Situazione pesantissima nel distretto metalmeccanico di Carpi.
Cento licenziamenti, 685 domande di cassa integrazione nei soli mesi di gennaio e febbraio (contro le 126 dell’intero 2008), il crollo del 50 per cento dell’avviamento al lavoro negli ultimi sei mesi. Sono queste le cifre della crisi che colpisce il settore delle macchine per legno nel distretto metalmeccanico di Carpi, un comparto che occupa complessivamente 5500 dipendenti, di cui 1100 nelle aziende artigiane.
“La crisi colpisce pesantemente tutta l’area compresa tra Carpi, Novi, Campogalliano e Soliera – spiegano gli On. Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli – in particolare le imprese che costruiscono macchine per la lavorazione del legno. L’assenza di un’incisiva politica di sostegno a favore della meccanica strumentale – aggiungono i due parlamentari –accompagnata da una incapacità del sistema creditizio di interpretare le necessità delle aziende, non ha facilitato le cose, impedendo alle piccole e medie imprese di far fronte ad un notevole calo dell’esportazione”.
Ghizzoni e Miglioli chiedono, in un’interrogazione al ministro Scajola, quali misure intenda adottare il governo per far fronte alla grave crisi del distretto, “valutando l’opportunità di definire un pacchetto urgente di misure a sostegno delle aziende medio piccole e di quei lavoratori che con difficoltà usufruiscono di ammortizzatori sociali insufficienti”.
Quanto alle dichiarazioni di Roberto Andreoli, candidato sindaco del Pdl a Carpi, che definisce un fallimento l’iniziativa della maxi-sciarpa in difesa del settore tessile, in quanto “troppo critica nei confronti del governo” gli On. Ghizzoni e Miglioli ribadiscono che il decreto del governo a sostegno dei settori industriali in crisi è del tutto inadeguato.
“Prevede esclusivamente sostegni ad alcuni comparti della grande industria – dicono i parlamentari del Pd – ignorando completamente le piccole e medie imprese”.
Puntano invece al sostegno delle piccole e medie imprese gli emendamenti al decreto anti-crisi presentati dal Pd. Il primo prevede la possibilità di rinegoziare i prestiti delle imprese di qualsiasi settore, con priorità a quelle che impiegano i finanziamenti in investimenti produttivi; il secondo prevede la creazione di un apposito Fondo di garanzia interbancario di 4 miliardi di euro per il 2009 e il 2010 che faciliti l’accesso al credito e il consolidamento del debito per le imprese di tutti i settori; riservato alle aziende tessili è invece il terzo emendamento che prevede agevolazioni per le strutture turistiche che acquistano prodotti tessili ma anche la svalutazione del magazzino dei negozi di abbigliamento, ulteriore incentivo per le imprese di confezioni e maglieria.
“Sono proposte concrete – concludono i parlamentari del Pd – condivise dalle imprese carpigiane e presentate nella sede istituzionale per eccellenza, il Parlamento. Dubitiamo che il candidato Andreoli abbia la possibilità di trovarne una più qualificata”.
Pubblicato il 18 Marzo 2009
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