Venerdì alle 18 (dopo l’incontro con le RSU delle aziende di Carpi), ho partecipato ad una bella iniziativa organizzata dal PD di Faenza su “Le innovazioni della Gelmini. Una scuola sempre più povera”. Con l’attiva partecipazione del pubblico e sotto la “direzione” sapiente di Giuseppe Toschi, che ha introdotto l’incontro, si è parlato del difficile futuro riservato alla scuola “inclusiva”, dell’istruzione come diritto costituzionale di cittadinanza, di precariato e di professione docente, di iscrizioni nel caos e del ricorso al TAR, di modelli didattici che rischiano di implodere e di fallire la propria missione educativa e d’istruzione, di partecipazione delle famiglie all’attività scolastica. Come sempre accade in queste occasioni, proprio dal pubblico sono venuti molti spunti di riflessione e proposte. In particolare, una mamma insegnante è intervenuta a nome del Comitato genitori e insegnanti “Insieme per la scuola” e, assumendo l’impegno contro i provvedimenti del ministro Gelmini come forma di partecipato civismo in difesa della scuola pubblica, ne ha illustrato le iniziative promosse negli ultimi mesi per fare informazione sulle politiche scolastiche assunte dal Governo …