“Franceschini: «All’Abruzzo i soldi dell’election day»”, di Bruno Miserendino
Soldi per far ripartire l’Abruzzo. Subito. E tanti, qualcosa come un miliardo e mezzo di euro. Il Pd è pronto ad appoggiare le misure del governo, ma mette un solo paletto: che non si mascherino da aiuti ai terremotati nuove sanatorie per evasori, che hanno tenuto i soldi all’estero nei paradisi fiscali. Insomma no alla riproposizione dello scudo fiscale, di cui si inizia a parlare dalle parti di Tremonti. Bersani, a quanto pare, lo ha già detto proprio al ministro dell’economia. Ma su tutto il resto i democratici sono disponibili. Bene, anzi benissimo, se parte dei soldi verranno dal risparmio ottenuto con l’accorpamento del referendum all’election day, come ha proposto a suo tempo il Pd, e come chiede l’Unità che sul punto ha avviato una campagna e una raccolta di firme. Ieri dopo la parziale apertura di Berlusconi, Franceschini ha rilanciato: «Sono settimane che chiediamo l’election day, sono settimane che spieghiamo come sia assurdo buttare dalla finestra più di 400 milioni di euro per il rifiuto di far votare lo stesso giorno per europee, amministrative …