Dopo le critiche dell’Europa, sul tema del preservativo interviene il premier. Bossi critico, Franceschini sostiene l’utilità contro la diffusione dell’epidemia. Il Pontefice insiste: “La lotta della Chiesa cattolica alla malattia è efficace”
BRUXELLES – Dopo gli attacchi di Francia e Germania, dopo le aspre considerazione della Ue sulle parole usate da Benedetto XVI sull’uso dei preservativi per combattere la diffusione dell’Aids, interviene il premier Silvio Berlusconi. Lasciando il vertice del Partito popolare europeo, ai cronisti che gli chiedono un commento sulle dichiarazioni del Pontefice, Silvio Berlusconi ha detto: “Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo”.
Bossi: “Papa non tiene conto della realtà”. Più esplicito il leader della Lega che si schiera contro il Vaticano e critica il Papa che “forse, non tiene conto della realtà locale dell’Africa”. “L’Aids – ha detto Umberto Bossi – è una malattia molto diffusa e se c’è un mezzo per evitarla va usato”.
Franceschini come Ue: “Preservativo utile”. Con toni diversi da quelli del premier, parla sul tema anche il leader dell’opposizione. Per Dario Franceschini, l’uso del preservativo è “indispensabile” per combattere l’Aids nei paesi “più poveri del mondo”. Più o meno le stesse parole usate ieri dal portavoce della Commissione europea che si era detto convinto dell’utilità del preservativo per salvare le vite. Critiche che per il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini sarebbero “manipolate dalla massoneria internazionale” impegnata a “negare l’affermazione delle radici cristiane in Occidente”.
Il Papa: “Educare alla sessualità”. Ma Benedetto XVI non cambia linea. E lo fa annunciare con forza dal direttore della sala stampa della S. Sede padre Lombardi: “Puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione dei preservativi non è la via migliore per contrastare il flagello dell’Aids”.
Papa Ratzinger l’aveva detto sull’aereo che lo portava in Camerun: “L’epidemia dell’Aids non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi”. “Serve educare all’uso responsabile della sessualità – è scritto in una nota ufficiale del Vaticano – valorizzando matrimonio e famiglia. Ricercare ed applicare le cure più efficaci e metterle gratuitamente a disposizione del maggior numero di pazienti. Garantire assistenza umana e spirituale ai malati di Aids e a tutti i sofferenti”.
“La lotta della chiesa all’Aids è efficace”. Oggi, al suo secondo giorno in Africa, Benedetto XVI è tornato sul tema per ribadire che “la Chiesacattolica è impegnata in una lotta efficace contro l’Aids”. Incontrando i disabili di un centro medico cattolico nella capitale del Camerun, il Pontefice ha rivolto una preghiera, specialmente alle vittime di Aids, malaria e tubercolosi”. E ai medici impegnati nel contrasto alle epidemie, suggerisce di “mettere in opera tutto quello che è legittimo per sollevare il dolore e difendere la vita umana, dal suo concepimento alla sua fine naturale”
(Reoubblica.it, 19 Marzo 2009)