Il presidente della Corte d’Appello: «Esecutivo e politica non possono annullare le sentenze» Scontro con il PdL Gasparri: «Mi attiverò perché venga punito». Roccella: «Toni dittatoriali», di Federica Fantozzi
Eluana, i giudici di Milano: «Le sentenze vanno applicate» All’inaugurazione dell’anno giudiziario Genchi invoca la separazione dei poteri: «Le sentenze non si giudicano, si impugnano». Il cardinale Tettamanzi: «Accanimento mediatico sulla vicenda». «Né il potere legislativo né quello esecutivo possono porre nel nulla le sentenze definitive». Il presidente della Corte d’Appello di Milano Giuseppe Grechi all’apertura dell’anno giudiziario torna sul caso di Eluana Englaro. Vicenda su cui la Corte milanese aveva emesso nel 2008 il decreto che autorizza la sospensione dell’alimentazione forzata alla ragazza in coma da 17 anni. Ed è di nuovo scontro tra giudici e maggioranza di governo, con Maurizio Gasparri speranzoso che Grechi «venga punito». Mentre il sottosegretario all’Interno Mantovano parla di «sindrome di onnipotenza». E la sottosegretaria al Welfare Roccella denuncia «toni dittatoriali». Dopo le invasioni di campo della politica che hanno impedito l’esecuzione del provvedimento, Grechi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Primo: «In uno stato di diritto il giudice non può rifiutare una risposta per quanto nuova e difficile sia la domanda di giustizia rivoltagli» perché esiste il principio …