Mese: Aprile 2009

“Il contratto spezzato”, di Massimo Giannini

Un filo sottile, ma visibile, unisce il ritorno della Cgil al Circo Massimo previsto oggi e le dichiarazioni dei redditi degli italiani diffuse ieri. Sette anni dopo l’oceanica manifestazione che vide in piazza 3 milioni e mezzo di persone a difesa dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e al culmine di un incendio globale che alimenta non solo la “rabbia populista” denunciata da Newsweek, ma anche la “rivolta popolare” avvistata da Fitoussi, c’è qualcosa che si incrina nel tessuto connettivo dell’individuo e nel vissuto collettivo dei cittadini. C’è qualcosa che minaccia di rompersi. Di rompere, o quanto meno interrompere, il circuito delle relazioni e delle istituzioni di cui vive una democrazia. Quel qualcosa è il contratto sociale. Il patto tacito, ma condiviso, che lega gli uomini, le generazioni, i ceti, le categorie, in un destino comune che ci vede (o ci dovrebbe vedere) diversi nelle condizioni, ma uguali nelle opportunità. Cos’altro rappresentano i dati sui redditi del 2007, se non un monumento all’ingiustizia fiscale? Cos’altro gridano, quell’italiano su tre che denuncia meno di 10mila euro …

Scuola, On. Ghizzoni : governo lavora a favore della crisi e crea disoccupati

“Tanto tuonò che piovve, anzi grandinò. Speriamo che il tetto della scuola pubblica regga, ma data l’entità dei tagli il rischio è che crolli tutto”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, commenta l’approvazione del decreto interministeriale sugli organici 2009-2010 per il personale docente. “Dopo ripetuti rinvii, voci di corridoio, illazioni e smentite, il decreto sugli organici è stato firmato oggi dal ministro Gelmini e in esso trovano conferma tutti i tagli voluti dalla manovra estiva del ministro Tremonti. E’ una scelta dannosa e profondamente irresponsabile che mette a rischio la tenuta dell’offerta didattico formativa della scuola pubblica, il futuro dei nostri ragazzi e del nostro paese. Con questo atto – sottolinea – il governo lavora a favore della crisi: dal prossimo anno scolastico potrà vantare di aver creato, non posti di lavoro, ma circa 40 mila nuovi disoccupati solo nel comparto della scuola. Un primato – conclude – di cui c’è poco da vantarsi”. Roma, 3 aprile 2009

Tagli alla scuola, a Modena mancheranno circa 350 insegnanti

L’allarme lanciato dal Partito democratico che promuove una campagna di mobilitazione in tutta la provincia. “Impossibile soddisfare le richieste del tempo scuola delle famiglie” Saranno circa 231 i docenti in meno in provincia di Modena, quando, oltre a quelli già presenti, ne servirebbero almeno altri 125. Questo l’allarme lanciato dal Partito democratico di Modena che sarà impegnato a partire da oggi, venerdì 3 aprile, in una lunga campagna di mobilitazione in difesa della scuola, del diritto allo studio e del lavoro degli insegnanti. In Emilia Romagna i tagli all’organico di diritto saranno di 1359 unità, con un successivo taglio all’organico di fatto stimabile in 200 docenti. Questo a fronte di una crescita di 6291 alunni, numero destinato a salire visto il trend che da un decennio vede incrementi tra i 7 e i 10 mila ragazzi. Secondo i dati raccolti nelle scuole modenesi si stima un aumento di circa 1500 alunni, così suddivisi: 400 nuovi iscritti alle scuole elementari, 400 nuovi iscritti alle scuole medie e circa 700 alle scuole superiori. Solo nella scuola superiore …

Illustrazione dell’Ordine del Giorno presentato dall’on. Ghizzoni sull’emergenza finanziaria nelle scuole (seduta del 2.4.09 della Camera)

