Mese: Marzo 2009

“Laureati sotto l’effetto recessione”, di Federico Pace

La crisi stringe il cerchio. Dentro ci sono tutti. Anche loro. Anche i laureati. C’era da immaginarselo. Una spia significativa di questo fenomeno arriva da uno dei “polmoni di lavoro” più moderni dell’università. Sono infatti sempre meno le imprese che si rivolgono alla banca dati di Almalaurea, il consorzio universitario che coinvolge 52 atenei italiani, dove sono contenuti i curriculum di un milione e duecentomila laureati. Un grande bacino di talenti che in un anno ha ceduto alle imprese ben 460 mila profili di studenti usciti dalle aule universitarie. Il dato acquista rilievo particolare perché sono proprio le università il canale che le imprese, negli ultimi anni, hanno mostrato di privilegiare quando devono entrare in contatto con le migliori risorse. A gennaio e febbraio 2009, rispetto all’anno scorso, le necessità dei direttori del personale sono scese di un corposo 23 per cento. E a vedere diminuire la richiesta sono tutti. Anche quei laureati che sono considerati da sempre la punta di diamante, quelli che le imprese vedono come più preparati e adatti a fare il …

“Facile dire sinistra del no”, di Michele Serra

Lo stuolo di portavoce del governo, nel rosario quotidiano dei telegiornali, spende spesso e volentieri la definizione “sinistra del no” (molto trendy anche su svariati quotidiani). Nel mazzo sfiorito di questi “no” seriali, che sarebbero la prova provata della sterilità intellettuale dell’opposizione, sono finite anche le dure critiche al cosiddetto “piano casa”, che a una parte consistente dell’opinione pubblica appare come la deregulation della già sregolatissima cultura edilizia di uno dei Paesi più (mal) cementificati del mondo. Come altre formule “pop” della destra di governo, lo slogan “sinistra del no” è semplice e funzionale: attribuisce all’opposizione una sorta di malumore preconcetto; e al governo un’alacre attivismo. Peso morto da una parte, motore virtuoso dall’altra. Il cliché rientra nel “normale” fastidio che questa maggioranza coltiva nei confronti dell’opposizione e delle sue prerogative. Ma c’è, specie in un caso come questo, strutturale per il futuro di tutti, un’aggravante sostanziale. L’aggravante è questa: che il merito delle questioni scompare. Si fissano (o si rifissano) le parti in commedia, quella dell’operoso Berlusconi e quella dei suoi neghittosi osteggiatori, e …

Vivere ai tempi della crisi

La pizza con gli amici? Un miraggio, perfino per chi è «single e alla soglia dei 50». La spesa si fa solo dove ci sono promozioni, magari «in 2 – 3 posti diversi» e «soprattutto evitando le voglie del momento». Cinema, teatro, viaggi, libri e cd: kaput. La tv al plasma, vista solo nei negozi. E chi spiega: «Vesto e calzo cinese per arrivare alla fine del mese, se vesto italiano non arrivo alla terza settimana». Si taglia tutto, anche l’abbonamento a l’Unità. Vivere ai tempi della crisi: i nostri lettori ci hanno raccontato a che cosa rinunciano per arrivare alle fine del mese. Susanna rinuncia «al riscaldamento della casa, in camera mia ci sono 13 gradi», ma ha ancora la voglia di dire che «le cose più belle per fortuna sono gratis». C’è chi ha 55 anni e gli «tocca elemosinare anche una misera speranza di lavoro, perché troppo vecchio e non sufficientemente capace di sostenere il ritmo (forsennato) da oggi richiesto». C’è chi le rinunce le fa, ma soprattutto si preoccupa per le …

