Mese: Marzo 2009

“Caro Brunetta: il nostro welfare fa acqua da tutte le parti”, di Luigi Bobba

In un articolo apparso nei giorni scorsi sul quotidiano Europa il ministro Renato Brunetta (“Un welfare da fare invidia”) presenta una fotografia precisa della composizione degli occupati e dell’organizzazione del sistema di protezione sociale del lavoro. Nel testo si indugia con dovizia di percentuali sull’articolazione della forza lavoro per poi passare a spiegare il funzionamento dei diversi ammortizzatori sociali, senza però far menzione della concreta e non ideale o presunta capacità del sistema di welfare di far fronte all’urto di una crisi economica della quale ancora non si conoscono bene le proporzioni. Quanto il sistema di protezione è adeguato alla congiuntura economica attuale? A fronte di quella che sembra essere la più grande crisi occupazionale degli ultimi trent’anni, il governo con il pacchetto anti-crisi ha destinato la somma di 600 milioni di euro per i cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga, ovvero le misure di sostegno per i lavoratori che operano al di fuori della grande impresa. Facendo le debite proporzioni i 600 milioni stanziati potrebbero coprire una crisi occupazionale che oscilla tra le 40mila e …

Nuovo partito? Trito e ritrito

Doveva essere una giornata storica, nel senso che la storia sarebbe cambiata dopo la nascita del Popolo delle Libertà. L’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. E forse lo è stato. Ma non nel senso che doveva e poteva essere nelle intenzioni di Silvio Berlusconi. Sono da poco le 18.30, quando il premier e prossimo neo-segretario, presidente, proprietario e amministratore delegato del Pdl sale sul palco per un’interminabile sequenza di frasi ad hoc che ripercorrono la sua vita politica, i suoi successi e per denigrare la Sinistra, oggi finalmente sdoganata – ma non del tutto – del termine i “comunisti”. La scena dello show è ben coreografata: “inno alla gioia” di Beethoven, inno di Mameli e il loop “meno male che Silvio c’è”. Il parterre è quello delle grandi occasioni, tutti i leader nelle prime fila e tanti ragazzi. Soprattutto le ragazze sono tutte belle e giovani. Forse sono quelle che il Pdl si è permesso di scortare con l’esercito ricordando le parole del presidente del Consiglio l’indomani della successione di violenze …

“La Gelmini il prof Masia e la missione salva-baroni”, di Gian Antonio Stella

Baroni, baronetti e baroncini impicciati in concorsi sospetti comincino a tremare. Il nuovo dominus dell’Università italiana è Antonello Masia. L’uomo che, dovendo azzerare la nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto perché «l’annullamento d’un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25 SEGUE DALLA PRIMA Sintesi burocratica d’un adagio: «chi ha dato ha dato, chi ha avuto avuto». Non poteva scegliere giorno migliore, il ministro Mariastella Gelmini, per nominare il suo nuovo braccio destro. Poche ore prima, l’Ansa aveva informato dell’ennesimo scandalo: «La squadra mobile, su delega del pm di Reggio Calabria Beatrice Ronchi, ha acquisito al Rettorato dell’Università di Messina la documentazione relativa al concorso per due posti di ricercatore alla facoltà di Giurisprudenza. Un esame che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato pilotato per favorire gli unici due candidati, Vittoria Berlingò, figlia del preside di Giurisprudenza, e Salvatore Siciliano, figlio del procuratore aggiunto di Messina. Secondo gli inquirenti, gli altri aspiranti …