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“Scuola, Surfing day: gli studenti dell’Onda tornano in piazza”, di Vincenza De Iudicibus

Il 13 febbraio sono scesi in piazza accanto a sindacati, precari, disoccupati. Gli studenti dell’Onda, movimento nato nelle scuole e negli atenei italiani lo scorso autunno contro la riforma Gelmini, hanno deciso di dare il via a una nuova stagione di mobilitazione. Prossimo appuntamento venerdì 27 febbraio, quando si terrà in numerose città italiane la manifestazione “Surfing day, studenti sull’onda della crisi”, organizzata dai ragazzi delle scuole superiori.
“Noi la crisi non la paghiamo” è stato uno degli slogan simbolo delle proteste autunnali. Gli studenti lo hanno riutilizzato «per dire no alla rassegnazione di una generazione priva di prospettive e che ha davanti a sé un futuro precario». «Ci siamo mobilitati durante tutto l’autunno – spiega Roberto Iovino, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, che organizza la protesta – Ma il ministro dell’Istruzione non ha prestato attenzione alle nostre richieste. Abbiamo quindi deciso di tornare in piazza contro le leggi 133 e 169, perché non si dica che le mobilitazioni degli studenti finiscono dopo le vacanze di Natale. Una manifestazione nel mese di febbraio è inusuale, ma i motivi non mancano. Il governo continua a pianificare tagli alla scuola. Una scuola che diventa sempre più povera. Avremo a disposizione meno ore di lezione per le attività di laboratorio, ad esempio. Poi c’è la proposta di legge Aprea, della quale è inquietante che non si parli. Una legge che punta a trasformare le scuole in fondazioni, ad affidare ai dirigenti scolastici sempre più poteri. I consigli di istituto verranno trasformati in consigli di amministrazione di cui possono far parte enti esterni alla scuola ma non è garantita la presenza degli studenti».
Gli studenti dell’Onda contestano la riforma degli istituti tecnici e professionali, «che mira solo a ridurre ore di lezione, ore di laboratorio»; dicono no al voto in condotta, chiedono più rappresentanti in consiglio di istituto, la possibilità di utilizzare i locali della scuola anche al di fuori degli orari di lezione, criteri di valutazione anche per i docenti e fondi per l’edilizia scolastica. «Chiediamo inoltre interventi straordinari sul diritto allo studio – continua Iovine – Il potenziamento dei servizi offerti agli studenti. Un’innovazione della didattica, con investimenti cospicui per l’autonomia scolastica. E poi che gli studenti possano partecipare nello stabilire le linee del percorso didattico, perché non c’è protagonismo se manca la rappresentanza».
Le proposte del sindacato studentesco si concretizzano in percorsi scolastici e formativi gratuiti per tutti; un’estensione degli sconti con la carta “Io studio”, anche a concerti, materiale musicale, dvd; libri di testo in comodato d’uso, gratuità dei trasporti e borse di studio per tutti gli studenti.
Queste le iniziative in programma per il “Surfing day”: a Roma corteo al via da Piramide alle 9,30. Cortei al via dalle 9 a Torino (da piazza Arbarello), Genova (da piazza Caricamento), Siena (da piazza della Posta), Brindisi (da piazza della Stazione), Verbania (da piazza Ranzoni). A Viterbo corteo da piazza del Sacrario alle 9.30 e lezione in piazza del Plebiscito a mezzogiorno. In programma una lezione all’aperto in piazza Dante a Napoli. A Salerno assemblea sull’edilizia scolastica in Piazza Cavour dalle 9. Flash Mob pomeridiani a Cosenza, in Piazza dei Bruzzi, e Trieste in Piazza Oberdan. In programma iniziative anche a Bologna, Padova, Reggio Calabria, Siracusa, Catania, Bari, Grosseto, Ancona, Milano, Matera, Potenza.
Rete degli studenti, assemblea nazionale a Prato. Nel fine settimana anche altre associazioni studentesche si preparano a tornare in piazza. Tra queste la Rete degli studenti: «Il 28 febbraio e il 1 marzo abbiamo in programma un’assemblea nazionale a Prato – spiega il coordinatore Luca De Zolt – alla quale parteciperanno 200 studenti di tutte le province italiane. Da questo fine settimana inizia il nostro percorso di contestazione della proposta di legge Aprea, che ci porterà al grande evento nazionale previsto per il 18 marzo a Palermo».

Il Messaggero, 25 febbraio 2009

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