Giustizia a servizio
La giustizia e le intercettazioni sono in cima all’agenda del Partito Democratico che ha presentato la sua proposta di legge . “Questo governo non ha una politica della giustizia, è profondamente diviso e segue solo i voleri del presidente del Consiglio, con qualcuno che ogni tanto tenta di opporsi” afferma Lanfranco Tenaglia, ministri della Giustizia nel governo ombra del PD. Già perchè è senza fine il tango di Berlusconi sulle intercettazioni. Il cavaliere torna sul tema per confondere le acque a chi cerca di farsi un’idea chiara sull’argomento, affermando candidamente di non volere fermare le intercettazioni, ma di volerle soltanto circoscrivere “ai casi di reato già provato, per poter aumentare le prove a carico”. In pratica le intercettazioni non potranno più essere utilizzate per accertare un reato, ma solo per incrementare le accuse a carico dell’imputato. La maggioranza giustifica questa grave limitazione affermando, per bocca del ministro della Difesa,Ignazio La Russa, che essa riguarderà soltanto i “reati bagatellari, di nessuna importanza”. Evidentemente La Russa considera di minore rilevanza reati come sequestro di persona, violenza sessuale, …