“La scienziata più amata dagli italiani”, di Anna Meldolesi
RITA LEVI MONTALCINI. Il 22 aprile compie 100 anni. È l’icona vivente del potere dell’intelligenza. Donna emancipata, laica convinta, ebrea, cervello in fuga con passaporto italiano e statunitense, premiata con il Nobel. Ma oltre le celebrazioni istituzionali, serve una riflessione sul futuro della ricerca: il nostro Paese è più bravo a erigere piedistalli che a costruire laboratori. Il 22 aprile compie 100 anni Rita Levi Montalcini. È il primo Nobel al mondo a superare la soglia del secolo. Incomparabile. Intramontabile. Con la sua gracilità e il suo carisma, gli abiti che sembrano usciti da un film d’epoca, gli occhi stanchi che tutti immaginano ancora puntati sul microscopio, Rita è da tempo immemorabile l’imperatrice e l’immagine pubblica della scienza italiana. Nel bene e nel male. Di ritratti celebratori ne sono stati scritti tanti nel corso degli anni, altri ancora usciranno nei prossimi giorni. Allison Abbott ha appena dedicato al suo compleanno quattro pagine su Nature e chi legge le riviste scientifiche sa che si tratta di un omaggio tutt’altro che rituale. Non ce ne voglia Rita …