Mese: Febbraio 2009

“Ciampi: triste per l’uso del dolore. Guai a ridurre il Presidente a passacarte”, di Sebastiano Messina

Tristezza e amarezza. Usa queste due parole, Carlo Azeglio Ciampi, per spiegare quello che prova nel momento in cui il conflitto tra Quirinale e Palazzo Chigi diventa incandescende. Lui che riuscì a “coabitare” per cinque anni con il presidente del Consiglio Berlusconi, forse è l’uomo che si rende conto meglio di chiunque altro di quanto sia pesante per un Capo dello Stato prendere una decisione in solitudine, contro l’opinione del governo in carica. Cosa ha provato vedendo in tv il presidente del Consiglio che apriva così duramente un conflitto con il Capo dello Stato? “Ho provato un senso di grande tristezza. E di amarezza. Perché mi rattrista molto vedere che un caso umano così doloroso diventi occasione per cercare di attaccare il Capo dello Stato. E’ davvero inopportuno, e mi amareggia innanzitutto come cittadino, che si prenda spunto da una vicenda drammatica per cercare di affievolire i poteri del Presidente. Sono stato al Colle per sette anni e conosco bene la delicatezza dei rapporti tra il Quirinale e Palazzo Chigi. Ma non si cerchi di …

“Eluana: ci opporremo a questa violenza di Stato”. I Parlamentari del Pd di Modena si schierano a fianco del Presidente Napolitano e della famiglia Englaro contro “il gravissimo atto di forza del governo”

Durissimo il giudizio dei parlamentari modenesi Giuliano Barbolini, Mariangela Bastico, Ricardo Franco Levi, Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata sul disegno di legge del Consiglio dei ministri che obbliga alimentazione e idratazione artificiali per soggetti non autosufficienti. Ecco la loro dichiarazione. “Siamo certi, anche senza il conforto dei sondaggi, che la maggioranza degli italiani è solidale con il padre di Eluana Englaro e con la sua scelta, drammatica, di dare corso alla volontà della figlia. Una scelta ineccepibile, sia dal punto di vista della legge morale che da quello della Costituzione che, all’articolo 32, recita: “Nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. A questa norma fondamentale e al richiamo più profondo del suo cuore Beppino Englaro è sempre stato fedele. Mentre alla difesa dei principi costituzionali e delle prerogative della magistratura si è appellato il Presidente Napolitano per opporsi al gravissimo atto di forza del governo. Atto che è al tempo …

“Giornata nera per la Repubblica”, di Stefano Rodotà

È una pessima giornata per la Repubblica. Siamo di fronte ad un conflitto costituzionale davvero senza precedenti. E cioè ad un governo che sfida il Presidente della Repubblica che si era fatto fermo difensore delle ragioni della Costituzione e dei diritti fondamentali delle persone. La gravissima decisione del Governo di intervenire con un decreto nella vicenda di Eluana Englaro, dopo che Giorgio Napolitano aveva pubblicamente motivato le ragioni del suo dissenso, sovverte gli equilibri istituzionali, apre una fase in cui si va ben oltre quella “tirannia della maggioranza”, di cui ci ha parlato in modo eloquente il liberale Alexis de Tocqueville, e si entra in una “terra incognita” dove la partita politica è dominata non dal senso dello Stato, ma dalla brutale volontà del presidente del Consiglio di offrire rassicurazioni agli esponenti di una potenza straniera a qualsiasi costo, anche quello dello sconvolgimento della stessa democrazia costituzionale. È così, anche se una affermazione tanto netta può sembrare brutale. Con una sola mossa vengono colpiti molti bersagli. La Costituzione, unica carta dei valori democraticamente legittimata, vera …

On. Ghizzoni: presentata interrogazione parlamentare sul commissariamento della Soprintendenza archeologica di Roma e Ostia

Molte perplessità, governo mette a rischio tutela patrimonio. “Quali sono le ragioni oggettive che hanno portato il ministro Bondi a commissariare le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica”. Se lo chiedono la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, la segretaria di presidenza della Camera, Emilia De Biasi, e di deputati Walter Tocci e Beppe Giulietti che hanno presentato oggi una interrogazione parlamentare sulla decisione del ministro per i Beni culturali di proporre la nomina di Guido Bertolaso e Marco Corsini, rispettivamente come commissario straordinario e vicecommissario per le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica. “Su questo commissariamento abbiamo molte perplessità: si genera una confusione istituzionale, una sovrapposizione di ruoli e uno ingiustificato svuotamento delle competenze delle Soprintendenze Archeologiche con evidenti rischi per la tutela del patrimonio. Inoltre con questo commissariamento il ministro sembra mostrare la sua volontà di dividere il patrimonio culturale in due livelli: uno di serie A con beni culturali ad alto reddito (per esempio il Colosseo) e uno di serie B con beni senza …

