“Rutelli, Bersani… se i nomi assomigliano a vecchi recinti”, di Marina Sereni
«Rutelli, Bersani e ieri Rodriguez sulle pagine di Europa si sono soffermati sull’identità del PD e sulle parole – democratici, sinistra – per definire questa identità. Non è consolante che, a distanza di venti anni dal crollo del Muro di Berlino e di quindici dalla fine del sistema politico italiano della Prima Repubblica, mentre Berlusconi sembra aver consolidato il suo consenso sul piano culturale, elettorale e politico, nel campo riformatore del centrosinistra si rischi di tornare al dibattito sulla “cosa” e sul suo “nome”. E’ certo segno della necessità di una discussione più di fondo nel PD, che non possiamo che fare dopo le elezioni. Tuttavia poiché la campagna elettorale è in sé una grande occasione di incontro con i cittadini, con gli elettori e con i militanti, mi sento di fare alcune schematiche considerazioni. La crisi che stiamo attraversando è, certo materialmente ma anche simbolicamente, il segno evidente del fallimento dell’ideologia conservatrice che, da Reagan in poi, ha guidato il mondo: il mercato senza regole come leva della crescita, la centralità della finanza rispetto …