“L’odissea di Jumaa K.”, di Gabriele Del Grande
In fuga dall’Afganistan era arrivato in Italia nell’agosto del 2008 nascosto dentro il rimorchio di un camion a bardo del traghetto. Sorpreso dalla forze dell’ordine fu rispedito verso la Grecia sebbene minorenne. Il Governo ha sempre smentito i respingimenti, questa storia ci dice il contrario. Il traghetto della Minoan attraccò a Venezia alle otto del mattino di un giorno d’agosto del 2008. Jumaa K. non ricorda la data. Era la sua prima volta. Dopo mesi di falliti tentativi. Dentro il rimorchio erano saliti tre giorni prima, di notte. Il camion era parcheggiato nel porto di Patrasso. Era bastato aprire lo sportello e fare in fretta prima che tornassero le volanti della polizia. Quando si contarono erano in 15, dieci dei quali ancora minorenni. Le scorte di acqua e biscotti finirono dopo 24 ore. Il sole d’estate rendeva tutto più difficile. Il terzo giorno, finalmente, il motore si accese e il camion si imbarcò. All’arrivo in Italia, il rimorchio venne scaricato dalla nave senza che nessuno si accorgesse della loro presenza. Fu soltanto la sera, intorno …