“Scuola, le assunzioni? Solo al Nord. Nel Meridione via migliaia di prof”, di Salvo Intravaia
Assunzioni al Nord ed esuberi al Sud. Comincia a delinearsi in maniera abbastanza chiara l’impatto dei tagli agli organici della scuola voluta la scorsa estate dalla coppia Tremonti-Gelmini. Nelle regioni meridionali, complice – ma non troppo – il calo degli alunni, le pochissime classi a tempo pieno alla primaria e edifici scolastici più “sgarrupati” che altrove, salteranno quasi tutte le supplenze annuali conferite quest’anno e parecchi docenti di ruolo saranno costretti al cosiddetto esubero (sovrannumero). Una situazione che rischia di diventare esplosiva, al limite dell’emergenza sociale, perché al Sud le opportunità di lavoro si assottigliano giorno per giorno e il canale della scuola costituisce uno sbocco naturale per migliaia di laureati e diplomati. Nelle regioni settentrionali, dove gli alunni sono in aumento e il taglio degli organici è stato più clemente, le cose andranno meglio: tra pensionamenti e posti già vacanti le cattedre libere sono parecchie e potranno scattare le assunzioni per il prossimo anno. Per fare il bilancio dei tagli basta guardare i numeri sui pensionamenti, quelli sulle cosiddette cattedre vacanti e i posti …