Il ministero dell’istruzione non ha ancora trovato le risorse per coprire i debiti accumulati dalle istituzioni scolastiche dal 2007, causa supplenze. E non ha nemmeno i soldi per le visite fiscali. Nel frattempo le scuole devono arrangiarsi con quel poco che hanno, anche se è cocnreto il rischio di pignoramenti. E’ quanto si evince da una nota emanata dall’ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, che reca il resoconto di una conferenza di servizio che si è tenuta il 12 marzo scorso (3280 del 13.03.2009). Durante l’incontro il direttore generale dell’ufficio scolastico, Maria Teresa Testa, ha riferito ai dirigenti scolastici e ai direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole della regione, che il ministero dell’istruzione ha chiesto un incontro interistituzionale al di castero della funzione pubblica, per cercare di trovare almeno i soldi per pagare le visite fiscali. Tanto più che la questione è stata fatta oggetto di un contenzioso giurisidizionale, che ha già prodotto una sentenza del Consiglio di stato (n. 5690/08 del 14.11.2008, si veda anche ItaliaOggi del 24.2.2009) con la quale è stata resa definitiva una sentenza del Tar Toscana, che sancisce l’obbligo per le amministrazioni di pagare le visite fiscali alle Asl (i provvedimenti sono reperibili a questo indirizzo). E per questo motivo, l’ufficio scolastico ha già posto un quesito all’amministrazione centrale per ottenere direttive su come debba comportarsi. Chiedendo anche 12mila euro solo per coprire le spese per le visite fiscali degli impiegati degli uffici scolastici della regione.
Italia Oggi, 24 marzo 2009