“Il sogno di un Paese unito oltre la pena”, di Stefano Folli
Ora che la settimana più lunga sta per concludersi in una Pasqua malinconica, è legittimo porsi alcuni interrogativi di fondo. Il primo: quanto durerà quel senso diunità nazionale e di coesione civica che ha scandito le ore dell’emergenza? Anche in passato le tragedie collettive hanno unito gli italiani, ma non hanno impedito che si tornasse in fretta ai riti della politica sterile e inconcludente. Perché abbia un significato non effimero, è necessario che lo spirito di coesione si proietti nel tempo: dalla fase della commozione e del primo soccorso alla stagione della ricostruzione. La quale, peraltro, è destinata a essere lunga e complessa, come ha ricordato Silvio Berlusconi. E aggiungiamo che gli italiani si attendono una rinascita dell`Abruzzo nel segno della trasparenza e della buona amministrazione. L`opposto di quanto avvenne in passato, dal Belice all`Irpinia; piuttosto nel segno virtuoso del Friuli. Il terremoto ha come rimesso in moto le energie del Paese. E l`efficienza di cui ha dato prova il presidente del Consiglio, alla testa ideale della Protezione Civile, può diventare il simbolo della rinascita. …