Giorno: 4 Marzo 2009

Incontro C.I.D.I. Bologna

Il CIDI di Bologna incontra Manuela Ghizzoni, capogruppo PD in VII Commissione Camera, insieme ad Ivana Summa e Giancarlo Sacchi, presso la Sala Passepartout, Via Galliera 25/A Bologna Leggi, decreti e regolamenti di Gelmini, tagli di risorse di Tremonti, disegno di legge Aprea, federalismo fiscale… La scuola bolognese vuole capire i mutamenti in atto e interroga la politica: quali spazi per l’autonomia delle scuole, la professionalità, la responsabilità educativa, la qualità dell’offerta formativa?

Scuola, On. Ghizzoni: “su assegno disoccupazione governo sia responsabile”

“Il governo dia prova di responsabilità e abbia il coraggio di confrontarsi sulla proposta del Pd che prevede un assegno di disoccupazione per i docenti precari”. Lo chiede la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “per le scelte ideologiche di questo Governo la scuola paga e pagherà nei prossimi anni un prezzo altissimo in termini di mancate assunzioni e di perdita di posti di lavoro. Esattamente il contrario di quanto bisognerebbe fare in periodi di crisi che richiederebbero politiche lungimiranti come gli investimenti in istruzione, formazione, ricerca, trasferimento tecnologico e non certo politiche che compromettono la qualità didattica e i livelli di apprendimento dei nostri ragazzi. In un periodo come questo- precisa – il Governo ha addirittura disatteso la prosecuzione del piano di assunzioni previsto dal governo Prodi nel 2006 per la stabilizzazione in ruolo 150mila docenti precari. E’ stato un illogico controsenso di cui adesso ne fa le spese l’itero paese. Per questo – conclude – chiediamo ora al Governo un atteggiamento non pregiudiziale sulla nostra proposta e …

Un decreto per chi perde il posto

“Berlusconi può dirci di no, ma non che non si può fare. Noi le coperture che ci hanno chiesto le indichiamo. Dunque Berlusconi dovrà venire in parlamento a dire Sì o No: ma non a noi, al Pd ma alle migliaia di persone che rimarranno senza lavoro e che dal precariato passeranno a zero euro”. E’ affollata la conferenza stampa in cui il segretario del Pd, Dario Franceschini, illustra la mozione che sarà presentata sia alla Camera sia al Senato per impegnare il governo a prendere un provvedimento di urgenza entro il 31 marzo, così da garantire l’assegno ai tanti precari che altrimenti con la perdita del lavoro rimarrebbero in una situazione drammatica. Un assegno mensile pari al 60% dell’ultima retribuzione. Quattro gli strumenti indicati per la copertura del provvedimento, per il quale le stime reali di costo sono di appena 4 miliardi di euro. Soldi che si possono trovare recuperando l’evasione fiscale e con l’uso immediato di parte delle risorse che lo Stato non impegnerà per la Cassa Integrazione nell’ambito del protocollo sottoscritto dal …

“Umiliati e arrabbiati”, di Luciano Gallino

Repubblica.it ha svelato il Paese dei senza lavoro, un pezzo d’Italia che diventa sempre più grande e disperato. Le persone che raccontano le loro esperienze di senza lavoro rientrano abbastanza chiaramente in due gruppi diversi. Ci sono quelle ancora giovani, al massimo trentacinquenni, che si interrogano sul perché il mondo della produzione non riesce più a trovar loro un’occupazione; e quelle sui 45-50 anni e oltre, le quali hanno compreso che per lo stesso mondo sono ormai troppo anziane. Del primo gruppo colpisce soprattutto il fatto che i titoli di studio elevati sembrano servire poco per trovare o mantenere un posto di lavoro qualificato, coerente con gli studi fatti. Hanno due o tre lauree, un paio di master, tre o quattro specializzazioni, significative permanenze all’estero. Speravano di far ricerca in aziende di alto profilo, quelle da cui escono le invenzioni che cambiano il mondo e migliorano la vita. Contavano di guadagnare bene e di fare prima o poi un figlio. Oppure di dedicarsi all’insegnamento. Invece si ritrovano a fare il garzone di cucina in un …

Anche Modena boccia il maestro unico

Manuela Ghizzoni e Mariangela Bastico commentano i dati diffusi da Flc- Cgil: “Il governo riveda i tagli alla scuola, che pesano anche sugli istituti modenesi”. “Anche a Modena le famiglie hanno parlato chiaro e hanno bocciato categoricamente la riforma Gelmini, adesso il governo non faccia orecchie da mercante e riveda i tagli alla scuola”. A chiederlo sono le parlamentaridel Pd Manuela Ghizzoni e Mariangela Bastico che aggiungono: “I dati diffusi oggi da Flc-Cgil dimostrano che il 73 per cento delle famiglie modenesi privilegia il modulo a 30 ore e soprattutto il tempo pieno a 40 ore – precisano – solo 57 famiglie in tutta la provincia hanno optato per il maestro unico. Ora, per colpa dei tagli del Governo, c’è il fortissimo rischio che non venga data risposta positiva alle richieste di queste famiglie, pertanto non si comprende come il ministro Gelmini possa oggi sostenere che la domanda di tempo pieno e dell’orario prolungato saranno soddisfatte. Con le sue improvvide dichiarazioni – concludono le parlamentari del Pd – il ministro sta ingannando le famiglie italiane …