«Signor Presidente, intervengo per illustrare l’ordine del giorno n. 46 che chiede un impegno del Governo affinché una quota delle risorse del fondo previsto al comma 1 art. 7 quinquies sia finalizzata al funzionamento delle istituzioni scolastiche e all’ampliamento dell’offerta formativa. La richiesta nasce dall’emergenza che sta sconvolgendo l’attività delle scuole e compromettendo l’erogazione del servizio: mi riferisco alla mancanza di risorse, al fatto che le scuole siano al collasso per debiti, o, più prosaicamente, che non ci siano i soldi per pagare i supplenti e per garantire l’ordinario svolgimento delle attività scolastiche. Si tratta di una situazione grave che si somma ai debiti pregressi accumulati dalle istituzioni scolastiche, a partire dal 2003, a causa del mancato accredito dei residui attivi relativi alle supplenze, agli esami di stato e più in generale al funzionamento. Siamo parlando di una cifra che a livello nazionale si aggira sui 560 milioni di euro e, mi sia consentito un cenno al mio territorio, a 19 milioni per la sola provincia di Modena. Pur correndo il rischio di essere pedante, …

Appello per la manifestazione del 4 aprile 2009

L’aggravarsi della situazione economica spinge il nostro paese verso una fase di recessione che non sarà di breve durata. La crisi colpisce tutto il sistema produttivo e dei servizi con effetti drammatici sulla vita quotidiana delle persone e sull’intero mondo del lavoro: aumenta il ricorso alla cassa integrazione, cresce la disoccupazione, crolla la domanda, si riducono drasticamente gli investimenti. Il governo ha deciso di affrontarla destinando risorse inadeguate per gli ammortizzatori sociali e per il sostegno a chi perderà il lavoro, senza prevedere misure adeguate per i salari e le pensioni, senza alcun piano per ridare fiato all’economia e impulso allo sviluppo. Bisogna invertire questa tendenza. Sosteniamo, quindi, la manifestazione della CGIL per dar voce ai lavoratori, ai precari e ai pensionati. Riteniamo, infatti, che la difesa del lavoro e dell’occupazione, il valore della costituzione e della democrazia rappresentino una priorità assoluta per garantire un futuro diverso e un paese migliore. L’appello è stato sottoscritto da numeropsi parlamentari tra cui l’On. Manuela Ghizzoni

Cambia il Piano Casa nella direzione voluta dal PD

Franceschini: “Grazie all’impegno dell’opposizione, delle regioni e dei comuni, il governo ha fatto una totale marcia indietro. Il Governo approverà il decreto legge sul piano casa fra 8-10 giorni. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nell’incontro con gli enti locali in corso a Palazzo Chigi, dopo l’approvazione della Conferenza unificata. La nuova normativa prevederà un aumento del 20% di volumetria per le case mono e bifamiliari, con un limite massimo di 200 metri cubi che potrà però essere superato dalla normativa regionali, un obbligo per le Regioni di approvare le nuove norme sull’edilizia entro 90 giorni, altrimenti potrà subentrare il governo. Sono alcune delle norme principali del piano casa, approvato dalla Conferenza unificata. Dal piano casa sono esclusi i condomini. Incluse invece le villette a schiera Il presidente del Consiglio ha inoltre ricordato che l’accordo “è stato fatto con tutti i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni e quindi vede appunto d’accordo tutte le istituzioni che hanno la politica del territorio tra le loro competenze”. Il premier ha infine ringraziato …

“Ritorno al futuro”, di Michele Ainis

La giustizia risponde in tempi biblici. Tanto più rispetto al ritmo nevrotico e febbrile che segue la politica, e perciò l’agenda parlamentare. Ma può succedere che questi due tempi si ricongiungano, s’incrocino entrambi nel presente. Può succedere che nel 2009 una sentenza costituzionale bocci una legge del 2004, varata da un altro governo Berlusconi, due legislature fa. E può succedere che questa medesima sentenza sbatta come un pugno sul tavolo nelle decisioni che il Parlamento s’appresta a formulare. Perché ieri sera la Consulta ha azzoppato la legge sulla fecondazione assistita, ma in qualche modo pure la legge sul testamento biologico fin qui approvata dal Senato. E perché, sempre ieri, i giudici costituzionali hanno restituito qualche grammo di libertà alle donne, ma in prospettiva a tutti gli italiani. Per coniugare queste due vicende, c’è bisogno innanzitutto di descrivere la doppia censura d’incostituzionalità sulla quale si è abbattuta la mannaia della Consulta. In primo luogo, cade la norma che impediva di creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario «ad un unico e contemporaneo impianto, …