“2009 – 2011. A voi in diretta il massacro Beni culturali”, di Vittorio Emiliani

Signori, si chiude. La Cultura, i Beni culturali, le Soprintendenze, la tutela del Belpaese, intendo. Mentre Obama investe, come misura anti-crisi, in cultura, Zapatero pure e Sarkozy alza a 500 milioni di euro i fondi per i restauri, Berlusconi e Tremonti tagliano le risorse ordinarie per i Beni culturali di 1 miliardo e 403 milioni di euro in tre anni (quest’anno si comincia con 498 milioni in meno). Al CIPE di venerdì l’ultimo schiaffo al fido Bondi (dato ormai in uscita dal Collegio Romano): neppure un euro ai Beni culturali dai fondi generosamente elargiti, sulla carta, ad opere grandi e meno grandi. Nel contempo però parte, contro le Soprintendenze e i vari uffici ministeriali, una campagna strumentale sui residui passivi che ammonterebbero a meno di mezzo miliardo (in realtà sono pure di più, se non ci si ferma alle contabilità speciali), comunque risultano addirittura dimezzati rispetto a pochi anni or sono. Intento della campagna? Screditare Ministero dei beni culturali e tecnici che si lamentano dei tagli e non sono neanche buoni a spendere i fondi… …

Proposta di legge Aprea, discutiamone insieme il 9 marzo

Oggi la FLC, promuove un incontro con le forze politiche, le associazioni professionali, dei genitori e degli studenti per presentare e discutere le nostre osservazioni sulle norme contenute nella Proposta di legge n. 953 ed approfondire insieme i contenuti della proposta. Ci ritroveremo a Roma, a partire dalle ore 15, nella sede della CGIL, corso d’Italia, 25. La proposta di legge è tuttora all’esame della VII Commissione Cultura della Camera. Seppure nelle riunioni si prendono in esame anche altre proposte di legge – presentate da rappresentanti sia dell’opposizione che della stessa maggioranza – su tematiche affrontate dal testo Aprea, il riferimento della discussione è su quest’ultimo testo. L’intenzione dell’On Aprea è, infatti, quella di assorbire ogni altra proposta, purché non stravolga quanto da lei “ideato” contro la scuola pubblica ed il suo personale. Quel testo, al quale abbiamo dato ampio spazio sul nostro sito fin dalla sua presentazione in VII Commissione, se approvato comporterebbe uno scenario devastante per la scuola pubblica ed il ruolo che ad essa assegna la nostra Costituzione, facendo scempio della sua …

“Quando il mondo sarà governato dalle donne sarà pacifico e più giusto”. Franceschini: non siano le donne a pagare la riforma delle pensioni

Osservatorio sull’occupazione femminile: aumentano le precarie. Quando il mondo sarà governato dalle donne sarà pacifico e più giusto. Ne è convinto il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenuto alla manifestazione “8 marzo: lavoro, diritti, libertà”, organizzata dal PD nel quartiere Pigneto di Roma. Peccato che l’aggravarsi della situazione economica sta allontanando l’Italia dagli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona anche per la tutela delle donne. Lo rivela l’Osservatorio sull’occupazione femminile del progetto ‘Donne al volante’. Dopo aver raggiunto il 47,5% a fine 2008, la quota di donne occupate ha ripreso a scendere in maniera preoccupante e l’anno in corso potrebbe registrare un dato inferiore al 46% del 2006 e 2007. “L’8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati”, ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, “a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini. Qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini hanno il diritto di realizzarsi e …

Un anno senza licenziamenti

Il Governo deve approvare subito una moratoria dei 100.000 licenziamenti di lavoratori precari nella pubblica amministrazione. Continua la battaglia contro il precariato del segretario del PD, Dario Franceschini, che dopo l’assegno per i lavoratori precari licenziati privi di cassa integrazione, lancia la nuova proposta: “Proponiamo al governo una moratoria di un anno, quindi per la durata della crisi, bloccando i provvedimenti che porteranno, se non corretti, al licenziamento di 60 mila lavoratori del pubblico impiego e circa 40 mila della scuola. Creando disagio agli utenti, alle famiglie per il taglio di servizi, per la chiusura delle classi e la chiusura delle scuole nei piccoli paesi”. Già, perchè con questo governo ci si deve abituare ai paradossi: “Mentre lo Stato con una mano cerca di occuparsi di chi ha perso o perderà il lavoro, con l’altra mano licenzia i propri dipendenti. Questo non ha senso”. L’operazione verità. I democratici devono impegnarsi in “un’operazione verità contro l’operazione immagine del governo per nascondere la crisi – ha aggiunto Franceschini accusando il governo di voler “impedire che la percezione …