La Camera dei deputati ha approvato la mozione presentata da Dario Franceschini per alleggerire il patto di stabilità per i comuni e garantire maggiori risorse economiche per la ripresa. La mozione voluta dal Pd ha trovato riscontro nella maggioranza per la bontà delle misure proposte e perché mira a dare ossigeno agli enti locali per far fronte alla grave crisi economica che ha colpito il Paese.
Solo ieri Dario Franceschini in un incontro con gli amministratori locali del Pd aveva ribadito come “ci sono migliaia di comuni, che hanno i soldi per aprire i cantieri e dare ossigeno a lavoratori e a piccole e medie imprese, ma che non possono spenderli perché una norma del governo lo impedisce. La nostra mozione è un contributo immediato per far ripartire l’edilizia e gli investimenti negli enti locali e rientra nell’ambito dell’operazione verità che stiamo facendo e che va nell’interesse del paese e non dell’opposizione”.
In base alla mozione, il governo si impegnerà:
a garantire l’integrale copertura del minor gettito derivante dall’abolizione dell’Ici sulle abitazioni principali;
ad adottare iniziative per consentire l’utilizzo degli avanzi di amministrazione per la spesa in conto capitale, in particolare per lavori di medio importo realizzabili entro il 2009;
ad adottare iniziative per escludere dai saldi utili del patto di stabilità interno i pagamenti a residui concernenti spese per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa, a fronte di impegni regolarmente assunti ai sensi dell’articolo 183 del testo unico degli enti locali;
a incentivare l’utilizzo del patrimonio immobiliare per sostenere la spesa in conto capitale ed abbattere il debito, in particolare, eliminando i vincoli che impediscono l’utilizzo dei proventi della vendita del patrimonio per finanziare la spesa per investimenti.
Per Enrico Letta, responsabile Welfare del Pd, “è motivo di grande soddisfazione la decisione del governo di votare a favore della mozione, presentata dal Pd e firmata da Dario Franceschini, per allentare i vincoli al patto di stabilità degli enti locali. Si tratta di un importante risultato ottenuto dal Pd, che si dimostra ancora una volta il partito della proposta. E’ soprattutto la dimostrazione che dall’opposizione si possono ottenere risultati utili e concreti per i cittadini”.
Dello stesso avviso anche Paolo Fontanelli, responsabile Enti locali del Pd, secondo il quale “la notizia che il governo ha votato a favore della mozione presentata dal Pd e firmata da Franceschini, per allentare i vincoli al patto di stabilità, è un fatto estremamente importante. La nostra è una risposta seria e lungimirantealle difficoltà degli enti locali di fronte alla crisi. Nelle motivazioni che ci hanno spinto a presentare questa mozione c’era la percezione di un bisogno reale che viene dalle autonomie e dalle comunità locali fino ad ora colpite da scelte negative. La nostra mozione mette in luce la funzione di lotta alla crisi economica che spetta alle autonomie. L’ampio consenso ottenuto dalla mozione Franceschini
dimostra come la nostra iniziativa abbia colto nel segno. Anche in questo caso il Pd si conferma essere il partito della proposta nell’interesse del paese.
“La mozione proposta da Dario Franceschini – ha dichiarato Fabio Melilli, presidente dell’UPI e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico – per la modifica del patto di stabilitą degli enti locali va nel senso auspicato da mesi da comuni e province. Se a questa mozione, approvata oggi solo grazie al Partito Democratico, seguirą un rapido provvedimento normativo, potremmo liberare rilevantissime risorse e dare finalmente una risposta concreta alle imprese creditrici degli enti locali.
Anche per Andrea Orlando, portavoce Pd, “il voto favorevole della Camera, con il parere favorevole del governo, è un importante risultato per il sistema delle autonomie, del quale il Pd ha saputo farsi interprete. Sono state battute così le posizioni di chi negava l’esigenza di rivedere i vincoli economici per gli enti locali, sottovalutando il ruolo che una ripresa degli investimenti di comuni e province può avere nel fronteggiare la crisi. Ci auguriamo che alla mozione seguano dei fatti concreti, in grado di ridurre le dimensioni della contraddizione tra il federalismo promesso e il centralismo praticato”.
A.Dra
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