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Un anno senza licenziamenti

Il Governo deve approvare subito una moratoria dei 100.000 licenziamenti di lavoratori precari nella pubblica amministrazione.
Continua la battaglia contro il precariato del segretario del PD, Dario Franceschini, che dopo l’assegno per i lavoratori precari licenziati privi di cassa integrazione, lancia la nuova proposta: “Proponiamo al governo una moratoria di un anno, quindi per la durata della crisi, bloccando i provvedimenti che porteranno, se non corretti, al licenziamento di 60 mila lavoratori del pubblico impiego e circa 40 mila della scuola. Creando disagio agli utenti, alle famiglie per il taglio di servizi, per la chiusura delle classi e la chiusura delle scuole nei piccoli paesi”.
Già, perchè con questo governo ci si deve abituare ai paradossi: “Mentre lo Stato con una mano cerca di occuparsi di chi ha perso o perderà il lavoro, con l’altra mano licenzia i propri dipendenti. Questo non ha senso”.
L’operazione verità. I democratici devono impegnarsi in “un’operazione verità contro l’operazione immagine del governo per nascondere la crisi – ha aggiunto Franceschini accusando il governo di voler “impedire che la percezione individuale della crisi diventi percezione collettiva. Per Silvio Berlusconi l’importante è negare, eppure “non c’è paese al mondo in cui il capo del governo nasconde la crisi”.
E durante l’assemblea dell’Associazione A sinistra il segretario ripercorre le oepraizoni immagini, una al giorno, dell’esecutivo.
I soldati per le strade…qualcuno li ha visti? I miliardi per eliminare l’Ici o l’operazione tutta mediatica di Alitalia, di cui oggi si vede il tragico fallimento.
300.000 italiani licenziati senza protezione, ma dicono non all’assegno! Eppur el’opposizione del PD ha fatto continue propose, idee come l’assegno di disoccupazione, “ma appena faccio una proposta dicono che è demagogia, non dicono si o no nel merito – ha spiegato Franceschini – lo sa Berlusconi che nel 2008 sono stati 300.000 gli italiani che hanno perso il lavoro e non hanno una protezione? Lo sa, ha insistito, che tutti i paesi europei hanno una forma di sostegno all’occupazione?”.
Anche per questo non è il momento dell’astensionismo. Per Franceschini serve “recuperare lo spirito delle primarie, quando 3 milioni e mezzo di persone andarono a votare, mentre gli iscritti a Ds e Margherita erano un milione”. E la battaglia, ha chiarito, non si esaurirà con le elezioni europee e amministrative: “Ora quello che il Pd deve affrontare è un lavoro doppio: costruire un partito e fare opposizione. Non basta più dire chi è Berlusconi, lo sanno anche quelli che lo hanno votato, bisogna fare proteste e proposte, dobbiamo mettere in campo delle idee buone”.

Ma. Lau. da www.partitodemocratico.it

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