Giorno: 30 Marzo 2009

G8, Pd: inappropriato vertice Scienza in villa Mediaset

“Per quali ragioni gli organizzatori del G8 hanno deciso di trasferire la sede del vertice Scienza e tecnologia presso una proprietà privata villa Gernetto, in località di Lesmo, in luogo della città di Lucca. E se lo svolgimento di questo vertice presso un immobile di proprietà della società Mediaset del presidente del Consiglio non costituisca una situazione di palese conflitto di interessi”. Lo chiedono in una interrogazione al Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi e al ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini le capogruppo del Pd nelle commissioni Cultura e Ambiente della Camera, Manuela Ghizzoni e Raffaella Mariani. “Da quanto apprendiamo villa Gernetto è un immobile del Gruppo Mediaset, recentemente acquistata per ospitarvi l’Università del pensiero liberale: ‘la cabina di regia per l’elaborazione della rotta politico-culturale del popolo della libertà’, come l’ha definita Silvio Berlusconi. Si tratta di una scelta molto discutibile che avrà sicuramente ritorni di immagini per Mediaset e per l’ Università del pensiero liberale che avrà la possibilità di accreditarsi presso il modo accademico nazionale ed internazionale non per meriti scientifici ma per …

“I silenzi del Cavaliere irritano Fini. “Timido sul dialogo, proposte vaghe”, di Claudio Tito

Il mio erede lo sceglierà il Pdl, io mi accontenterò di fare il padre nobile». Non è bastata questa frase di Silvio Berlusconi a rassicurare i colonnelli di Alleanza nazionale. Non è stata sufficiente l`evocazione di un futuro avvicendamento per tranquillizzare gli ex missini. E già, perché il discorso con cui il Cavaliere ha chiuso le prime assise del Popolo delle libertà sono piaciute davvero poco ai big di An. E in particolare a Gianfranco Fini. Inizia così la «difficile coabitazione» nella “casa comune”. Una “convivenza” di cui il capo del governo e il presidente della Camera hanno provato a prendere atto nei giorni scorsi. Alla prima prova, però, ne è emersa tutta la complessità. Fini – che aveva concordato con il premier l’assenza di ieri alla Fiera di Roma – non ha infatti apprezzato l`intervento del capo del governo. «Meglio non commentare – ha fatto sapere ai suoi – altrimenti rischiamo di rovinare tutto». Le parole berlusconiane sono state una «delusione» per l`ex leader di An. Nessun riferimento al testamento biologico, neanche un secondo …

“Bugie e silenzi: la sicurezza sul lavoro fa passi indietro”, di Massimo Franchi

Chiunque abbia visto i telegiornali (qualunque telegiornale) venerdì ha sentito distintamente sostenere che il nuovo Decreto del governo sulla sicurezza sul lavoro «ha aumentato le sanzioni». Per i non addetti ai lavori la specifica successiva («rispetto alla legge 626») è sembrata un inutile corollario. Tecnicamente non si tratta di una bugia. In sostanza invece lo è in pieno. Il paragone con la legge 626 è infatti totalmente scorretto, perché il testo firmato da Sacconi è un per sua ammissione «un decreto correttivo del Testo unico sulla sicurezza», il decreto legislativo 81 del 2008. Per difendersi dall’accusa di aver diminuito le sanzioni dunque il governo sceglie deliberatamente di raffrontare il suo nuovo testo ad una legge non più in vigore da oltre 14 anni (la legge 626 è del 1994). «Ma anche rispetto alla legge 626 in parecchi casi gli aumenti delle sanzioni pecuniarie sono inferiori all’inflazione basata sull’indice Istat», fa notare Antonio Montagnino, ex sottosegretario al Lavoro e tra i massimi conoscitori della materia. AMMENDA DA 16MILA CALA A 6MILA Un esempio renderà più comprensibile …

Enrico Campedelli: insieme per governare il cambiamento e affrontare le sfide del futuro di Carpi

Enrico Campedelli, sindaco di Carpi e candidato a sindaco per le elezioni del 6-7 giugno 2009, ha sottoscritto il documento che sintetizza le linee programmatiche proposte alla città (insieme ai segretari della coalizione che lo sostiene, composta attualmente da PD, IdV, Pdci e Verdi, ma che si potrebbe stendere ad altre forze nei prossimi giorni). Il documento sottolinea come sia necessario dare risposte adeguate alle crescenti preoccupazioni di cittadini, famiglie e imprese del territorio colpiti dalla crisi economica. Partito democratico, Italia dei Valori, Partito dei comunisti italiani e Verdi hanno rinnovato la fiducia nei confronti del Sindaco Enrico Campedelli e, sulla base del buon governo e dei risultati raggiunti nel corso del mandato 2004-2009, ne sostengono la candidatura alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 per concludere i progetti avviati e realizzare il programma, sottoscritto da tutti i partiti della coalizione, che verte sui seguenti punti: Centralità all’economia e al lavoro: assumere come priorità l’economia e il lavoro, in modo da favorire il sostegno del credito all’impresa locale, creare maggiori opportunità di lavoro …

Le 6 proposte del Pd modenese per rilanciare l’economia

Regione, Provincia e Comuni modenesi stanno facendo la loro parte per contrastare gli effetti della crisi e rilanciare l’economia. La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 347 milioni di euro per rafforzare la competitività e la produttività delle imprese piccole, medie e grandi del territorio; inoltre ha sottoscritto un accordo anti-crisi con istituti di credito, Unioncamere e Consorzi fidi per garantire credito e liquidità alle imprese. La Provincia di Modena ha promosso azioni importanti per l’accesso al credito e il sostegno alla rioccupabilità dei lavoratori. I Comuni modenesi, pur condizionati dai tagli del Governo, stanno rimettendo mano alle casse comunali per sostenere le famiglie in maggiori difficoltà. “Ma l’intervento decisivo contro gli effetti della crisi spetta al governo – avverte il segretario del Pd Stefano Bonaccini – il Paese non può aspettare quei provvedimenti urgenti che si stanno realizzando in tutta Europa. Occorre agire bene e agire subito se non vogliamo che un pezzo significativo della nostra economia sia travolto, con perdita di produzione, posti di lavoro, pace sociale”. Il Pd propone da tre mesi una manovra …

“La Gelmini non ama i disabili. Sarà ridotto il sostegno a scuola”, di Maristella Iervasi

Per tenersi buona la Lega ha «promesso» di mettere un tetto all’ingresso degli studenti immigrati nelle classi. Poche o nessuna tutela ha previsto invece per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità che siedono nei banchi delle elementari, medie e istituti superiori. La scuola della Gelmini non vede i disabili? Stando a quando è scritto nero su bianco nel Regolamento per la riorganizzazione scolastica e la ridefinizione degli organici, sembra proprio così. Dal prossimo settembre, in una sola classe potrebbero esserci anche cinque alunni con disabilità più o meno grave. Con tutto ciò che ne consegue. E non è escluso che a seguirli ci sia un solo insegnante di sostegno. Protesta il sindacato Flc-Cgil e l’associazionismo da sempre al fianco del superamento dell’handicap. Assordante il silenzio di viale Trastevere. A scuola ma fuori dalle aule La controriforma Gelmini con il ritorno del maestro unico, l’aumento degli alunni per classe, le risorse tagliate all’osso e la cancellazione delle compresenze, prospetta un percorso ad ostacoli proprio per gli studenti che hanno più bisogno. Un piano che …