsabile Scajola, ma anche ad altre campagne in corso. Oggi – concludono – abbiamo presentato una interrogazione parlamentare per chiedere al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi di fornire chiarimenti in proposito”.

Scuola. Pd aderisce a manifestazione Flc-Cgil

“Il Pd aderisce alla protesta dei dirigenti scolastici indetta da Flc-Cgil e che si terrà domani al ministero dell’Istruzione contro le scelte del governo che lasciano le scuole senza soldi”. Lo dichiarano le deputate democratiche Manuele Ghizzoni, capogruppo in commissione Cultura della Camera, e Maria Coscia. “Da tempo il Pd è impegnato nella denuncia della gravissima situazione debitoria in cui versano gli istituti scolastici italiani – proseguono le deputate democratiche -. Da mesi incalziamo il governo su questi temi con interrogazioni, question time e interpellanze urgenti: ma il governo si è limitato a fare annunci, poi puntualmente smentiti dalla realtà. Da ultimo il Pd si è fatto promotore di una risoluzione in commissione Cultura della Camera sul tema dell’emergenza finanziarie delle scuole, sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari: almeno su questo documento ci sapettiamo un atteggiamento responsabile del governo e un impegno preciso nel dare certezza sull’erogazione dei fondi per pagare i supplenti, affrontare le spese correnti, effettuare le visite fiscali obblogatorie per legge e garantire l’offerta formativa”.   

“A bordo tra malati e donne incinte”, di Felice Cavallaro e Alfio Sciacca

Sul mercantile-lazzaretto Al largo di Lampedusa. “Potevamo finire tutti in un sacco”. La nigeriana Maha: «Cinque giorni in mare dopo la sosta in Libia. La mia vita da due mesi è deserto e acqua» LAMPEDUSA – Ecco la fiancata blu con la torretta bianca del Pinar. Eccoci a venti miglia da Lampedu­sa, sotto il cargo respinto per quat­tro giorni da Italia e Malta. Ecco i 140 clandestini che s’affacciano agi­tandosi dalle ringhiere di prua, cor­rendo poi verso poppa, come se vo­lessero quasi lanciarsi sul guardaco­ste della Guardia di Finanza con cui ci affianchiamo sotto bordo alle cin­que della sera. Un mare incattivito dalle sferzate del vento sballottola anche la moto­vedetta della Capitaneria di porto che è arrivata carica di casse d’ac­qua e scatole di biscotti. L’essenzia­le per assetati costretti per due gior­ni a bere acqua di mare. Le onde im­pediscono a lungo l’allineamento. C’è calca sulla scaletta che scivola giù lungo la fiancata del Pinar. Biso­gna portare su i viveri e invece una ventina di ragazzi più forti di altri vorrebbero precipitarsi sotto, tratte­nuti a …