“«Spaghettifresser» quando gli umiliati eravamo noi”, di Roberto Sala

Di fronte al carattere talora convulso che il dibattito politico italiano ha assunto in tema di immigrazione, nella società civile sono frequenti le voci che invitano a ricordare il passato di emigrazione degli italiani: l’Italia, un paese che ha dato i natali a milioni di emigrati, non può – questo il ragionamento – cadere nell’esasperazione xenofoba. Per molti versi si tratta però di una memoria che rimane astratta, lontana; riguarda infatti in particolare la «grande emigrazione» verso le Americhe a cavallo tra ‘800 e ‘900. Solo di recente, ed a fatica, si è iniziato a ricordare anche i flussi migratori che nel secondo dopoguerra videro l’espatrio di milioni di italiani verso i vicini paesi europei. Può darsi che questo ritardo di memoria sia dovuto al fatto che il viaggio in treno non risveglia nell’opinione pubblica quella dimensione mitica rappresentata dalla traversata in piroscafo. O forse la reminiscenza di flussi emigratori in tempi a noi più vicini risulta difficilmente compatibile con il benessere che oggi, nonostante tutto, il paese ha raggiunto. L’importanza di rammentare l’emigrazione più …

“I danni del cattivismo”, di Luigi Manconi

E i preti? Perché mai quei brav’uomini della Caritas non dovrebbero denunciare gli immigrati irregolari ai quali offrono un pasto e un alloggio? Una tale ipotesi va sussurrata a mezza voce perché nulla esclude che quel «cattivista» di Roberto Maroni (che davvero ha perso la testa) decida di metterla in pratica. L’emendamento, ingloriosamente approvato dall’intera maggioranza, rappresenta un fatto straordinariamente grave. Per due ragioni. La prima: l’ispirazione cupamente demagogica della norma avrà un solo effetto pratico. Quello di incentivare un’ulteriore immersione nella clandestinità degli irregolari; di aggravare la loro marginalità sociale; di produrre effetti epidemiologici pericolosi per la popolazione italiana, agevolando la diffusione di malattie sottratte a qualunque controllo medico. La seconda ragione che rende rovinosa quella norma è di natura culturale. Ma non per questo meno corposa. Si pretende di disciplinare i medici in senso autoritario-delatorio: e si interviene pesantemente nel cuore delle relazioni sociali, della vita quotidiana, delle scelte individuali e delle opzioni morali di ognuno, tentando di sottoporle a un principio di autorità regressivo e repressivo. Insomma, si va verso un ulteriore …

“Scuole obbligate a tagliare i docenti. Depliant Gelmini pro maestro unico”, di Maristella Iervasi

A sopresa scatta l’ora dell’ammazzacattedre: i tagli ai docenti li devono fare le scuole, entro domani. Circolare degli uffici regionali nel caos iscrizioni. E la Gelmini manda depliant pro maestro unico.L’ultimo modello di persuasione occulta della Gelmini maestra unica – si potrebbe dire – è la lavagna nana. Basta aprire il depliant del ministero dell’Istruzione in distribuzione nelle scuole elementari d’Italia, per trovarsi di fronte ad una lavagna che quasi si rimpicciolisce sotto gli occhi del genitore che cerca il tempo pieno. Le iscrizioni per le future prime classi sono al via ed ecco il ministero che invia la propria «propaganda» agli istituti per orientare le famiglie. Modello di base a scelta: 24 ore (maestro unico) e 30 ore, scritto col gessetto bianco su una lavagna grande. Mentre il tempo pieno «bollato» come «modello a richiesta» (che la scuola potrà attivare solo in base all’organico) compare invece su una lavagna molto, molto più piccola. A a mo’ di scoraggiamento. Depliant tautologico E non finisce qui. La Gelmini cerca di convincere le famiglie anche con giochetti …