«Basta con certe meschinità. Il Pd si occupi della vita di tutti». Intervista ad Alfredo Reichlin di Ninni Andriolo
Onorevole Reichlin, il Pd sembra in un vicolo cieco. D’accordo con questa analisi? «Nei guai, sì ma perché in un vicolo cieco? In un vicolo cieco sono le forze che finora hanno governato il mondo, come ci dice la gravità senza precedenti della crisi che viviamo. C’è una grande sete di giustizia, ma questa parola noi la usiamo poco. Se nel Pd esiste, ed esiste, uno stato di incertezza e di confusione esso deriva soprattutto dalla debole coscienza del nostro ruolo in questo passaggio storico. È questo che spiega molte nostre divisioni e alimenta, nel contempo, meschine ambizioni personali di un ceto politico che è urgente rinnovare. Ma rinnovare in funzione di cosa se non di una più forte coscienza della nostra missione?». Perché parla di coscienza debole del Pd? «Perché il salto che non riusciamo a fare è quello di ispirarci a una visione più coraggiosa e libera da vecchi schemi, di questo passaggio storico. Ciò che viene messo in discussione non è solo un modello economico, ma l’ordine mondiale che si costruì negli …